CORSO DIALOGHI PEDAGOGICI A MONZA

Immagine

AIMC- MONZA
I DIALOGHI PEDAGOGICI
LABORATORI DI RICERCA- DIDATTICA PER FARE SCUOLA OGGI
E’ iniziato lo scorso 31 marzo e si è concluso il 23 giugno, un corso di aggiornamento organizzato dall’AIMC sezione Monza. Il gruppo di lavoro seguito dalla formatrice Marta Biffi con la supervisione della Dott. Sonia Claris , aveva lo scopo di entrare nel merito della personalizzazione didattica e della dimensione etica della professione, con uno sguardo attento alla vita in aula dall’infanzia alla scuola secondaria di I grado. E’ un dialogare, un pensare, un riflettere insieme a partire da un testo/ pretesto utile a richiamare inizialmente le pratiche educative di ciascuna, per poi condividere pensieri e parole emersi dal gruppo, al fine di arrivare ad una didattica attiva e partecipata “eticamente” guidata dall’insegnante. Utilizzando il dialogo, in assenza di giudizi, nel gruppo studio si mette in movimento la ricerca che pensa, a nuove strategie per fare scuola sempre più innovativa, e stimolante per gli alunni di ogni ordine di scuola.
Prospettive per il prossimo anno scolastico?
Tutto il gruppo coinvolto, spera che l’esperienza si possa ripetere, magari con qualche altro elemento in più che ci siamo portate a “casa”… per approfondire un così vasto e infinito modo di educare.
Ecco alcune impressioni che le corsiste hanno esternato:
-la voglia di educare in modo vivo e vivace, capace di mettersi in discussione e aprirsi all’altro in modo autentico.
-L’importanza di saper creare relazioni umane e significative tra persone che condividono un impegno educativo per poter formare gli alunni in modo più armonico possibile. Il corso ha ravvivato in me, l’importanza di pensare insieme, nel comune intento di cercare il vero, il buono, il bello, l’estetico e l’etico.
-Mi porto a casa la certezza matematica che l’insieme è molto più della somma delle singole parti. L’apprendimento cooperativo è più efficace nei risultati, nei processi e nella motivazione.
– Un nuovo modo per fare aggiornamento / formazione : attivo, interessante, e “intellettualmente produttivo” nel senso che mi stimola a pensare, riflettere, esternare liberamente il proprio pensiero.
– Ho apprezzato il gruppo ristretto che veicolava meglio le opportunità di lavoro condiviso.
– Il coinvolgimento e l’affiatamento che si è creato nel gruppo ha aperto insperate possibilità di partecipazione responsabile e democratica

CONSIGLIO REGIONALE AIMC UCIIM

Immagine

cropped-HEADER_BLOG271.gif CONS REGIONALE

 Il Consiglio Regionale congiunto tra AIMC E UCIIM si è svolto nella sede   di via S. Antonio, 5 a Milano, il giorno 9 aprile 2016 alle ore 15:30 con il  seguente ordine del giorno : 1) Preghiera introduttiva; 2) intervento di don Salvatore Currò; 3) confronto sulla dimensione associativa a partire dagli stimoli ricevuti; 4) iniziative associative.

Ha aperto i lavori Disma Vezzosi, presidente Regionale AIMC, sottolineando l’importanza della dimensione spirituale delle associazioni e i loro rapporti intrinseci con la chiesa e i principi cristiani. Ha proseguito la discussione il presidente Regionale UCIIM Stefano Pierantoni mostrandosi ottimista sulla collaborazione futura delle associazioni e sull’importanza di essere radicati nel territorio.

Don Salvatore Currò, assistente spirituale nazionale, nella sua coinvolgente relazione,  ha focalizzato l’attenzione su tre punti rilevanti dei discorsi di Papa Francesco : 1) stile comunicativo; 2) attenzione alle nuove emergenze educative; 3) l’educazione nel contesto culturale.

Il primo punto  ha toccato le note  dell’antropologia umana in quanto si è evidenziata la necessità di affrontare  la comunicazione con l’altro con atteggiamenti dialogici e con sentimenti cristici di umiltà, disinteresse, beatitudine e gioia. Il cristianesimo come stile, ha affermato Don Salvatore, deve essere il punto di riferimento nella vita dei soci nei quali deve prevalere l’attenzione alla persona e i valori dentro il fare e l’agire.

Per affrontare le emergenze educative egli ha suggerito di educare ad allargare gli orizzonti, ad avere una visione più ampia a livello educativo e ad incrementare il senso critico utilizzando il patto educativo, la logica delle alleanze e l’uso razionale della rete. Ciò veicola  ad abitare la complessità sociale in modo più funzionale e a misurarsi con le nuove emergenze educative, spinti da spirito innovativo, a partire dalle periferie associative e sociali dalle quali arriverà il rinnovamento globale del mondo, in stretta collaborazione con l’apparato centrale e dirigenziale. Il Papa nei discorsi, ha rilevato don Salvatore, incita gli educatori a saper rischiare, a lasciarsi animare dalla pratica della misericordia per insegnare a vivere e a prendere consapevolezza di essere ricchi dentro e di possedere doni. Le associazioni devono essere animate da questi principi e guardare al futuro tenendo viva la memoria del passato.

Nell’ultimo punto è stato evidenziato il fatto educativo in termini di cultura umana che ha radici profonde in un atteggiamento affettivo- relazionale e nella logica dell’incontro che deve tendere ad abbattere i muri e a costruire  ponti.

Agli stimoli sul fare e sull’agire concreto, derivato dagli interventi dei soci delle due associazioni, l’assistente spirituale nazionale ha prospettato un quadro socio-culturale di segni positivi che prendono forma con atteggiamenti di corresponsabilità, di lavoro in rete e di  stile di inclusione che hanno bisogno di essere sostenuti da un costruttivo spirito critico e da un desiderio di riunirsi e di crescere come cristiani e come educatori, tenendo conto dei messaggi di Papa Francesco.

Emanuele Verdura

L’AIMC DI SEREGNO E MILANO A DIRE FARE EDUCARE

Immagine

dire fare educare mattino

Il giorno 30/01/2016, nell’ambito dell’iniziativa DIRE FARE EDUCARE , è stato organizzato dall’Assessorato all’Educazione e all’’Istruzione del Comune di Milano il seminario “Utopie Educative e Comunità di Bambini tra Storia e Innovazione”   presso La Casa del Sole Parco Trotter. L’AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici) ha partecipato con le sezioni di Seregno e di Milano rappresentate dal prof.  E.  Verdura e dalle ins. di religione R. Cipolli e A. Dinardo. L’interessante e stimolante seminario ha offerto al mattino le relazioni di Maria Rosaria D’Alfonso, dirigente I.C. Casa del Sole, della dott.ssa  Elisabetta Nigris dell’Università  Bicocca MI), della dott.ssa Milena Santerini dell’Università Sacro Cuore (MI), di Giovanni Sapucci, direttore del Centro Italo Svizzero M. Zoebeli. Sono emersi la necessità  di una pedagogia innovativa, l’importanza del sentire il corpo e dello sviluppo della  competenza relazionale nella comunità educante.  Il pomeriggio sono iniziati i gruppi di studio per l’analisi e il confronto delle realtà scolastiche innovative e pedagogicamente all’avanguardia. Erano presenti tra gli altri i rappresentanti della Casa del Sole, della Rinnovata Pizzigoni, della Rinascita, delle scuole Steineriane. I rappresentanti dell’AIMC di Seregno e di Milano hanno esposto i progetti rivoluzionari, attuati in due difficili realtà scolastiche di “frontiera”,  una a Niscemi (CL), realizzata in collaborazione AIMC – CEA (Centro Documentazione Ambientale) e l’altra  a Milano. Gli interventi didattici hanno permesso agli alunni di capire e migliorare il senso  dell’apprendere, recuperando contemporaneamente autostima, rispetto dell’altro e dell’ambiente.  Soprattutto il primo progetto ha previsto la realizzazione di scuole all’aperto e di didattica laboratoriale dentro e fuori dalla scuola. Si sono evitati in questo modo, bullismo, noia, dispersione scolastica. I bambini imparavano direttamente dall’aula verde (bosco) e dai sentieri didattici predisposti in collaborazione col Comune e col Corpo Forestale. La natura era divenuta la fonte, il libro da cui apprendere e tutto veniva riportato  nei laboratori delle aule scolastiche. Alla fine dell’attività progettuale i bambini avevano cambiato il loro modo di apprendere, avevano indossato l’abito della competenza della cittadinanza attiva e relazionale ed erano consapevoli di essere portatori di  un’autentica  coscienza ambientale.

 

DIRE FARE EDUCARE

Immagine

INIZIATIVA CULTURALE

                                     DIRE FARE EDUCARE
“MILANO CITTA’ DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE”
Giovedì 21 Gennaio 2016 alle ore 14:00 si è tenuto presso l’Acquario Civico, l’incontro Dire Fare Educare “Milano, Città dell’educazione Interculturale”, organizzato dall’assessore all’educazione e all’istruzione Francesco Cappelli, per fare il punto sia sul funzionamento dei servizi offerti per aiutare la diversità e l’integrazione sociale, sia sulla necessità di promuovere politiche integrate per contrastare le disuguaglianze e per favorire la convivenza civile e l’intercultura.
All’iniziativa ha partecipato l’AIMC provinciale rappresentata dal presidente Emanuele Verdura, la sezione di Milano rappresentata dall’ins. IRC Cipolli Roberta e dalla sezione di Seregno rappresentata dall’ins Giugno Angela Liana.

CHIAMATEMI FRANCESCO

Immagine

La sezione AIMC di Seregno ha organizzato il giorno 10 gennaio 2016 la visione del film “CHIAMATEMI FRANCESCO”, proiettato presso il cine-teatro “La Campanella” di Bovisio Masciago. Erano presenti soci e simpatizzanti che hanno gradito la narrazione del film e scoperto un volto nuovo, inaspettato e fortemente umano di Papa Francesco. Sono rimaste impresse diverse frasi significative e illuminate, improntate di spirito cristiano, pronunciate dal responsabile provinciale Gesuita Jorge Bergoglio. Le azioni a difesa dei perseguitati e dei poveri delle baraccopoli hanno suscitato ammirazione, orgoglio e condivisione per la levatura etica ed eroica espressa dal papa durante il suo cammino religioso. Nella sequenza delle drammatiche scene si notava il travaglio di Bergoglio per fare prevalere i doveri verso la propria coscienza alla sottomissione al regime dittatoriale di Videla e allo strapotere dei proprietari terrieri. Era una figura di riferimento sicura per tutti i bisognosi e con loro si schierava in ogni occasione e per loro lottava. Francesco è stato vissuta dai soci come rappresentante di una chiesa innovativa che guarda con simpatia alla teologia della liberazione in contrapposizione alla chiesa classica, descritta come pavida e conservatrice, connivente con i poteri forti.
Il film è altamente consigliato perché propone profonde riflessioni sul ruolo della chiesa e sul ruolo dei cattolici nelle varie epoche storiche.

Sezione AIMC di Seregno