Formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado

Giovedì 20 maggio, l’AIMC, rappresentata dal Presidente Nazionale Giuseppe Desideri, ha partecipato all’audizione presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati sullo Schema di Regolamento n. 205 concernente la Formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, in attuazione della delega contenuta nell’art. 2, c. 416, della legge 244/2007.


Lo schema di Decreto del Governo n. 205 introduce nuove norme su percorsi universitari previsti per la formazione iniziale e il reclutamento dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Vengono definiti gli ambiti di competenze relative al profilo professionale: unitario della funzione docente competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzative e relazionali necessarie da una parte a far raggiungere agli alunni gli obiettivi di apprendimento previsti per ogni scuola, dall’altra ad assicurare lo sviluppo e l’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Il Decreto contiene norme sulle modalità di accesso e sulla struttura dei percorsi formativi universitari, sui criteri di svolgimento del tirocinio, sulla figura del tutor e dell’accreditamento delle Istituzioni Scolastiche che diveteranno sede per l’accoglienza dei tirocinanti, sul conseguimento della specializzazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilità, sulle modalità di accesso all’anno di tirocinio e al conseguimento dell’abilitazione per i docenti che ne sono attualmente sprovvisti e per assicurare la conclusione del percorso di studio agli studenti iscritti alle facoltà di scienze della formazione primaria che passa a cinque anni di corso.

Al Decreto sono allegate le tabelle conteneti gli obiettivi formativi qualificanti per ciascun corso e lo sviluppo dei piani di studio con i relativi insegnamenti.

Il Presidente dell’AIMC ha ribadito la necessità che la formazione inziale si ponga in continuità con il processo di reclutamento e di formazione in servizio dei docenti per coltivare la cultura della formazione e della ricerca i cui tratti sono riscontrabili nella riflessività, nella problematizzazione, nell’accostamento a fonti diversificate e nell’uso di più modelli per leggere l’esistenze ed elabrare risposte innovative.

In questo orientamento l’AIMC avverte la necessità di declinare in modo coerente i tratti dell’unitarietà della funzione docente con i percorsi formativi proposti che appaiono separati tra scuola dell’infanzia e primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado. Ciò è causa di una difficoltà di passaggio tra ordini e gradi di scuola e di un venir meno della pari dignità tra docenti.

Inoltre nel curricolo universitario non si avverte una reale integrazione delle competenze del profilo professionale che rischia di configurarsi come una sommatoria dei vari ambiti con un peso ridotto dell’area psicopedagogica e didattica nella formazione dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Vanno apprezzati alcune attenzioni al rapporto tra laboratori e tirocinio in cui rilanciare l’attenzione alla cultura professionale con la ricerca di un solido partenariato tra Università e Istituzioni Scolastiche. Tuttavia vanno poste alcune attenzioni:


  • il tirocinio deve abbracciare non solo le attività di insegnamento/apprendimento, ma anche tutti quegli ambiti istituzionali e di progettazione che sono costituivi dell’azione professionale e della scuola;
  • il laboratorio va valorizzato come ambito in cui la componente disciplinare e metodologico-didattica trovano un forte raccordo;
  • l’incontro aperto e significativo con la diversità delle relatà scolastiche è un’attenzione da perseguire per scoprire l’ordinarietà della scuola su cui sviluppare riflessione e non semplice traslazione di modelli;
  • la figura del tutor coordinatore e organizzatore va sicuramente valorizzata per non creare un rischioso turn-over.

 

In conclusione il Presidente Desideri ha sottolineato l’importanza di porre particolare attenzione a non bloccare temporalmente la possibilità di conseguire l’abilitazione nella fase di transizione a chi allo stato attuale possiede i requisiti e che rischia però di restare fuori perché detti requisiti non saranno più validi con la riforma a regime. Nonostante la complessità di gestione dell’operazione, all’Aimc sembra che la tutela dei percorsi intrapresi debba avere la prevalenza.


Scarica testo audizione: Audizione 20 maggio 2010 definitivo.pdf

 

Formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo gradoultima modifica: 2010-05-23T22:47:00+02:00da aimc-milano
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