Associazioni di scuole autonome

unibz.pngLa Facoltà di Scienze della Formazione – Fakultät für Bildungswissenschaften della Libera Università di Bolzano – Freie Universität Bozen organizza, per Venerdí 19 ottobre 2012, dalle ore 14,30 alle ore 17,30, il Convegno Nazionale dal Titolo: “Associazioni di scuole autonome” presso Sede dell´Universitá Viale Ratisbona, 16 – Aula 1.51 a
Bressanone-Brixen.

Il Convegno presenta i risultati di una ricerca sull’associazionismo delle istituzioni scolastiche autonome e analizzerà le loro ragioni giuridiche e operative nell’ambito della riforma del Titolo V e della nuova governace del sistema scolastico tra Stato, Regioni e autonomie locali.

Al convegno interverranno M. Falanga Libera Universitá di Bolzano, R. Cadenazzi, cultore Diritto degli enti locali, Universitá di Parma; M. G. Vinciguerra, dirigente scolastico M.I.U.R., Milano; S. Troilo, Universitá di Bergamo; A. Catelani, Universitá di Siena; M. Cocconi, Universitá di Parma; R. Morzenti Pellegrini, Universitá di Bergamo; P. Maffeis, presidente della Faisal (Federazione delle Associazioni degli Istituti Scolastici Autonomi della Lombardia).

PROGRAMMA

14.30   – Saluto delle Autoritá e inizio convegno

14.45   – Presentazione del Convegno. Ragioni e risultati della ricerca sull´associazionismo delle istituzioni scolastiche autonome  – prof. M. Falanga, Libera Universitá di Bolzano, prof. R. Cadenazzi, cultore Diritto degli enti locali, Universitá di Parma; prof. M. G. Vinciguerra, dirigente scolastico M.I.U.R., Milano

15.30   – Titolo V e nuova governance del sistema scolastico tra Stato, Regioni e autonomie locali. Il ruolo delle Istituzioni scolastiche autonome – prof. S. Troilo, Universitá di Bergamo

16.00     – La capacitá di convenzione delle istituzioni scolastiche autonome – prof. A. Catelani, Universitá di Siena

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16.45      – L´autonomia oggi: stato dell´arte e prospettive di sviluppo – prof. M. Cocconi, Universitá di Parma/prof. M. Falanga, Libera Università di Bolzano

17.15    – Le associazioni di scuole autonome: profilo giuridico – prof. R. Morzenti Pellegrini, Universitá di Bergamo

17.45    – Testimonianze. Temi, problemi e prospettive di sviluppo dell’associazionismo scolastico – prof. P. Maffeis, presidente della Faisal (Federazione delle Associazioni degli Istituti Scolastici Autonomi della Lombardia)

18.15    – Conclusioni e saluti finali

Pensare e progettare la scuola

associazioni.jpgUn gruppo di Docenti, Dirigenti Scolastici e Formatori, persone impegnate nell’associazionismo sindacale e professionale sui temi della scuola e dell’educazione, ha compiuto, a partire dall’autunno 2011, un itinerario di lavoro comune di riflessione sulla condizione presente del sistema educativo nazionale.

Preso atto del difficile cammino verso l’innovazione e le riforme del sistema scolastico italiano, questo gruppo  si è assunto direttamente responsabilità di riflessione, di formazione personale e di proposta, fuori e dentro le scuole.

Il Gruppo è caratterizzato da un comune riferimento al pensiero della Dottrina sociale della Chiesa.
Si riconosce nei seguenti principi:
•    l’educazione come diritto-dovere di ciascun uomo ;
•    la centralità e la responsabilità educativa primaria della famiglia nei confronti dei soggetti pubblici di offerta formativa nel territorio;
•    la libertà, la responsabilità e la personalizzazione come cardini fondamentali dell’educazione.


Giovedì 19 aprile alle ore 11,30 presso la sala Strehler del Centro Congressi “Stelline”, corso Magenta, 61 a Milano, verranno presentati alla stampa i contenuti del documento ed il relativo itinerario di lavoro.

Su questa base, il Gruppo propone un percorso di ricerca, elaborazione e impegno su diverse direttrici:
 
1. La condizione di lavoro del personale nella scuola

2. Lo sviluppo professionale della figura docente

3. I meccanismi istituzionali della formazione iniziale e dell’assunzione del personale docente

4. Il destino delle autonomie scolastiche, in relazione all’attuazione del Titolo V della Costituzione e alle problematiche della governance.

La discussione in atto sulla Proposta di legge nazionale relativa alla governance delle scuole e di una legge regionale in cui vengono indicate nuove procedure per l’assunzione degli insegnanti rende attualissimo l’impegno del Gruppo.

Giovedì 19 aprile alle ore 11,30 presso la sala Strehler del Centro Congressi “Stelline”, corso Magenta, 61 a Milano, verranno presentati alla stampa i contenuti del documento ed il relativo itinerario di lavoro.

Silvio Colombini        Segretario generale CISL Scuola Lombardia
Mariella Ferrante        Presidente DIESSE Lombardia
Roberto Fraccia        Presidente DiSAL Lombardia
Stefano Pierantoni        Presidente UCIIM Lombardia
Disma Vezzosi            Presidente AIMC Lombardia

Dall’organico di diritto… all’organico fatto

Comunicato

 

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), riguardo la Circolare inerente l’adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto, si sofferma su alcune delicate questioni:

– il carattere di non obbligatorietà della scuola dell’infanzia, ancora una volta, ne penalizza la generalizzazione ed estensione: a tal proposito, si auspica che il MIUR, attraverso accordi con le Regioni, possa reperire risorse necessarie per garantirne la diffusività sul territorio nazionale in linea con la precedente normativa nazionale e con le direttive internazionali;

– il richiamo a evitare soluzioni organizzative frammentarie, che penalizzano la proposta formativa della lingua inglese nella scuola primaria e dell’approfondimento nelle materie letterarie nella scuola secondaria di 1° grado, risulta complessivamente positivo; tuttavia, il rispetto di tali vincoli e raccomandazioni limita, di fatto, l’autonomia didattica e organizzativa delle scuole e potrebbe interrompere situazioni di continuità didattica e d’insegnamento condivise con i docenti coinvolti, portando i Collegi dei docenti a deliberare criteri che rischierebbero di configgere con l’organizzazione oraria di altre discipline;

– l’indicazione, di massima, di limitare la costituzione di classi con più di 20 alunni in presenza di un alunno disabile grave o di due alunni disabili, già in parte disattesa con l’organico di diritto, risulta poco praticabile in sede di organico di fatto, considerate le scarse possibilità di sdoppiamento delle classi.

    L’AIMC ritiene opportuno che, proprio in vista di una crescita dell’autonomia della scuola e delle professionalità in esse presenti, operazioni come l’adeguamento dell’organico di fatto diventino in futuro strumenti di compensazione di situazioni che hanno avuto variazioni, ma non di certo mezzi attraverso i quali limitare ulteriormente flessibilità organizzativa e progettualità nei territori.

Roma, 26 luglio 2011
La presidenza nazionale AIMC

Ancora tagli alla scuola

organici-scuola-01.jpgComunicato stampa

Ancora una volta, tagli pesanti alle risorse di personale si riversano sulla scuola, minandone l’organizzazione, l’offerta formativa, il dialogo progettuale con il territorio e, di conseguenza, il suo  stesso valore istituzionale.
Quella che può sembrare una necessaria e inevitabile manovra economica di contenimento della spesa pubblica si sta configurando, nelle aule delle istituzioni scolastiche, come una situazione di emergenza. A fronte di una sempre maggiore complessità delle classi e delle difficoltà di tipo educativo e/o relazionale, si risponde con dati statistici e con raffronti nazionali e internazionali non sempre adeguatamente contestualizzati, nascondendo il grosso disagio delle comunità professionali che vedono frammentate le proposte educative a causa di orari rigidi e compressi, poco rispettosi dei tempi di apprendimento e dei ritmi di crescita di ciascun alunno.

Una comunità in grado di riconoscere gli innumerevoli bisogni delle giovani generazioni e di progettare i propri interventi per lo sviluppo di una cittadinanza sempre più consapevole, responsabile e aperta alla globalità del mondo non può condividere scelte che riducono prospettive di crescita culturale e sociale e accentuano la lontananza della scuola dai reali problemi presenti e futuri.

È tempo di verifiche e di valutazioni delle azioni messe in campo. L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), associazione professionale di docenti e dirigenti, avverte l’esigenza, a distanza di tre anni dalla riorganizzazione della rete scolastica e dalla razionalizzazione delle risorse umane, di dare avvio a un serio e puntuale monitoraggio di ciò che sta accadendo, che chiami in causa il Ministero, le Regioni e tutti quegli interlocutori istituzionali che hanno e avranno peso nella governance territoriale. Si teme, infatti, che nel rapporto Stato/Regioni sulla materia concorrente non vi sia un piano di condivisione e di progettualità. Ne è dimostrazione il procedere per piccoli passi e per frammenti: da una parte il ricorso delle singole Regioni alla Corte Costituzionale su questa o quella situazione al fine di abrogare aspetti della normativa, dall’altra l’operazione del federalismo fiscale che apre la questione dei livelli minimi di prestazione del servizio nazionale. Tale modalità rischia di minare il sistema di istruzione e formazione, produ-cendo incongruenze e contrasti.

È tempo di porre mano alle modalità di attribuzione del personale. È urgente realizzare un’approfondita riflessione sui parametri con i quali costituire un organico funzionale d’istituto, capace di garantire alle scuole un livello accettabile di stabilità organizzativa e progettuale, mediante l’assegnazione di risorse che prenda in carico, oltre al tempo frontale curricolare, anche indici di progettazione scolastica e di complessità delle differenti realtà territoriali, valorizzando l’autonomia delle singole scuole.

È tempo di affrontare le problematiche della scuola. Occorre dare voce ai professionisti di scuola, alle loro istanze e proposte per il bene della scuola tutta.

La presidenza nazionale Aimc
Roma, 12 maggio 2011


Testo del Comunicato

Calendario scolastico della Regione Lombardia

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Con Nota – Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 10186 – del 22 giugno 2010 il Direttore Generale dell’USR per la Lombardia Dott. Giuseppe Colosio ha voluto dare un’interpretazione definitiva in materia di calendario scolastico a partire dalle numerose richieste di chiarimento pervenute all Giunta Regionale – Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro in ordine al rispetto

 

 

degli obblighi contrattuali dei docenti, del raccordo con gli enti locali, del rispetto del monte ore annuale di lezione delle scuole di ogni ordine e grado e dei giorni minimi di attività didattica previste dalla legge.

La Nota della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro sottolinea che nella loro autonomia le scuole possono disporre “forme di adattamento e di flessibilità del calendario scolastico sia in merito all’inizio e al termine dell’attività, sia in merito ad ulteriori giornate di chiusura.

Il Direttore Generale Colosio, rispondendo direttamente ad una richiesta di chiarimento, coglie l’occasione per richiamare puntualmente ambiti decisionali e responsabilità delle istituzioni scolastiche in ordine alla Delibera della Giunta Regionale sulla programmazione territoriale dei servizi connessi all’attività didattica, di comune accordo con gli enti locali, anche in merito al coordinameto tra i vari ordini di scuola; sul monte orario del piano di studi; sul vincolo degli esami integrativi nella scuola superiore e sull’articolazione dell’attività didattica con l’opportunità della learning week.

Al di là del richiamo ad obblighi e spazi di autonomia già ben delineate sul piano normativo, il Direttore conclude la sua Nota con le seguenti precisazioni:


Alla luce di quanto sin qui esposto, dunque, non può che ribadirsi come la corretta gestione del calendario scolastico sia operazione complessa, che vede coinvolti attori diversi, ma da gestire con la chiara finalità di garantire l’apprendimento degli alunni.

In tale ottica risulta dunque evidente come debbano essere preventivamente individuate e decise – a favore degli studenti – modalità e tempi di recupero delle attività educative/ore di lezione non svolte, a partire dalla definizione e delibera del POF della scuola; per quanto riguarda il personale docente, dovranno conseguentemente essere individuate ed adottate eventuali modalità di compensazione dell’attività lavorativa, nel rispetto dei diritti e doveri del vigente CCNL di comparto.

Allo stesso modo, si ritiene di precisare che non appaiono possibili adattamenti del calendario scolastico che comportino la chiusura delle scuole per vacanze, ponti ed affini, oltre alle giornate già espressamente indicate dal calendario nazionale, come adottato dalla Regione Lombardia.”


Sono importanti indicazioni che ribadiscono la necessità di assicurare l’istruzione per l’intero tempo previsto dal calendario scolastico sollecitando le scuole ad abbandonare forme improprie di adattamento del calendario stesso al fine di assicurare il compimento del diritto degli alunni all’apprendimento e di rispettare il valore istituzionale delle Delibere assunte dalla Giunta Regionale.

 

Allegati