CORSO FORMAZIONE METODO ANALOGICO

AIMC SARONNO 1 MARZO 2014
CORSO DI FORMAZIONE
APPRENDERE AL VOLO COL METODO ANALOGICO
RELATORE C. BORTOLATO

Un’esile figura si approssima alla cattedra, adornata da computer in attesa di illuminare con immagini lo schermo bianco appeso al muro di fronte ai corsisti. E’ il relatore: C. Bortolato. Si presenta con modestia e stupisce i corsisti per la semplicità e l’emozionalità espositiva. Afferma che il metodo analogico è semplice, facile, accessibile a tutti e permette di ritrovare l’umanità tra insegnante e alunni. La spiegazione di tutto è nell’anima, continua l’inventore del metodo, intendendo che dentro ogni bambino c’è tutto, una sorta di innatismo al quale attingere per apprendere in modo naturale e senza difficoltà. Il docente ha il compito di riconnettere l’alunno alle sue conoscenze dormienti e proiettarlo nella percezione immediata delle conoscenze matematiche.
Apprendere senza sforzo in modo naturale e con gioia? Un miracolo metodologico? Sembra un paradosso nell’attuale società complessa e nella scuola che predica studio e impegno irrazionale fino all’inverosimile come ad un naufrago che deve nuotare verso la riva, ma è in alto mare e non sa che direzione prendere né conosce una tecnica nuoto efficace e agevole. L’alunno spesso si sente come il naufrago, non viene messo in grado di apprezzare discipline e il sapere, e studia solo per la promozione. E la cultura? E il sapere come veste dell’umanità senziente e della società liquida, operativa e costruttiva del domani, dove si sono inabissati?
Vivono nella superficie della mente e non penetrano nell’anima dove esiste la spiegazione di tutto. Bisogna ritrovare la strada, dice Bortolato, e salvarsi dalla concettualità dei numeri e dalla loro idolatria. I numeri, così come sono presentati dagli insegnanti a scuola, sono dei gusci vuoti e non tengono conto di come è fatto il bambino, non rispettano le procedure e quei processi mentali in lui connaturati che gli faciliterebbero l’apprendimento analogico allontanando la rigida logica che ingabbia le menti in un insano arrovellamento concettuale. Spogliandolo di logica e razionalità al bambino si fa vivere la sua essenza, la sua umanità attraverso l’intuito, i sentimenti e l’apertura del cuore. Lasciarsi andare e collegarsi con le parti migliori di se stessi, con la propria interiorità, è l’imperativo per apprendere al volo con velocità. Il metodo analogico è in definitiva il sistema operativo del bambino, un sistema facile, intuitivo che fa amare la scuola, stimare i docenti ed eliminare l’atteggiamento negativo e repulsivo di molti alunni nei confronti del sistema scolastico. L’apprendimento diventa, in tal modo, una necessità interiore e una scelta libera per la quale gli alunni mettono in campo tutte le proprie energie, il proprio impegno e le proprie attitudini per raggiungere gli obiettivi culturali in un clima di serenità, felicità e relazionalità positiva. Docenti e alunni ritrovano se stessi e il senso di una scuola viva in cui l’insegnamento-apprendimento si delinea in modo condiviso, consapevole e ricco di valori radicati dentro l’umanità di chi insegna e di chi apprende.

EMANUELE VERDURA
PRESIDENTE AIMC MILANO MONZA

CORSO FORMAZIONE METODO ANALOGICOultima modifica: 2014-03-22T00:13:35+01:00da aimc-milano
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