La tradizione della fede e il riscatto dell’educazione

pierangelo sequeri,scuola,insegnamento,docenti,dirigenti scolastici,associazione,aimc,chiesa,educazione,fede«A noi cristiani è rimasto un unico segmento di iniziazione, la scuola. Non siamo più in grado di affrontare i nostri figli, ma essi vanno affrontati, ed è il nostro lavoro per onorare la serietà di quello che abbiamo loro consegnato. E non siamo neppure più in grado di proteggerli, eppure dobbiamo proteggerli. Ora, il segmento scolastico è l’unico punto di iniziazione che ci è rimasto, ed è strategico. In esso il cattolicesimo deve porre i migliori. I ragazzi non lo ammetteranno mai, ma se incontrano un insegnante competente e creativo, attraverso qualsiasi materia scolastica si potrà introdurre il giovane nell’umanità del mondo, persino nello Spirito Creatore del mondo. I ragazzi non aspettano altro, anche quelli che giudichiamo molto distanti. Nel segmento scolastico bisogna però inserire i migliori, allenarli affinché diventino professori di scuola e di università. Bisogna rinforzare il segmento scolastico perché è più strategico di quello del divertimento e del tempo libero. L’impianto disciplinare costringe in qualche modo ad occuparsi dell’oggetto e non di sé. Gli oggetti della vita e del pensiero sono straordinari, per essi necessita un autentico innamoramento e questo è un enorme antidoto. Là dove la scuola possiede tale forza, la pervasività del sistema viene arginata. Solo in questo modo si può incrinare il suo potente sistema omologatore. Bisogna invadere l’istituzione pubblica con alta qualità individuale. Oggi conta l’autorevolezza del singolo. È necessaria una grande passione educativa, e in questo settore abbiamo delle concrete possibilità. I migliori vanno assegnati a questo obiettivo a breve termine. Questo, lo ripeto, è un elemento strategico perfettamente compatibile con il progetto cristiano, perché è ancora in grado di resistere a quell’effetto di omologazione che, se non contrastato, è destinato ad invaderci quasi senza accorgercene. La considero una sfida appassionante, genuinamente cristiana e cattolica, perfettamente allineata a quella tradizione del cattolicesimo che non ha mai snobbato l’istituzione e che da sempre sa che la grazia e l’istituzione operano insieme. La grazia produce entusiasmo, ma il lavoro si può portare a compimento unicamente intrecciando l’operato delle due componenti atte a generare il successo» .


Pierangelo SEQUERI, La tradizione della fede e il riscatto dell’educazione, in A. BOZZOLO – R. CARELLI (ed.), Evangelizzazione e educazione, 452-462: 461.

«Negli ultimi tempi, noi stessi abbiamo mancato di rigore e di slancio, in contrasto con la grande tradizione europea, e anche italiana, di insegnanti cristiani di personalità solida, passione educativa e competenza impeccabile. La scuola è l’unico segmento istituzionale di iniziazione ad un umanesimo condiviso che sia rimasto. Tutto il resto è “fai da te”, peer group, media-video. È un nodo strategico e i ragazzi, sfiduciati e sfilacciati come sono, si aspettano moltissimo: non appena compare un insegnante come si deve, la polarizzazione è altissima, imprevedibile, commovente. […] Nella scuola dobbiamo mandarci i migliori che abbiamo: non venditori o rappresentanti di immaginette e slogan, ma gente che domina il sapere e ha passione per servire lo spirito. E dobbiamo sostenere questi. E sostenere questo. Non sono la predichetta furba o il giovanilismo mistico che fanno la differenza. Un insegnante, di qualsiasi disciplina, ti può cambiare la vita spiegandoti il corso di un fiume. Non è l’apologetica della religione, il punto. È l’apologetica del sapere, del pensare, del lavoro della mente e del coinvolgimento delle passioni dello spirito che ti cambia la vita. I ragazzi lo sanno, infallibilmente, per istinto. Gli adulti ci credono poco. E al fatto che possa accadere ai ragazzi, non credono per niente. Questo li indebolisce: la parte pavida e parassita dell’adolescenza è incoraggiata a prendere il sopravvento. I ragazzi, aizzati dagli adulti all’opportunismo più redditizio possibile, cedono ad essa. Ma ci disprezzano per questo» .


Pierangelo SEQUERI, Intorno a Dio. Intervista di Isabella Guanzini, La Scuola, Brescia 2010, 26-27.

Testimone e Maestro nella fede e nell’educazione

cardinale carlo maria martini, aimc, chiesa cattolica, educazione, docenti, dirigenti scolasticiL’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) partecipa al dolore di tutta la Chiesa e del mondo intero per la dipartita di S. E. Carlo Maria Martini, Cardinale emerito della Diocesi di Milano, ricordandolo con affetto filiale e deferente stima.
La Sua testimonianza di educatore e maestro nella fede e nell’educazione delle giovani generazioni lascia al mondo della scuola un invito pressante al discernimento sapiente in favore dell’uomo, di ogni uomo, al di là della cultura, dell’etnia, della religione. Un’eredità impegnativa per tutti e, in particolare, per quanti, come educatori, stanno dalla parte dei piccoli, degli ultimi, dei deboli, della persona senza aggettivazioni.
L’insegnamento del Cardinale Martini ha sempre richiamato ogni uomo al radicale affidamento al Signore e alla sua Parola affinché, nella contemplazione del Suo volto, ogni educatore possa riscoprire e rinnovare il proprio cuore e la propria capacità educativa e professionale.
Pur nelle difficoltà e nella mancanza di entusiasmo che, oggi, caratterizzano il mondo della scuola e dei suoi professionisti, le parole e l’esempio del Cardinale Martini esortano a guardare oltre, a vivere nella libertà della Parola che chiama ogni persona ad accogliere con fiducia il disegno di Dio.
L’AIMC, pur nella tristezza cristianamente vissuta, si unisce alla preghiera di tutta la Chiesa e con fiducia fa proprio il richiamo a restare uniti e radicati in Cristo, per essere sempre pronti ad accogliere, a lasciarsi interrogare, a esortare e a proporre itinerari di crescita per tutti e per ciascuno con generosità, freschezza di pensiero e umiltà di cuore, continuando a camminare sulla strada della comunione che, oggi, si colloca in una dimensione certamente nuova, ma non per questo meno reale.

La presidenza nazionale AIMC
Roma, 3 settembre 2012

L’AIMC ricorda il Cardinale Carlo Maria Martini Testimone e Maestro nella fede e nell’educazione

CardinaleCarloMariaMartini.jpgIl saluto ad un Pastore della Chiesa Ambrosiana che viene accolto dal Signore tra le sue braccia amorevoli è sempre un segno composto e commosso di riconoscenza per il dono ricevuto con la sua testimoninaza e la sua fede, e di affidamento al Padre perché tutto si compia nella luce della Sua Parola.

Di fronte alla persona di S.E. Carlo Maria Martini, Cardinale emerito della Diocesi di Milano, i sentimenti e la riconoscenza dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici di Milano e di Monza e Brianza vogliono ricordare la sua testimonianza di Educatore e di Maetsro nella fede e nell’educazione delle giovani generazione che ha lasciato al mondo della scuola e della professione docente e della dirigenza scolastica.

Educare comporta sempre un lasciarsi educare da Dio “che è educatore di ciascuno di noi, di ogni uomo e di ogni donna che vengono in questo mondo” e che si inseriscono nel cammino di un popolo, di una società e di tutta la comunità dei credenti in Cristo Gesù.

L’insegnamento del Cardinal Martini ha sempre richiamato ogni persona a questo radicale affidamento al Signore e alla sua Parola affinché, nella contemplazione del suo volto ogni educatore possa riscoprire e rinnovare il proprio cuore e la propria capacità educativa e professionale. Così uniti e radicati in Cristo ciascuno può essere sempre pronto ad accogliere, a lasciarsi interrogare, ad esortare e a proporre itinerari di crescita per tutti e per ciascuno con generosità, freschezza di pensiero e umiltà di cuore.

Se l’insegnamento è specifica “vocazione di sevizio alla persona”, il Cardinal Martini con il suo esempio, la sua parola ha esortato a cogliere in ogni momento le caratteristiche di questo coraggioso salto di qualità nella professione perché l’azione educativa sia vissuta nella continua ricerca della verità, nell’autenticità di relazioni interpersonale aperte e solidali, nella compiutezza e nella magistralità della competenza pedagogica e culturale che la formazione dei bambini, dei ragazzi e dei giovani richiede ed esige.

Nelle difficoltà e nella mancanza di entusiasmo che accompagnano il mondo della scuola e della professione educativa, anche in quest’ora il Cardinal Martini ci esorta ad uscire, a guardare oltre, a vivere nella libertà della Parola che chiama ogni persona ad accogliere con fiducia il disegno di Dio e ad accettare che la propria vita è donata senza lasciarsi dominare dalle situazioni contingenti e a non temere di assumere le proprie responsabilità.

L’attenzione educativa del Cardinal Martini è stata così decisiva nella sua azione pastorale che ha saputo offrire indicazioni quanto mai attuali anche in questi giorni in cui si riapre nelle scuola l’attività scolastica di un nuovo anno. Tra le “determinazioni pratiche, assunte come indicazioni culturali di fondo ai fini della progammazione-progettazione di piani educativo-didattici” troviamo il richiamo a non separare l’esperienza diretta dall’illuminazione dell’intelligenza affinchè l’agire non sia spontaneismo, frammentato e frenitico, ma sempre ricco di pensiero e di significati.

Occorre quindi ritrovare la concretezza dell’educare andando “oltre il livello proclamatorio per giungere a quello effettivo, in modo da garantire la preminenza del reale concreto sul generico e sull’astratto”. Ai  docenti e ai dirigenti scolastici è chiesto di introdurre innovazione sia a livello dei contenuti che a livello didattico. Tutto questo nella consapevolezza che educare vuol dire formare personalità coerenti e animate da spirito di servizio.

La testimonianza del Cardinal Carlo Maria Martini è per l’AIMC quanto mai viva e vivificante per la sua azione e per la formazione delle coscienze. 

L’Associazione si unisce alla preghiera di tutta la Chiesa e sarà presente oggi in Duomo in mezzo al popolo dei fedeli,  unitamente al Cardinal Angelo Scola, al Presidente del Consiglio, ai sacerdoti, alle autorità presenti per ringraziare il Signore della spiritualità, della testimonianza e del pensiero che il Cardinal Martini lascia alla Diocesi Ambrosiana e a tutta la Chiesa.


La Presidenza Provinciale dell’AIMC.

Milano, 3 settembre 2012

Pensare e progettare la scuola

associazioni.jpgUn gruppo di Docenti, Dirigenti Scolastici e Formatori, persone impegnate nell’associazionismo sindacale e professionale sui temi della scuola e dell’educazione, ha compiuto, a partire dall’autunno 2011, un itinerario di lavoro comune di riflessione sulla condizione presente del sistema educativo nazionale.

Preso atto del difficile cammino verso l’innovazione e le riforme del sistema scolastico italiano, questo gruppo  si è assunto direttamente responsabilità di riflessione, di formazione personale e di proposta, fuori e dentro le scuole.

Il Gruppo è caratterizzato da un comune riferimento al pensiero della Dottrina sociale della Chiesa.
Si riconosce nei seguenti principi:
•    l’educazione come diritto-dovere di ciascun uomo ;
•    la centralità e la responsabilità educativa primaria della famiglia nei confronti dei soggetti pubblici di offerta formativa nel territorio;
•    la libertà, la responsabilità e la personalizzazione come cardini fondamentali dell’educazione.


Giovedì 19 aprile alle ore 11,30 presso la sala Strehler del Centro Congressi “Stelline”, corso Magenta, 61 a Milano, verranno presentati alla stampa i contenuti del documento ed il relativo itinerario di lavoro.

Su questa base, il Gruppo propone un percorso di ricerca, elaborazione e impegno su diverse direttrici:
 
1. La condizione di lavoro del personale nella scuola

2. Lo sviluppo professionale della figura docente

3. I meccanismi istituzionali della formazione iniziale e dell’assunzione del personale docente

4. Il destino delle autonomie scolastiche, in relazione all’attuazione del Titolo V della Costituzione e alle problematiche della governance.

La discussione in atto sulla Proposta di legge nazionale relativa alla governance delle scuole e di una legge regionale in cui vengono indicate nuove procedure per l’assunzione degli insegnanti rende attualissimo l’impegno del Gruppo.

Giovedì 19 aprile alle ore 11,30 presso la sala Strehler del Centro Congressi “Stelline”, corso Magenta, 61 a Milano, verranno presentati alla stampa i contenuti del documento ed il relativo itinerario di lavoro.

Silvio Colombini        Segretario generale CISL Scuola Lombardia
Mariella Ferrante        Presidente DIESSE Lombardia
Roberto Fraccia        Presidente DiSAL Lombardia
Stefano Pierantoni        Presidente UCIIM Lombardia
Disma Vezzosi            Presidente AIMC Lombardia

L’educazione raccontata al cinema

dario viganò,educazione,fondazione ambrosianeumSegnaliamo questo interessante appuntamento in programma il prossimo Mercoledì 29 Febbraio alle ore 18.00 presso la Fondazione Ambrosianeum (Milano, Via delle Ore, 3):  L’educazione raccontata al cinema

Presentazione del libro: CARI MAESTRI. Da Susanne Bier a Gianni Amelioi registi si interrogano sull’importanza dell’educazione di Dario Edoardo Viganò

Dialogheranno sui temi dell’educazione:

    Carlo Faccendini (Vicario Episcopale per l’Educazione Scolastica)
    Marco Garzonio (Presidente Ambrosianeum)
    Innocente Pessina (Preside Liceo Berchet)
    Riccardo Rippani (Attore)

Introduce Davide Milani (Presidente Acec Diocesi di Milano)

Sarà presente l’Autore.

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