L’antropologia di Bernard Lonergan

B Lonergan.pngDa “Il Mestro”, Mensile dell’AIMC, anno LXIII, n. 9 – 10, settembre – ottobre 2012

 

Con il Seminario Nazionale “Costruire il curricolo di scuola. Il contributo di Bernard Lonergan” tenutosi a di Monteortone – Abano Terme (PV) dal 26 al 28 agosto 2008, l’AIMC ha avviato un gruppo di approfondimento e di ricerca sul pensiero di Bernard Lonergan con la consulenza scientifica del Prof. Lucio Guasti. Il cammino fin qui svolto, con vari appuntamenti in Italia e in America, ha lo scopo di mettere a fuoco l’approccio degli studi del teologo canadese nel suggerire una teoria in grado di costituire un metodo generalizzato e aperto al dinamismo della coscienza, Il Metodo Empirico Generalizzato, delineando così un percorso formativo per ogni persona verso la consapevole autoappropriazione della propria capacità di comprendere.
Con il Convegno Internazionale “L’Antropologia di Bernard Lonergan. Educazione, valori e cambiamenti” svoltosi presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia – 1 e 2 settembre 2011, organizzato dal Centro Interateneo per la Ricerca Didattica e la Formazione Avanzata delle Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli studi di Padova, Università degli Studi di Verona assieme al Servizio di formazione Permanente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e all’insegnamento di Didattica Generale della medesima sede piacentina, il percorso del gruppo AIMC si è incontrato con l’attività dei Seminari annuali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza che dal 2000 raccoglie vari gruppi di studio attivi in Italia sul pensiero del teologo canadese.

Il testo curato da Pierpaolo Triani, L’antropologia di Bernard Lonergan. Educazione, valori e cambiamento, Edizioni AIMC, raccogliendo gli Atti del Convegno, si propone di indagare sul pensiero lonerganiano al fine di comprendere, secondo Guasti (P.Triani, 2001),  se “il suo tentativo possa offrire una teoria adeguata alla revisione della cultura contemporanea e ad un’antropologia in grado di offrire una base per il percorso formativo delle nuove generazioni”.
Il contributo di riflessioni raccolte nel libro pongono in luce l’invito rivolto ad ogni persona a riappropriarsi della propria coscienza come consapevolezza della propria identità attraverso l’esperienza del conoscere che è esperienza sensoriale individuale ma insieme frutto del rapporto con gli altri e con la comunità culturale. La riflessione di Lonergan vuole mettere in luce che la capacità ed esigenza conoscitiva di ciascuno è un processo di autoappropriazione della nostra intelligenza e umanità come procedimento metodico che abilita la persona ad una formazione permanente e all’autoeducazione. Infatti in una società in cambiamento in cui occorre rinnovarsi e adattarsi ai diversi contesti e alla trasformazione dei saperi nel processo di apprendimento il metodo empirico generalizzato  rappresenta il vero valore aggiunto. Infatti oggi siamo di fronte ad una inadeguatezza di una teoria del conoscere che non sa spiegare chiaramente i metodi del senso comune come delle discipline che compongono il curricolo scolastico. L’appropriazione coscienziale costituisce la base fondamentale  che rende possibile la presa di posizione personale sul proprio modo di conoscere, sull’oggettività e sulla realtà. L’insight o intellezione risulta così centrale nel processo del conoscere perché si colloca oltre l’oggetto che si sta conoscendo per guadagnare la sua funzione nell’attività conoscitiva in quanto elemento di unità del comprendere umano.
“Scoprire l’insight, l’intellezione nell’accezione lonerganiana potrà offrire la possibilità di progettare e realizzare nuovi percorsi per l’educazione, a partire da nuove consapevolezze degli educatori e degli insegnanti, comportanti scelte metodologiche riguardanti le loro attività e quelle degli allievi.” (R. Finamore)
Con l’edizione del libro l’AIMC si colloca nel filone degli studi sul pensiero di B. Lonergan alla ricerca di elementi di qualità metodologia per l’azione formativa e lo sviluppo di approcci di ricomposizione unitaria del curricolo per superare la frammentazione e il rischio della mancanza di significato dei saperi scolastici.

Graziano Biraghi

 

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