Discorso del Presidente della Repubblica nella Cerimonia del Ventaglio

cerimonia_del_ventaglio_2008.jpgCome ormai tradizione dal 1993, anche quest’anno si è celebrata il 23 luglio la cerimonia del ventaglio con la consegna di un ventaglio decorato al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, da parte del Presidente dell’Associazione stampa parlamentare (ASP) Pierluca Terzulli, presso il Palazzo del Quirinale in vista della chiusura dei lavori parlamentari per la pausa estiva.

Nel suo discorso Il Presidente della Repubblica ha affrontato i temi della crisi economica e della manovra finanziaria sottolineando che gli interventi approvati devono soddisfare le esigenze di stabilizzazione della moneta e di consolidamento del bilancio dello Stato. Pur nella difficoltà delle scelte e del difficile e impegnativo provvedimento, il Presidente ha sollecitato tutti a “guardare avanti, misurarsi con le sfide del futuro, e farlo con la massima apertura e serietà.”

E’ un richiamo anche per la nostra Associazione da sempre impegnata nella scuola e nella formazione delle giovani genrazione. Infatti nel discorso del Presidente la prima preoccupazione è per loro; i dati documentati dall’annuale rapporto dell’Istat testimoniano “la flessione nel numero degli occupati, il più alto tasso di disoccupazione, l’aumento degli inattivi che non cercano lavoro, hanno colpito soprattutto i giovani tra i 18 e i 29 anni. Alla ripresa produttiva non corrisponde – e tale fenomeno non è solo italiano – una ripresa dell’occupazione. Il problema dei giovani non impegnati né in un lavoro né in un percorso di studio o di formazione, è oggi il problema numero uno se si guarda al futuro dell’Italia.”

Per superare questi squilibri il Presidente Napolitano ha sottolineato la necessità di “politiche forti e mirate per l’istruzione e per la formazione, per la ricerca e l’innovazione, per la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale  così come scelte di elevamento della dotazione di infrastrutture strategiche e della qualità dei servizi collettivi. Si può confidare in un impegno al più aperto confronto su questi temi? Un impegno che decolli al più presto e a cui concorrano gli opposti schieramenti politici e un vasto arco di soggetti istituzionali, sociali e culturali?”

Domande impegnative che sollecitano l’AIMC ha costruire nelle scuole più solide ragioni educative e formative pur nella situazione non favorevole e spesso incerta anche negli orientamenti di sistema. Non è tempo di rassegnazione e di atteggiamenti rinunciatari, ma occorre guardare alle sfide del futuro con la massima apertura, ricercando nuovi orientamenti attraverso modelli e modalità diverse di vivere la scuola e il suo compito di istruzione e di formazione.

In questo quadro l’impegno a dare maggior fiducia e speranza nelle possibilità di sviluppo economico, sociale, politico e civile  è contenuto  proprio nell’invito del Presidente a “cogliere l’occasione del 150° anniversario dell’Unità per un esame di coscienza collettivo, per uno sforzo volto – oltre le strettoie delle polemiche attuali – a “guardare all’orizzonte più largo del futuro della nazione italiana, per elevare al livello di fondamentali valori e interessi comuni il fare politica e l’operare nelle istituzioni”

Inoltre, nel richiamare alcuni temi del dibattito politico e istituzionale dell’attualità che toccano alcuni diritti fondamentali della dignità della persona e del valore delle relazioni sociali, il Presidente ha invitati tutti ad una maggiore responsabilità nelle proprie funzioni e ruoli professionali e istituzionali, attraverso “un ampio ascolto dell’opinione pubblica, delle forze sociali, del “paese reale” e alle convergenze o all’avvicinamento delle posizioni, in Parlamento, su scelte di più rilevante portata e valenza, è un dovere che sento come proprio del Presidente della Repubblica quale lo vollero i Costituenti, definendolo “magistrato di persuasione”, chiamato a “rappresentare e impersonare l’unità e la continuità nazionale”.

In conclusione, sottolineando il comprensibile turbamento e preoccupazione di chi ha a cuore le vicende della politica e delle istituzioni – l’AIMC è tra questi –  il Presidente sollecita a compiere uno sforzo di pacata e matura riflessione. “Ci indigna ed allarma l’emergere di fenomeni di corruzione e di trame inquinanti, anche ad opera di squallide consorterie, ma la nostra democrazia, e vorrei dire la collettività nazionale, dispone di validi anticorpi: in primo luogo la capacità di reazione morale dei cittadini, e insieme la vitalità dei principi costituzionali, e dei presidi costituiti dalle leggi ispirate a quei principi e affidati alla preziosa azione della magistratura e delle forze dell’ordine.”

Questi principi sono affidati anche ai docenti e ai dirigenti scolastici. Anche nelle nostre scuole abbiamo bisogno di compiere “uno sforzo di pacata e matura riflessione” che, senza nascondere i problemi, sappia affrontare con coraggio i temi della formazione costituzionale e democratica dei bambini, dei ragazzi e dei giovani.


Discorso di consegna del ventaglio


Pdf del Discorso ala consegna del ventaglio


Video della cerimonia

Discorso del Presidente della Repubblica nella Cerimonia del Ventaglioultima modifica: 2010-08-04T23:00:00+02:00da aimc-milano
Reposta per primo quest’articolo