Scuole che promuovono salute e sani stili di vita

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risorse comuni.pngIl 20 novembre, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, a Milano presso il Palazzo delle Stelline Corso Magenta 61, si terrà il Convegno “Scuole che promuovono salute e sani stili di vita“.

 

Nel luglio 2011 è stata sottoscritta un’intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Lombardia, cui hanno aderito anche ANCI Lombardia e numerosi altri enti del territori, disponibili ad attivare azioni ed iniziative per promuovere stili di vita sani e corretti.

 

Alla rete lombarda delle “Scuole che promuovono salute” hanno già aderito più di 170 istituzioni scolastiche, consapevoli che la scuola è anche un contesto sociale che ha piena titolarità nel governo dei processi di salute e benessere, coinvolgendo alunni, genitori, personale della scuola.

 

In vista di Expo 2015 le Scuole ed i Comuni lombardi si confrontano sui possibili sviluppi dell’intesa, presentando esperienze positive realizzate in collaborazione con le Aziende Sanitarie Locali.

 

La partecipazione è gratuita.

Per iscriversi occorre collegarsi al sito Risorse Comuni

Programma

Intervengono
APERTURA LAVORI
Pierattilio Superti
Segratario Generale ANCI Lombardia
Francesco De Sanctis
Direttore Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia

RELAZIONI
Bruna Baggio
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia

Liliana Coppola
Direzione Sanità, Regione Lombardia

BUONE PRASSI

L’ESPERIENZA DI LEGNANO
Alberto Centinaio
Sindaco di Legnano
Giorgio Scivoletto
Direttore Generale ASL Milano 1

L’ESPERIENZA DI TALAMONA
Ernesta Cerri
Vicesindaco di Talamona e Assessore all’istruzione
Lorella Cecconami
Direttore Sanitario ASL Sondrio

Presiede
Pierfranco Maffè
Presidente Dipartimento Istruzione – ANCI Lombardia

 

Comunicazione dell’USR Lombardia

Anci Lombardia chiede più risorse per le scuole

Post N. 100

 

L’ANCI Lombardia ha scritto lo scorso 8 settembre una lettera aperta al Direttore Scolastico Regionale per la Lombardia Prof. Giuseppe Colosio chiedendo più risorse per lascuola perché “I Comuni non possono più sopperire alle mancanze del Ministero, siano valorizzati gli sforzi di razionalizzazione già compiuti.”

L’ANCI chiede più risorse per le scuole lombarde, a fronte del rispetto delle regole condivise e di tagli ministeriali indiscriminati che invece mettono a rischio i servizi ai cittadini. Pertanto l’Anci Lombardia chiede di riconoscere il lavoro svolto da scuole e Comuni lombardi nella riorganizzazione della rete scolastica lombarda per l’anno 2010/11, e ribadisce che i Comuni non possono sopperire alle mancanze del Ministero nell’erogazione di servizi prettamente statali.

 

Pierfranco Maffè, presidente del dipartimento Pubblica Istruzione di Anci Lombardia, spiega: “Nonostante l’aumento di popolazione scolastica (in Lombardia 15.000 iscritti in più rispetto al 2009) si è proceduto a un’ulteriore razionalizzazione che ha portato a 1295 il numero delle istituzioni scolastiche autonome, con una media di 870 alunni per istituto, probabilmente la più alta d’Italia. A tale comportamento virtuoso non corrispondono interventi mirati di riduzione degli organici: i “tagli” sono stati applicati in modo generalizzato, non incentivando il merito. Il rispetto delle norme porta con sé il danno e la beffa”.

L’AIMC delle Province di Milano e Monza e Brianza sottolinea la propria consonanza con le preoccupazioni e le richieste espresse dall’ANCI Lombardia. I processi di razionalizzazione e di risparmio delle risorse posti in atto nella scuola non possono essere concepiti unicamente in termini di riduzione delle risorse messe a disposizione.

L’AIMC auspica che si possa aprire una stagione di riqualificazione dell’Offerta Formativa territoriale in cui si sviluppi un’azione progettuale comune tra Direzione Scolastica Regionale, Comuni e Scuole autonome per assicurare il funzionamento organizzativo e didattico delle scuole e aprire nuove strade verso l’integrazione di opportunità formative capaci di rispondere ai bisogni di istruzione e di educazione presentati dalle famiglie.

Scuola dell’infanzia – Nonostante l’aumento degli iscritti alle scuole lombarde, non vi è stato incremento delle risorse umane necessarie. Solo in provincia di Milano 29 scuole non hanno una nuova sezione e 18 scuole si sono viste assegnare un solo docente, con conseguente richiesta di integrazione dell’organico a carico del Comune.


Personale A.T.A. – I tagli agli organici sono stati effettuati in modo indiscriminato, senza considerare il lavoro di dimensionamento svolto a livello regionale. Le scuole in difficoltà si sono rivolte ai Comuni, che oggi si trovano in difficoltà forse maggiori delle scuole, richiedendo di garantire anche semplici operazioni di apertura, chiusura e pulizia dei locali scolastici.


Docenti di sostegno – L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è fortemente compromessa dall’esiguità delle risorse. Le mutate esigenze di integrazione degli alunni appartenenti alle cosiddette “fasce deboli” (spesso stranieri) richiede un ulteriore sforzo da parte del Ministero.


Chiediamo l’assegnazione di risorse aggiuntive almeno per gli ambiti della scuola d’infanzia, del sostegno e  del personale A.T.A. – conclude Maffè – Soprattutto, chiediamo che le risorse recuperate in Lombardia con la razionalizzazione della rete scolastica restino a disposizione delle Scuole e dei Comuni lombardi, per ripagare lo sforzo prodotto dagli enti nell’adempimento delle norme, nonostante le difficoltà ben note”.


“Sarebbe ora che la valorizzazione della buona amministrazione non restasse parola morta ma diventasse finalmente il presupposto su cui fondare una nuova pubblica amministrazione, come da tutti auspicato”, commenta il Presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana.