Per far circolare la riflessività

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L’Aimc nazionale vuole raccogliere la voce dei docenti e dirigenti scolastici in ordine ai seguenti temi:


          • formazione iniziale;
          • reclutamento;
          • formazione in servizio;
          • valutazione d’istituto e dei docenti.

 

Per questo è stato predisposto un questionario che diffondiamo attraverso il blog, invitando i nostri lettori e chi fosse interessato a rispondere attraverso la sezione commenti, oppure a scaricare i file allegati e ad inviare le proprie opinioni a AIMC Milano e Monza e Brianza e-mail: provincia.milanomonza@aimc.it – fax 0258391381


FORMAZIONE INIZIALE

Il documento sulla formazione iniziale (DM N. 249 del 10.09.2010) prevede una laurea magistrale di 5 anni per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria e una laurea di secondo livello per insegnare nella scuola secondaria di 1° e 2°. Entrambi i percorsi prevedono un tirocinio all’interno delle scuole che viene co-gestito dall’università e dalle istituzioni scolastiche.


– Ritieni importante l’esperienza di tirocinio all’interno della formazione iniziale? Come, a tuo avvi-so, dovrebbe essere per garantire una maggiore funzionalità?

– Quali criteri tenere presenti per l’accreditamento delle scuole?

– Quale ruolo l’associazionismo professionale potrebbe svolgere all’interno della procedura prevista?

RECLUTAMENTO

La proposta Pittoni mette in evidenza le modalità che si dovrebbero adottare per il reclutamento, mettendo in primo piano il ruolo dell’albo professionale.

– Concordi con quanto afferma il disegno di legge in merito all’esame di accesso al concorso regio-nale?

– Quali criteri proporresti per le commissioni di cui parla il disegno di legge, per garantire la tenuta del sistema?


FORMAZIONE IN SERVIZIO

Da sempre, come Associazione, abbiamo sottolineato l’importanza di prevedere una formazione continua dei docenti che sia riconosciuta come elemento non solo di diritto, ma anche di dovere. Al tempo stesso, abbiamo dichiarato che occorre dare valore e puntare sul lavoro di aula …

– Cosa richiedere per una “validazione” di percorsi di formazione continua?

– Quale ruolo potrebbe giocare l’associazionismo professionale?

– Come organizzare luoghi e tempi affinché le competenze del profilo professionale siano oggetto di continua ricerca e innovazione educativa?


VALUTAZIONE DI ISTITUTO /DOCENTI

Come Associazione abbiamo più volte affermato che occorre pensare a momenti valutativi (docenti/istituto) strettamente collegati. Tuttavia, anche le proposte ministeriali di sperimentazione, li con-siderano come distinti. Inoltre, in termini di valutazione dell’operato dei docenti, abbiamo più volte ribadito l’opportunità di triangolare più soggetti per limitare l’autoreferenzialità o l’estraneità.

– Ritieni importante ancorare la valutazione del docente alla valutazione dell’istituzione scolastica in cui opera?

– Quali aspetti, a tuo avviso, occorrerebbe prendere in esame nella valutazione dei docenti e della scuola rispetto a quelli che si prefigurano o a quelli in atto?

– Quali soggetti dovrebbero entrare in gioco e in quale combinazione all’interno delle commissioni di valutazione?

– L’associazionismo professionale quale ruolo potrebbe assumere?


La valutazione nella pubblica amministrazione


Si prega di indicare se ha risposto: socio AIMC – non socio  – docente – dirigente scolastico – genitore – personale ATA – altro


Scarica la copia cartacea: file docfile PDF

 

Formazione iniziale dei docenti e abilitazione all’insegnamento

Diapositiva1.JPGIl 15 febbario è entrato in vigore il Decreto n. 249/2010, Regolamento concernente: «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalita’ della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

Il Regolamento ha come oggetto la riforma del sistema di formazione iniziale e di reclutamento dei docenti, della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, in coerenza con le previsioni di cui al piano programmatico adottato dal Ministro dell’istruzione dell’ universita’ e della ricerca.

La formazione iniziale degli insegnanti è finalizzata a qualificare e valorizzare la funzione docente attraverso l’acquisizione di competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzative e relazionali necessarie a far raggiungere agli allievi i risultati di apprendimento previsti dall’ordinamento vigente, e per lo sviluppo e il sostegno dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.

E’ importante sottolineare che le predette competenze costituiscono il fondamento dell’unitarieta’ della funzione docente.

Il decreto oltre a definire i percorsi di formazione universitaria previsti per la scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di I grado e di II grado, delinea le procedure per lo svolgimento del tirocinio per i docenti della scuola secondaria di I grado e di II grado, con particolare riferimento al conseguimento della sola abilitazione all’insegnanmento mediante il solo compimento del tirocinio attivo, come previsto dall’art. 15.


Scarica il testo del decreto: D.M._10Settembre_2010_n_249.pdf

La formazione iniziale e continua dei docenti europei nel Regno Unito

clip_image002 mail Agenzia.jpgPubblichiamo un articolo comparso su “Ricerca e Innovazione – La nostra newletter” dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia ex Irre Lombardia n. 75 – ottobre 2010


La formazione iniziale e continua dei docenti europei nel Regno Unito

Preparare le generazioni future all’agire in situazioni fluttuanti richiede un ripensamento continuo della propria azione educativa e una ricerca del senso dell’educare che deve essere sostenuta da una formazione che dia alla scuola un ruolo di laboratorio di sviluppo professionale.
In Inghilterra la creazione di una “pro-CPD culture“ nella scuola, cioè di una cultura a favore della formazione professionale continua viene individuato come uno degli strumenti principali al punto che nella definizione del numero delle giornate di scuola si stabilisce che le scuole debbano essere aperte per 190 giorni e che i docenti debbano essere disponibili per altri cinque giorni da dedicare alla formazione in genere due giorni prima dell’inizio ufficiale dell’anno scolastico e due o tre alla fine oppure le cosiddette twilight sessions alla fine delle giornata scolastica per brevi incontri che si protraggono su più giornate lungo l’anno.
Al momento si attende la pubblicazione di un documento da parte dell’attuale governo in carica relativa alla concessione di finanziamenti alle “local authorities” amministrazioni locali. L’intento è quello di rendere i finanziamenti “fairer and more transparent” più giusti e più trasparenti dando maggiore uniformità a livello nazionale gestendo il tutto a livello centrale.

Per il programma in ambito educativo del governo di coalizioni in carica dall’11 maggio 2010 a seguito delle elezioni del 6 maggio si può consultare il sito HM Government, 2010: The Coalition: Our Programme for Government. http://programmeforgovernment.hmg.gov.uk/files/2010/05/coalition-programme.pdf
L’emergenza educativa ha trovato espressione anche negli anni precedenti anche nel costituirsi di associazioni senza scopo di lucro come Teach first che presentano la professione docente come impegnativa, ma stimolante per preparare i giovani anche provenienti da aree svantaggiate alle sfide del futuro.

Nel suo programma il governo ha stabilito di definire misure che rendano più attraente la professione docente. Si prevede di migliorare la qualità della professione docente nel programma del documento “Teach Now” a partire dal sostegno finanziario per la conclusione degli studi universitari destinato a chi ha ottenuto risultati scolastici eccellenti.


La formazione in servizio può variare a seconda dei livelli di appartenenza e delle regioni. I

n Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord la formazione in servizio è suddivisa tra diverse organizzazioni quali DCSF (the Department for Children, Schools and Families), TDA (the Training and Development Agency for Schools) in Inghilterra, NAfW (the National Assembly for Wales) in Galles e DE (the Department of Education  in Irelanda del Nord, the National College for Leadership of Schools and Children’s Service in Inghilterra,i General Teaching Councils, LAs (Local authorities), Education and Library Boards e Regional Training Unit (RTU) in Irelanda del Nord; dirigenti scolastici e singoli docenti.

In Scozia i momenti di formazione sono regolati dal CLD (Community Learning Development) Training consortium.

Il termine CPD (Continuum Professional development), cioè formazione professionale offre una vasta gamma di attività per migliorare l’azione educativa.


Queste attività possono includere:


·  Attività all’interno della scuola di guida e sostegno per component del personale neoassunti
·  lavoro di squadra
·  condivisione delle buone pratiche
·  Moment di ricerca-azione con osservazione delle lezioni e relative feedback
·  Moment di ricerca-azione con osservazione delle lezioni e relative feedback
·  Attività di sviluppo per tutta la comunità scolastica
·  Costituzioni di reti di scuole o reti virtuali per la condivisione delle buone pratiche
·  Attività esterne come corsi di formazione, corsi post-diploma o di specializzazione, seminari o esperienze di job shadowing, visite di studio internazionali
·  Scambi con TIPD ( the Teachers’ International Professional Development Programme)


Un interessante documento su CPD in Inghilterra è stato pubblicato nel dicembre 2008,  2020 Children and Young People’s Workforce Strategy’’. Nel documento si definiscono tutte quelle figure che concorrono allo sviluppo dei bambini in ambito educativo e le modalità di interazione sinergica tra le varie componenti del processo educativo. Si incoraggiano reti di scuole a lavorare assieme.
Un’importante agenzia formative è TDA (Training and Development Agency for Schools) nel 2009 ha pubblicato ‘Strategy for the professional development of the children’s workforce in schools 2009-2012’ dove si propone di lavorare in rete tenendo in considerazione la flessibilità delle scuole che devono assicurare un uso efficace ed efficiente delle risorse .

La strategia proposta prevede tre priorità per il 2009-2012:


* Creare una cultura dell’apprendimento che permetta alle scuole di sostenere il miglioramento dei docenti collegando la formazione individuale a quella d squadra.


* Migliorare coerenza e collaborazione che significa migliorare le opportunità di collabora a livello locale, regionale e nazionale riducendo la ridondanza portando coerenza ,stimolo e sostenibilità alla
formazione continua.


* Migliorare qualità e capacità , che corrisponde al costruire la capacità all’interno delle istituzioni scolastiche e tra di loro per fare l’uso migliore delle risorse disponibili , comprese le tecnologie e i finanziamenti.


Per una lettura approfondita del documento si rimanda al sito www.tda.gov.uk/teachers/continuingprofessionaldevelopment.aspx. In attesa della pubblicazione del libro bianco da parte del governo I finanziamenti vengono gestiti dalle scuole che determinano i loro bisogni formativi.

In genere la tempistica, l’organizzazione e le tematiche della formazione in servizio INSET (In service training) vengono determinati dai dirigenti.

Attualmente l’agenzia TDA sostiene un master per l’insegnamento e apprendimento MTL per rendere la professionalità docente sempre più completa.Interessante nella formazione è anche il ruolo dei docenti con maggiore anzianità di servizio che assumono il ruolo di formatori nei confronti dei più giovani: ASTs (Advanced Skill Teachers) e possono essere nominati “Excellent teachers”.

Da segnalare un’altra importante occasione di CPD dal 2005 il programma televisivo ,vedasi sito www.teachers.tv per informazioni ulteriori.

Concludo offrendo come riflessione due citazioni da Stephen Brookfield: “We teach what we like to learn and the reason many people go into teaching is vicariously to reexperience the primary joy experienced the first time they learned something they loved.
The best learners… often make the worst teachers. They are, in a very real sense, perceptually challenged.
They cannot imagine what it must be like to struggle to learn something that comes so naturally to them “

SITOGRAFIA:
EURYDICE database, EURYBASE (http://eacea.ec.europa.eu)
Training and Development Agency for Schools (TDA) – http://www.tda.gov.uk
Ofsted (Office for Standards in Education, Children’s Services and Skills) – http://www.ofsted.gov.uk
Qualifications and Curriculum Development Agency (QCDA) – http://www.qcda.gov.uk

La formazione in servizio dei docenti europei: Irlanda

clip_image002 mail Agenzia.jpgPubblichiamo un articolo comparso su “Ricerca e Innovazione – La nostra newletter” dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia ex Irre Lombardia n. 75 – ottobre 2010


LA FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI EUROPEI: IRLANDA


La priorità delle politiche educative in tutta Europa negli ultimi vent’anni è stata quella di migliorare la qualità dell’educazione potenziando le capacità di innovazione nell’insegnamento e la professionalizzazione degli insegnanti tramite la formazione continua.
Lo scenario offerto dai mutamenti di notevole portata dell’attuale contesto socio-economico che richiede agli alunni competenze trasversali, organizzative ed ermeneutiche deve indurre i docenti ad una continua riflessione su come formare le future generazioni per affrontare contesti lavorativi sempre più mobili, fluidi ed incerti. Lo stile di insegnamento deve fornire abilità di ristrutturazione e anticipazione delle situazioni sviluppando capacità di astrazione e teorizzazione. Solo con l’implementazione di architetture cognitive flessibili e di strategie d’uso delle conoscenze molteplici ci si potrà adattare a contesti mutevoli.
Come scrive Edgar Morin in “I sette saperi necessari all’educazione del futuro“ edito da Raffaello Cortina-Milano 2001 pag.14” Bisogna apprendere a navigare in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezza”. Per affrontare le sfide della futura vita individuale, culturale e sociale il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Consiglio Europeo di Lisbona nella primavera del 2000 ha permeato l’operato dei sistemi di istruzione e formazione e gli obiettivi di coesione sociale che contraddistinguono fortemente le politiche sociali europee. Si è mirato in particolare nell’ambito educativo a migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi e dell’offerta di istruzione e formazione; ad agevolare l’accesso a tutti ai sistemi di istruzione e formazione e ad aprire al mondo esterno i sistemi di istruzione e formazione.

Appare di estrema importanza che la scuola diventi una comunità di apprendimento che non induca i giovani ad abbandonare la formazione in maniera prematura rispetto ai fabbisogni del mercato del lavoro; il sistema formativo deve saper sviluppare le competenze trasversali di base in materia di lingue straniere, cultura scientifica e tecnologica, imprenditorialità, per favorire la mobilità dei giovani sviluppando degli strumenti per promuovere e garantire tale mobilità (certificazione, valutazione, accreditamento di competenze ).


La qualità dell’insegnamento è in assoluto il fattore interno al sistema scolastico che più incide sui risultati degli studenti. Vi sono segnali che in alcuni paesi la formazione iniziale dei docenti stia preparando gli insegnanti a utilizzare l’approccio basato sulle competenze chiave, ma la maggior parte degli insegnanti è già in servizio. Dalle relazioni nazionali e dagli scambi sulle politiche emerge una scarsa sistematicità degli sforzi volti all’aggiornamento delle competenze dei docenti in questa direzione. (Competenze chiave per un mondo in trasformazione Progetto di relazione congiunta 2010 del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.) Secondo l’indagine TALIS (Teaching and Learning International Survey) , gli insegnanti hanno pochi incentivi a migliorare il loro insegnamento e le più comuni attività di sviluppo professionale a loro disposizione non sono le più efficaci. La maggioranza degli insegnanti aspirerebbe a un maggiore sviluppo professionale (in particolare in tema di bisogni educativi speciali, competenze TIC e comportamento degli studenti). L’indagine può essere molto interessante a livello europeo perché il 70% dei paesi partecipanti era europeo. Dalla lettura emerge che in media i docenti della scuola secondaria hanno avuto 15 giorni circa di formazione nei 18 mesi precedenti. In Europa eccelle la Bulgaria con 27.2 giorni e l’Irlanda ,che sarà l’oggetto della riflessione di questo scritto si colloca all’ultimo posto con 5.6 giorni, in altre parole una media di un giorno al mese.


Dalla pubblicazione Eurydice del 2008 “Responsabilità e autonomia degli insegnanti in Europa” (pagg.47-54 ) si apprende che la formazione professionale continua è considerata un obbligo professionale per gli insegnanti in più di 20 paesi d’Europa, ma non sempre gli insegnanti sono esplicitamente tenuti a parteciparvi. Spesso la partecipazione è facoltativa ed appare più intensa in quei paesi dove è considerata ai fini degli avanzamenti di carriera e degli aumenti di stipendio.
In generale diventa un obbligo per tutti i paesi laddove è legata all’introduzione di nuove riforme educative ed è organizzata dalle autorità competenti. I piani di formazione possono essere definiti per rispondere a priorità educative identificate dalle autorità centrali in termini di competenze e di conoscenze degli insegnanti, ma possono essere anche elaborati a livello locale e/o di istituto.
In quasi tutti i paesi quando gli insegnanti partecipano alla formazione professionale continua durante le loro ore di insegnamento la direzione della scuola e/o le autorità educative sono incaricate di organizzare la loro sostituzione. La maggior parte dei paesi dichiara che la mancanza di sostituti e il costo delle sostituzioni scoraggia la partecipazione alla formazione professionale continua.


In Irlanda il budget totale della formazione professionale continua è gestito dalla massima autorità in ambito educativo e non sono previsti incentivi per favorire la partecipazione mentre in altri paesi si offrono aumenti di stipendio e crediti per la promozione.
In Irlanda la formazione in servizio non è obbligatoria per il momento e non è stato fissato nessun monte ore previsto per la formazione.
Dal sito www.education.ie alla sezione Professional Development dedicata alla formazione e allo sviluppo professionale si evincono interessanti informazioni su quello che il ministero dell’istruzione irlandese offre ai docenti.
Nell’aprile 2004, Teacher Education Section (TES) incorpora il lavoro della sezione In-Career Development Unit (ICDU) che si occupa anche di formazione iniziale dei docenti che prima era responsabilità di sezioni universitarie. TES si è costituita per far sì che la formazione docente sia un sorta di continuum a partire dalla formazione iniziale, per proseguire con il tirocinio e la formazione in servizio (CPD). La logica di questo cambiamento amministrativo era quella di assicurare coesione tra le politiche educative in modo da sostenere al meglio docente e dirigenti scolastici lungo il Ventunesimo secolo.


TES si occupa della formulazione di politiche per il coordinamento, la direzione generale e finanziaria per fornire sostegno continuo a docenti e a dirigenti per tutto il loro percorso lavorativo. Dopo la formazione iniziale (ITE-Initial Teacher Education) che prevede corsi universitari di durata triennale che portano a una laurea (Bachelor of Education degree) , chi completa con successo questo percorso si registra presso il TEACHING COUNCIL come docente qualificato per la scuola primaria o secondaria a seconda del percorso universitario seguito. La registrazione presso il Teaching Council è estremamente importante per chi possiede titoli conseguiti in Irlanda e per chi li ha conseguiti all’estero previo riconoscimento dei titoli acquisiti nel paese d’origine sia esso europeo o extraeuropeo. Il Teaching Council ha un ruolo di rilievo nell’ottica di mantenere alti i livelli della reputazione e della formazione della professione docente. Per sostenere i giovani docenti (NQTs – Newly Qualified Teachers) é nato nel 2002 un progetto di tirocinio The National Pilot Project on Teacher Induction (NPPTI) con la partecipazione del Ministero dell’istruzione, i sindacati dei docenti, l’università e le scuole. Il principale obiettivo del tirocinio è quello di sostenere lo sviluppo professionale con un programma di tutoraggio sistematico durante il primo anno di insegnamento che possa porre le basi per la successiva crescita e formazione professionale.
La formazione professionale continua (CPD -CONTINUING PROFESSIONAL DEVELOPMENT) include sostegno per la programmazione nelle scuole, per la dirigenza e la gestione delle scuole, per l’introduzione dei nuovi curricola e per quegli aspetti che costituiscono l’emergenza educativa che vede come prioritari interventi per favorire l’inclusione sociale e diminuire le situazioni di svantaggio, per gli studenti con speciali bisogni educativi dovuti a disabilità, problemi comportamentali o svantaggiati da un punto di vista linguistico perché trasferitisi da paesi stranieri.
A livello di scuola primaria è molto attivo dal 2008 il PPDS (Primary Professional Development Service) per sostenere  i docenti nelle aree più svantaggiate dove situazioni di abusi sui minori o atti di bullismo o uso di droghe necessitano di interventi mirati sui minori e sulle famiglie.
In particolare per i docenti della scuola primaria su mandato del Ministero dell’istruzione irlandese il Drumcondra Education Centre offre corsi estivi il cui principale obiettivo è il potenziamento dei docenti da un punto di vista pedagogico. Ci sono poi altri programmi mirati al potenziamento delle abilità di lettura e scrittura (Reading Recovery Programme).
Per la scuola superiore (Post-primary sector) SLSS (Second Level Support Service) offre occasioni di sviluppo professionale per docenti e di sostegno alle scuole. Il servizio ha una duplice ricaduta a livello di pianificazione per le discipline a livello curricolare e in generale per i processi di apprendimento e di insegnamento. Le discipline considerate sono: biologia, chimica, Cittadinanza, Inglese, Gaelico, Geografia, Storia, Economia domestica, Scienze, Matematica, Fisica, Religione.
Dal 1999 è attivo The School Development Planning Initiative (SDPI) per rafforzare l’idea di una cultura collaborative per sviluppare la programmazione nelle scuole in moda da promuoverne il miglioramento e l’efficacia .
Relationships and Sexuality Education (RSE) è un servizio che fornisce risorse, informazione e consigli e formazione per l’educazione sessuale e si coordina con una vasta organizzazione esterna all’ambito educativo.
Junior Certificate School Programme (JCSP) è un programma di intervento per arginare la dispersione scolastica iniziato nel 1996 al quale aderiscono 220 scuole. Dal 2001 le strategie di intervento prevedono di potenziare la dotazione libraria delle scuole, in particolare quelle in aree svantaggiate.
Social, Personal Health Education (SPHE) è un servizio attivo dal settembre 2003 per sostenere lo sviluppo personale e il benessere dei giovani e li aiuta a creare e mantenere relazioni significative. Teacher Professional Network Scheme (TPN scheme) fornisce fondi supplementary per sostenere il lavoro di reti professionali di insegnanti, soprattutto quelle relative a discipline specifiche Technology (T4) è attivo dal 2006 a sostegno di scuole e docenti per introdurre i nuovi programmi relativi agli esami finali delle materie grafica e disegno e progettazione Dublin Cool Schools Pilot Project è un progetto introdotto nel 2006 nella zona di Dublino per potenziare le azioni già avviate contro il bullismo National Behaviour Support Service (NBSS) è un servizio proposto nel 2006 in risposta alla pubblicazione del Ministero dell’educazione “ Report of the Task Force on Student Behavior in Second Level Schools: School Matters” a sostegno delle scuole con studenti con seri problem di comportamento.
Project Maths Development Team (PMDT)
è una delle più innovative iniziative per incrementare lo sviluppo delle abilità matematiche nell’ottica della revisione dei programmi e dei criteri di valutazione.
Men As Teachers and Educators è un programma lanciato nel gennaio 2006 a seguito della pubblicazione del comitato per la formazione primaria Males into Primary Teaching secondo la quale la percentuale del 30% di docenti maschi negli anni Settanta è scesa al 18% nel 2005. Si incoraggiano azioni di diffusione preso genitori, insegnanti e docenti orientatori per sostenere la scelta di una professione che deve
prevedere equilibrate quote di personale di entrambi i sessi.
Sul sito del TEACHING COUNCIL si evidenzia il 5 ottobre come World Teachers’ Day, giornata mondiale dei docenti enfatizzandone il ruolo di guida per gli studenti nel processo di apprendimento lungo tutto l’arco della vita.Significativo lo slogan “ Recovery begins with teachers” (“La ripresa inizia con gli insegnanti”). In questa giornata si vuole così mostrare solidarietà ai docenti che sono stati direttamente o indirettamente toccati dalla crisi globale a livello sia umanitario che economico. Il ruolo dei docenti è visto come vitale per ricostruire la vita sociale, economica e culturale del paese.
Riporterei in conclusione un incoraggiante citazione del poeta irlandese W.B.Yeats: “Education is not the filling of a pail but the lighting of a fire.” — William Butler Yeats. (http://www.teachingcouncil.ie/news/default.asp?NCID=13&NewsID=484)

Formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado

Giovedì 20 maggio, l’AIMC, rappresentata dal Presidente Nazionale Giuseppe Desideri, ha partecipato all’audizione presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati sullo Schema di Regolamento n. 205 concernente la Formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, in attuazione della delega contenuta nell’art. 2, c. 416, della legge 244/2007.


Lo schema di Decreto del Governo n. 205 introduce nuove norme su percorsi universitari previsti per la formazione iniziale e il reclutamento dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Vengono definiti gli ambiti di competenze relative al profilo professionale: unitario della funzione docente competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzative e relazionali necessarie da una parte a far raggiungere agli alunni gli obiettivi di apprendimento previsti per ogni scuola, dall’altra ad assicurare lo sviluppo e l’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Il Decreto contiene norme sulle modalità di accesso e sulla struttura dei percorsi formativi universitari, sui criteri di svolgimento del tirocinio, sulla figura del tutor e dell’accreditamento delle Istituzioni Scolastiche che diveteranno sede per l’accoglienza dei tirocinanti, sul conseguimento della specializzazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilità, sulle modalità di accesso all’anno di tirocinio e al conseguimento dell’abilitazione per i docenti che ne sono attualmente sprovvisti e per assicurare la conclusione del percorso di studio agli studenti iscritti alle facoltà di scienze della formazione primaria che passa a cinque anni di corso.

Al Decreto sono allegate le tabelle conteneti gli obiettivi formativi qualificanti per ciascun corso e lo sviluppo dei piani di studio con i relativi insegnamenti.

Il Presidente dell’AIMC ha ribadito la necessità che la formazione inziale si ponga in continuità con il processo di reclutamento e di formazione in servizio dei docenti per coltivare la cultura della formazione e della ricerca i cui tratti sono riscontrabili nella riflessività, nella problematizzazione, nell’accostamento a fonti diversificate e nell’uso di più modelli per leggere l’esistenze ed elabrare risposte innovative.

In questo orientamento l’AIMC avverte la necessità di declinare in modo coerente i tratti dell’unitarietà della funzione docente con i percorsi formativi proposti che appaiono separati tra scuola dell’infanzia e primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado. Ciò è causa di una difficoltà di passaggio tra ordini e gradi di scuola e di un venir meno della pari dignità tra docenti.

Inoltre nel curricolo universitario non si avverte una reale integrazione delle competenze del profilo professionale che rischia di configurarsi come una sommatoria dei vari ambiti con un peso ridotto dell’area psicopedagogica e didattica nella formazione dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Vanno apprezzati alcune attenzioni al rapporto tra laboratori e tirocinio in cui rilanciare l’attenzione alla cultura professionale con la ricerca di un solido partenariato tra Università e Istituzioni Scolastiche. Tuttavia vanno poste alcune attenzioni:


  • il tirocinio deve abbracciare non solo le attività di insegnamento/apprendimento, ma anche tutti quegli ambiti istituzionali e di progettazione che sono costituivi dell’azione professionale e della scuola;
  • il laboratorio va valorizzato come ambito in cui la componente disciplinare e metodologico-didattica trovano un forte raccordo;
  • l’incontro aperto e significativo con la diversità delle relatà scolastiche è un’attenzione da perseguire per scoprire l’ordinarietà della scuola su cui sviluppare riflessione e non semplice traslazione di modelli;
  • la figura del tutor coordinatore e organizzatore va sicuramente valorizzata per non creare un rischioso turn-over.

 

In conclusione il Presidente Desideri ha sottolineato l’importanza di porre particolare attenzione a non bloccare temporalmente la possibilità di conseguire l’abilitazione nella fase di transizione a chi allo stato attuale possiede i requisiti e che rischia però di restare fuori perché detti requisiti non saranno più validi con la riforma a regime. Nonostante la complessità di gestione dell’operazione, all’Aimc sembra che la tutela dei percorsi intrapresi debba avere la prevalenza.


Scarica testo audizione: Audizione 20 maggio 2010 definitivo.pdf