ARRIVA LA PRIMAVERA PEDAGOGICA

Ventata di rinnovamento nella giornata di studio regionale per la scuola. L’appuntamento annuale della consulta regionale ecclesiale ha fatto germogliare speranze di innovazione pedagogica . Eminenti rappresentanti della Chiesa e delle associazioni di insegnanti e genitori hanno profuso a piene mani il desiderio di cambiamento nel mondo della scuola. Il titolo scelto per la giornata di studio “ Etica professionale e impegno educativo dei docenti per una scuola della società civile” identifica l’iniziativa nella direzione di rivisitare il ruolo degli attori della scuola e della società civile per una rinnovata responsabilizzazione della professione docente.
La scuola deve riprendere il suo protagonismo valorizzando l’operato dei suoi componenti all’insegna di un atteggiamento relazionale tra docenti e studenti che sia consapevole dei limiti, delle regole, degli insuccessi, intesi come ripartenze, e del confronto propositivo nel rispetto del ruolo e della libertà dell’altro, dichiara il prof. G. Galimberti , uno dei relatori. Si lancia, poi, in un’appassionata disamina di ciò che è oggi la scuola “ caleidoscopio della società “ e “ presidio sociale” con le relative contraddizioni, i buchi legislativi, la farraginosa burocrazia che appiattisce l’etica della professione docente e dei servizi sociali, e fornisce indicazioni pedagogiche, frutto della sua personale esperienza, per avviare una riflessione approfondita tra tutte le agenzie educative con l’obiettivo di migliorare la qualità della scuola italiana.
I capisaldi del cambiamento? Non certo le riforme, proclama Galimberti. Solo la comprensione del significato culturale ed epistemologico delle discipline e l’azione di formazione dei docenti possono favorire il cambiamento e ridefinire la scala valoriale, relazionale e culturale della scuola , intesa come luogo di sacralità e di condivisione dei saperi.
Di saperi parla anche la relatrice Prof.ssa S. Claris, concepiti come strumenti educativi e sottoposti a processo mediato e a funzione assiologia. Nel triangolo pedagogico, insegnanti, alunni e genitori hanno il compito specifico di relazionarsi tra loro in modo organico per evitare la frammentazione educativa e l’individualismo nella società complessa e liquida. Bisogna allontanare il rischio dell’io ipertrofico individuale per avviare la stagione dell’io in relazione in una comunità educante che educa in modo integrale e globale.
I segnali educativi di una presa di consapevolezza di un non più rinviabile cambiamento provengono dalle agenzie educative, dalla ricerca pedagogica , dalla Chiesa, dalle sperimentazioni didattiche provenienti da chi vive con estrema consapevolezza l’etica di un impegno professionale nell’aula scolastica, vista come” campo pedagogico”.
E lì si gioca anche la partita della libertà dell’insegnamento dove per evitare il rischio dell’anarchismo del docente, afferma la Claris, bisogna ricostruire le “norme” attraverso un negoziato costante tra i soggetti educanti che porti alla riscoperta di un’etica della responsabilità, oscurata in passato dalla burocratizzazione .
La linea comune tra i due relatori è rappresentata dalla necessità primaria della formazione continua dei docenti che disegni una “rivoluzione gentile” in campo scolastico e sociale dove la persona sia il centro focale del cambiamento pedagogico. La persona e non l’individuo è, infatti, oggetto di attenzione da parte di studiosi, operatori scolastici e associazioni di genitori e docenti che insieme reclamano l’avvento di una primavera pedagogica . I germogli vengono forniti anche dalla CEI Con il libretto “L Chiesa per la scuola” dove viene delineata un’educazione integrale, mutuata da Maritain, e basata sull’alleanza educativa, la sussidiarietà, l’appartenenza , la formazione e l’apprendimento continuo.
In questo progetto si profila un umanesimo integrale e un’educazione liberale , come specificato da Mons Stucchi e da Mons. V. Bonati che aprono le porte ad apprendimenti significativi e globali e alzano il vessillo di una forte identità del docente all’interno della Comunità educante, ricca di spiritualità, passione, relazioni positive, motivazione e didattiche condivise.

ARRIVA LA PRIMAVERA PEDAGOGICAultima modifica: 2014-02-12T11:43:55+01:00da aimc-milano
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