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CHI SIAMO?
L’AIMC è un’associazione per insegnati e dirigenti scolastici della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

DOVE SIAMO?
 L’Aimc della Regione Lombardia e delle Province di Milano e Monza.

Sede in Via S. Antonio, 5 Milano.

CONTATTI:
e-mail:provincia.milanomonza@aimc.it 
tel e fax 0258391381.

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La biblioteca scolastica nelle attività di insegnamento e apprendimento per tutti

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La Federazione Internazionale delle Associazioni delle Biblioteche ed Istituzioni per l’informazione (IFLA) è un importante ente  internazionale di tutela e sviluppo delle biblioteche e delle professioni dell’informazione.

L’IFLA ha stilato un manifesto dal titolo “La biblioteca scolastica nelle attività di insegnamento e apprendimento per tutti” che delinea gli scopi della biblioteca scolastica nell’offrire agli alunni informazioni e idee fondamentali per la loro piena realizzazione, per l’acquisizione delle abilità necessarie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e per diventare cittadini responsabili.

Fondata ad Edinburgo, Scozia, nel 1927, l’IFLA ha celebrato il 75° anniversario conferenza internazionale a Glasgow, Scozia nell’anno 2002. Ora conta ben 1600 membri diffusi in circa 150 paesi in tutto il mondo. La sua sede centrale è nei Paesi Bassi dal 1971, presso la Biblioteca Reale, la biblioteca nazionale del Paesi Bassi.

Nel Manifesto la biblioteca scolastica fornisce servizi, libri e risorse per l’apprendimento che consentono a tutti i membri della comunità scolastica di acquisire capacità di pensiero critico e di uso efficace dell’informazione in qualsiasi forma e mezzo. Viene sottolineato con forza la necessità di un collegamento efficace con le biblioteche pubbliche secondo i principi del Manifesto UNESCO sulle biblioteche pubbliche.

Infatti è dimostrato che, quando bibliotecari e insegnanti lavorano insieme, gli studenti raggiungono livelli più alti di alfabetismo, nella lettura, nell’apprendimento, nella capacità di risolvere problemi e nelle abilità relative alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Il Manifesto presenta tra gli altri i seguenti obiettivi della biblioteca scolastica:

* sviluppare e sostenere nei bambini l’abitudine e il piacere di leggere, di apprendere e di utilizzare le biblioteche per tutta la vita;
* offrire opportunità per esperienze dirette di produzione e uso dell’informazione per la conoscenza, la comprensione, l’immaginazione e il divertimento;
* sostenere tutti gli studenti nell’acquisizione e nella messa in pratica delle proprie capacità di valutazione e uso dell’informazione, indipendentemente dalla forma, formato o mezzo, in particolare sensibilizzandoli alle diverse modalità di comunicazione nell’ambito della comunità;
* lavorare con studenti, insegnanti, amministratori e genitori per realizzare la missione della scuola;
* proclamare il concetto che la libertà intellettuale e l’accesso all’informazione sono essenziali per una partecipazione piena e responsabile come cittadini di una democrazia;
* promuovere la lettura nonché le risorse e i servizi della biblioteca scolastica, entro e oltre i confini dell’intera comunità scolastica.

Sono obiettivi importanti che incrociano le numerose attività che già le scuole elaborano nei loro percorsi didattici. E’ importante però che la biblioteca scolastica si collochi sempre più come luogo strategico per la gestione delle risorse dell’informazione e per l’insegnamento del loro utilizzo anche attraverso le possibilità offerte dalle tecnologie multimediale.

Invitiamo i nostri lettori a lasciare i loro commenti per avviare uno scambio di idee e di esperienze sui temi delineati dal Manifesto dell’IFLA.

Per approfondire si consiglia: Linee guida IFLA/UNESCO per le biblioteche scolastiche – a cura dell’AIB, Edizioni AIB, Roma, 2004

Scarica Manifesto IFLA/UNESCO: Manifesto IFLA.pdf Sito dell’Associazione Italiana Biblioteche: http://www.aib.it Sito EdScuola/biblioteche

Documentare a scuola

switch.jpgLa documentazione a scuola è ancora una frontiera tutta da esplorare e un processo da implementare per riuscire a comunicare in maniera deguata il grande impegno educativo e didattico diffuso in tutte le scuole italiane.

Una proposta interessante è quella di trasformare le biblioteche scolastiche in Centri di Risorse Educative Multimediali per la Scuola – CREMS, sostenuta da strumenti interessanti e versatili messi a disposizione dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica. Si tratta del Software per la gestione della biblioteca scolastica e della mediateca – WINIRIDE, e del progetto FISQUED per i fondi storici ed elaborati didattici.

Il modello CREMS, proposto all’attenzione delle scuole da Marisa Trigari, costituisce un luogo in cui è possibile integrare la ricerca, la valutazione, l’uso e la produzione dell’informazione nel processo di apprendimento; sviluppare abilità e strategie di uso competente dell’informazione.

Il CREMS è un centro risorse e un AMBIENTE DI APPRENDIMENTO in cui:

  • si integrano risorse documentarie multimediali (dal libro al software) nel processo di   apprendimento e di risoluzione di problemi;
  • si integrano risorse documentarie multimediali (dal libro al software) nel processo di aggiornamento degli insegnanti;
  • si sviluppano abilità e strategie di uso competente dell’informazione;
  • si sperimentano stili diversi di insegnamento;
  • si costruisce il piacere della ricerca autodiretta e quello della lettura libera;
  • si sviluppa un habitus documentario tra gli insegnanti per la socializzazione dei prodotti della sperimentazione e dell’innovazione didattica;
  • si sperimentano forme positive di socializzazione, in uno spirito di apertura all’esterno, cooperazione e rispetto delle regole;
  • si svolgono attività trasversali al curricolo che favoriscono la continuità didattica e i processi di orientamento e di educazione ricorrente e permanente.


Sicuramente occorre che ciascuna scuola, nell’ambito della propria autonomia possa assicurare risorse di personale dedicato allo sviluppo del progetto. Certamente i software messi a disposizione dall’ANSAS offrono la possibilità di disporre di modelli di classificazione testati, semplici da usare e aperti al sistema informativo del territorio e delle grandi reti di informazione.


Suggeriamo alcuni approfondimenti bibliografici:

  • Marco Priore, Documentare è migliorare, in Scuola Italiana Moderna, Cultura e professione n. 13, 1 marzo 2010, Editrice La scuola
  • Marisa Trigari, Il Centro Risorse Educative Multimediali della Scuola, in C. Trucco Zagrebesky (a cura di), Ripensare la biblioteca scolastica, Eiunaudi Scuola, Milano, 1999.