IN RICORDO DI CESARE SCURATI

dal blog dell’AIMC di Salerno

Salerno, 20 maggio 2011

 
di Ambrogio Ietto

E così il Signore ha accolto in cielo un altro amico della mia generazione, Cesare Scurati, che di professione  ha svolto l’attività di docente universitario ma che, di fatto, non ha mai cessato di orientare il suo impegno di ricerca e di studio intorno a due profili professionali, quelli del maestro e del dirigente scolastico, che , in gioventù, aveva cercato di interpretare nel più dignitoso dei modi.
Amici comuni, che l’avevano incontrato in epoca successiva alla dipartita della consorte, ricordano un Cesare sempre più assorto nei pensieri, meno comunicativo, silenziosamente assorbito da una vicenda che di fatto non accettava.
La nostra conoscenza, trasformatasi nel tempo in un rapporto di reciproca stima e, quindi, di corretta, delicata amicizia, risaliva all’AIMC dell’indimenticabile Maria Badaloni. Scurati era da poco approdato al ruolo dei direttori didattici ma continuava a frequentare con sistematicità gli ambienti dell’Università Cattolica ove risultava già positivamente apprezzato per la sua naturale propensione verso la ricerca educativa.

Inserito organicamente all’interno del Dipartimento di pedagogia dello stesso ateneo milanese, verso la fine del  1974, fu sollecitato dal compianto presidente nazionale Carlo Buzzi a coordinare un Gruppo di lavoro dell’Associazione incaricato di riflettere intorno all’idea di un nuovo curricolo per la scuola elementare. Il Gruppo, gradualmente, si arricchì dell’apporto prezioso di alcune fertili intelligenze già responsabilmente inserite nei quadri associativi: dall’indimenticabile Tilde Parente a Paolo Calidoni, da Lucio Guasti a Mario Riboldi, da Pio Bartolozzi a Gaetano Scancarello, da Anna Stefanangeli ad Enzo Censi.
Il progetto fu accolto con interesse dal Ministero della Pubblica Istruzione che espresse parere favorevole alla stipula  di una convenzione per il sostegno finanziario dell’iniziativa. Diverse furono le tappe del laborioso percorso che a fine maggio 1976 trovò presso il CEDE di Frascati, l’attuale Invalsi, una prima ufficiale legittimazione in un incontro a più voci e con la presenza di tre esperti stranieri. Al seminario parteciparono attivamente anche esponenti significativi del pensiero pedagogico italiano e dell’amministrazione scolastica tra i quali Giuseppe Bertagna, Aldo Maria Musu, Lanfranco Rosati, Giovacchino Petracchi, Aldo Fabi, Aldo Zelioli.
Qualche giorno prima del convegno di Frascati riuscii ad ottenere da Cesare la sua disponibilità per un intervento pubblico da tenere a Salerno. Accettò l’invito, come sempre, con vivo piacere, assicurando la sua partecipazione nel pomeriggio del 7 maggio nell’ambito di un ciclo di incontri battezzato ‘I Venerdì della scuola’. Ovviamente la relazione fu incentrata sul tema ‘ Dal programma al curricolo’. Nel 1977 e nel 1982 l’Editrice ‘ La Scuola ‘ di Brescia pubblicava, ‘ a cura dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici ‘, il prodotto di quel Gruppo in due volumi, rispettivamente col titolo ‘ Curricolo e riforma nella scuola primaria ‘ e ‘Un nuovo curricolo nella scuola elementare ‘.
Tornò a Salerno nel 1981, quando il presidente Buzzi volle dare un segnale di attenzione e di ripresa alla nostra AIMC,  dopo la tragica vicenda del terremoto, incaricandoci di organizzare una manifestazione di respiro nazionale sulla funzione direttiva. Il convegno, cui parteciparono oltre 300 direttori  didattici, fu incentrato sulla relazione base di Scurati che ormai orientava la sua attività di ricerca prevalentemente in questo campo, offrendo ai dirigenti scolastici italiani del materiale  prezioso  riguardante il profilo di questa figura professionale nella complessa realtà d’oltreoceano.
Nel luglio del 1994 ci ritrovammo per alcuni giorni a Malta un gruppo di dirigenti dell’AIMC, tra questi gli amici Vittorino La Placa, Giovanni Perrone, Mario Boschi, per partecipare ad un’iniziativa dell’UMEC sul tema ‘ Il Mediterraneo – Incrocio di Popoli e di Culture – Evangelizzazione ed Educazione Interculturale’. La relazione di base, particolarmente apprezzata dai colleghi provenienti da diverse parti del mondo, fu tenuta da Cesare con il consueto equilibrio ma anche con l’apertura verso interessanti prospettive di taglio culturale e socio – politico. Furono anche giornate di distensione e di consolidamento tra noi di un rapporto fecondo di stima e di amicizia con Cesare che, libero dagli impegni ufficiali del simposio, confermò dimensioni di personalità ricche di umana sensibilità.
Su mio invito ritornò da noi, a Paestum, nel marzo del 2005, per celebrare il sessantesimo anniversario dell’Associazione insieme a Ferdinando Montuschi e a Giancarlo Boccardi. L’incontro era centrato sul comune ricordo di Carlo Buzzi e di Matilde Parente scomparsi da poco. Nel viaggio in auto da Napoli alla città dei templi mi ringraziò più volte per aver pensato di dedicare i primi sessanta anni di vita dell’AIMC a due straordinarie personalità che avevano donato all’Associazione e alla scuola italiana la parte migliore della loro intelligenza e della loro opera, il primo sul versante socio – politico ed organizzativo e Tilde nell’ambito più propriamente  culturale e professionale.
Richiamare la produzione scientifica di Cesare Scurati  significa per me compiere un esercizio superfluo. Non c’è biblioteca di  maestro o di un vecchio direttore didattico che non contenga, gelosamente custodito, almeno un suo libro.
Egli ha avuto un ruolo significativo nella cultura pedagogica e didattica italiana, contribuendo non poco ad alimentare e a sostenere i processi innovativi che hanno segnato, in particolare, la straordinaria storia della sua scuola primaria.

IN RICORDO DI CESARE SCURATIultima modifica: 2011-05-21T22:05:00+02:00da aimc-milano
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2 pensieri su “IN RICORDO DI CESARE SCURATI

  1. Addio veramente! Un grnde amico Cesare Scurati: uomo di cultura pedgogica e grande umanista, attento e sensibile alle istanze dei giovani.Il suo pensiero rimarrà vivo nei ricordi di quanti lo conobbero (e direi sono tantissimi) e lo apprezzarono come persona di una grande onestà intellettule; portatore e sostenitore di valori autentici, studioso di pedagogia della scuola.
    Caro fratello sei entrato nella casa del padre:la tua vita terrena si è spenta quando TU ancora potevi goderla, ma il destino ha voluto,purtroppo, così;madre natura non guarda nessuno al momento della morte!Essa arriva e ci rapisce.Ma non importa quanti anni vive un uomo sulla terra;ciò che conta è quanto un uomo ha avuto la capacità di amare.E TU fratello hai saputo amare in modo incondizionato, sorretto da una fede pedagogica autenticamente cristiana.

  2. CESARE SCURATI È TORNATO ALLA CASA DEL PADRE
    Giuseppe Luca.
    Siamo in tanti, docenti e dirigenti, specialmente della scuola primaria, a ricordare e a dire un sentito “grazie!” a un Uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla scuola e che è stato la guida dei nostri percorsi intellettuali e formativi. Dopo aver lavorato per alcuni anni nella scuola statale come insegnante e dirigente scolastico, Cesare Scurati si è dedicato alla ricerca e all’insegnamento universitario nelle Università di Genova e Parma e, infine, alla Cattolica di Milano, dove ha insegnato Pedagogia generale e sociale presso la Facoltà di Psicologia. Membro del Comitato scientifico dell’Istituto di ricerca Iard ha presieduto l’Irrsae Lombardia dal ’90 al ’97 e la Società italiana di pedagogia dal ’97 al 2000. Aveva collaborato con il ministero della Pubblica Istruzione nelle Commissioni che riformarono i programmi (1985) e gli orientamenti (1991), rispettivamente della scuola elementare e della scuola dell’infanzia. I suoi studi, approfonditi sempre con un occhio critico e costante alle teorie pedagogiche generali e legate all’ottica della prospettiva personalistica, si riferiscono all’innovazione dei processi formativi finalizzati alla qualità della scuola, alle tecnologie didattiche e, specialmente, alle questioni concernenti il curricolo e alla formazione dei dirigenti scolastici. Il 19 di questo mese, all’Ospedale Niguarda di Milano, un infarto cardiaco ha chiuso la sua esistenza terrena. Aveva 73 anni. Con Cesare Scurati scompare un Uomo che è stato un imprescindibile punto di riferimento per la pedagogia italiana ed europea con vigile e appassionata attenzione alla politica scolastica all’altezza delle domande del nostro tempo. Prof. Scurati, ci mancherai moltissimo, ma il ricordo della strada che abbiamo percorso grazie alla Tua guida, sarà per tutti noi un incoraggiamento a mantenere sempre più salda la nostra fede nella scuola che tu hai amato e che hai sperato e voluto che fosse sempre migliore.

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