Perché e quale valutazione?

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Pubblichiamo il comunicato del Consiglio Provinciale AIMC di Milano e Monza sul tema della valutazione scolastica.

Perché e quale valutazione?

1.La valutazione ha una funzione formativa fondamentale: è parte integrante della professionalità del docente e non può essere separata dalla sua azione educativa e didattica che – in un circolo virtuoso – progetta, insegna, verifica e valuta per poi ripensare alle proprie azioni di insegnante che si prende cura dei propri alunni e li accompagna nei loro percorsi di crescita personali e culturali.

Nelle Indicazioni Nazionali si delinea la cornice di senso del valutare per l’apprendimento come processo regolativo, che non giunge solo alla fine di un percorso, piuttosto “precede, accompagna, segue” ogni processo curricolare e deve consentire di valorizzare i progressi negli apprendimenti degli alunni.

2.La vera novità della normativa, O.M. n. 172/2020 e delle relative Linee guida allegate, riguarda l’aver portato in evidenza il processo formativo di apprendimento e la valutazione formativa. L’azione del valutare rappresenta da sempre un impegno rilevante per gli insegnanti perché implica competenza, confronto con i colleghi, senso di responsabilità e richiama l’importanza di condividere una visione comune di scuola e di alunno.

Sicuramente nell’ultimo triennio si è cercato di accendere la riflessione e il dibattito sulle modalità migliore e più funzionali per comunicare ai bambini e alle loro famiglie le tappe raggiunte verso l’apprendimento consapevole. La valutazione deve raccontare questo percorso e, se le attuali indicazioni normative non riescono a farlo, è possibile ripensare a strumenti più adeguati e idonei, ma a partire dalla verifica di quanto le scuole e i docenti hanno messo in campo in questo tempo dedicato all’applicazione dell’OM n. 172/2020.

Al momento attuale non ci risulta che sia stata intrapresa un’azione di questo tipo o perlomeno non è stata ancora comunicata.

3.Nel dibattito in corso, auspichiamo che le questioni relative all’efficacia della comunicazione valutativa alle famiglie e il cambiamento prospettato di ritorno ai giudizi sintetici non sia lasciato alle poche righe del Dl n. 924-bis, con riferimento prioritario alla Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti.

Infatti, nel sistema valutativo della scuola Primaria si prefigura, un passaggio da un giudizio descrittivo, a un giudizio sintetico da indicare sul documento di valutazione. La descrizione si rivolge al processo e alle attività che ogni alunno compie per raggiungere i traguardi di apprendimento. Il giudizio sintetico, invece, si rivolge direttamente al soggetto e alla misurazione delle sue capacità.

4.Si afferma che il cambiamento non vuole azzerare la ricchezza e l’esperienza valutativa fatta dalle scuole, ma con l’uso dell’espressione sintetica del giudizio si vuole offrire una formulazione più semplice e di immediata comprensione per famiglie ed alunni.

Tuttavia, l’AIMC di Milano e Monza, manifesta la mancanza del monitoraggio della riforma e del dialogo con il mondo della scuola, come già accaduto con l’introduzione nel 2020 dell’O.M. 172, emanata a dicembre, quasi a metà anno scolastico.

Pertanto, l’AIMC di Milano e Monza non farà mancare la propria voce su questa delicata questione per ribadire la necessità di conservare una valutazione che sia formativa e che restituisca agli alunni e alle loro famiglie il percorso di crescita che i bambini e i ragazzi stanno compiendo.

Inoltre, auspichiamo che l’intervento previsto non si riduca ad un’ordinanza ministeriale, ma che delinei un intervento normativo specifico e autonomo che possa armonizzare tutte le disposizioni sull’intero processo valutativo dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, in continuità con la scuola dell’infanzia.

Milano, 19 Aprile 2024

Il Consiglio Provinciale AIMC di Milano e Monza

Testo del comunicato

Perché e quale valutazione?ultima modifica: 2024-04-23T19:09:59+02:00da ecogeses
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