Libertà di insegnamento, libertà educativa delle famiglie, diritto all’apprendimento degli allievi

diocesi.pngLa Curia Arcivescovile di Milano, Settore per l’evangelizzazione e i sacramenti, Servizio per l’IRC e per la Pastorale Scolastica,  unitamente a AGESC, AGE, AIMC, AMISM, CdO Opere Educative-FOE, FIDAE, FISM, UCIIM, DIESSE, COMITATO POLITICO, organizza il Seminario “Libertà di insegnamento, libertà educativa delle famiglie, diritto all’apprendimento degli allievi” (art 21, comma 9 della legge 59 del 1997) per Sabato 25 maggio 2013, dalle 9.00 alle 13.00 presso Istituto Marcelline, Via Quadronno, 15 (Milano).

Interverranno l’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Onorevole Valentina Aprea e il Direttore Generale USRL Dott. Francesco De Sanctis

Programma

Ore 9.00 Saluti istituzionali:
Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Lombardia, Onorevole Valentina Aprea
Direttore Generale USRL Dott. Francesco De Sanctis

Ore 9.45: Il sistema scolastico nazionale italiano e il sistema scolastico europeo SSNI SSUE a confronto. Percorso storico-sociale, giuridico-comparativo del Sistema Scolastico Nazionale Italiano in Europa
Relatori: Anna Monia Alfieri e dott.ssa Maria Chiara Parola

Ore 10.30 Tavola Rotonda: Dagli Stati Generali (3/4 Maggio, Roma): quale cultura della parità?              AGESC, AGE, AIMC, AMISM, CdO Opere Educative-FOE,
FIDAE, FISM, UCIIM, DIESSE, COMITATO POLITICO a confronto

Ore 11.30 Dibattito con interventi e confronti in aula

Ore 13.00 Conclusioni

 

Volantino

Libertà di insegnamento, libertà educativa delle famiglie, diritto all’apprendimento degli allieviultima modifica: 2013-05-22T23:29:49+02:00da aimc-milano
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Un pensiero su “Libertà di insegnamento, libertà educativa delle famiglie, diritto all’apprendimento degli allievi

  1. Sarebbe un bel risparmio per lo Stato se le scuole fossero gestite da privati. Ma Barrie è morto e Peter Pan esiste soltanto sull’isola che non c’è. La Aprea dirà che è colpa dei “comunisti”, ma il suo partito, in quattro anni, con una maggioranza assoluta al governo, non ha fatto nulla di più.
    Quello che fa la regione non basta. Occorre una legge che rinnovi una volta per tutte l’istruzione pubblica (cioè di tutti e per tutti, quindi non statale, ma regolata e controllata dallo Stato).

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