Inizia un nuovo anno scolastico?

bilancio-sociale-05.jpegL’avvio di ogni anno scolastico è sempre carico di attese e di speranze che i problemi lasciati l’anno precedente si siano in parte risolti e che si possa ripartire con rinnovate e nuove risorse culturali e materiali.

Purtroppo le condizioni di partenza di questo anno scolastico 2012 – 2013 si preannunciano ben più gravi di quanto ci si potesse aspettare dato che il Concorso per Dirigenti Scolastici, condotto con una tempistica sollecita, faceva intravedere la possibilità di un inizio d’anno all’insegna del rilancio dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche e di un rinnovato impegno educativo, didattico e professionale, sollecitati anche dalla nuova Bozza delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione e dal cammino di riforma della scuola secondaria di secondo grado.

L’AIMC delle Province di Milano e di Monza e della Brianza ha sperato fino all’ultimo che in Lombardia si potesse giungere ad una ricomposizione delle vicende che di fatto hanno condotto all’attuale situazione di annullamento delle procedure concorsuali e, di conseguenza, alla mancata nomina dei nuovi Dirigenti Scolastici vincitori meritevoli del concorso.

Purtroppo non siamo solo di fronte a carenze o ristrettezze di risorse che potrebbero essere rimediate e integrate con interventi alternativi e con l’impegno aggiuntivo di docenti e dirigenti scolastici già in servizio. Ci attendono gravi difficoltà di gestione delle Istituzioni scolastiche autonome. C’è il rischio effettivo di incapacità di tenuta del sistema formativo scolastico della Lombardia visto che la tendenza, entro il prossimo anno scolastico, vede le sedi vacanti da dirigente superare più del 50% dei posti disponibili.

Il Consiglio Provinciale dell’AIMC delle Province di Milano e di Monza e della Brianza, riunitosi Sabato 8 settembre 2012 chiede che sia garantito il riconoscimento della preparazione di chi ha superato tutte le prove concorsuali e si trova ora inserito a pieno titolo nelle graduatorie di merito compilate dopo che il Presidente del Consiglio di Stato, nell’udienza straordinaria del 3 agosto u.s., aveva revocato in via cautelare la sentenza del TAR Lombardia. L’AIMC ritiene che, pur nella salvaguardia degli interessi di tutti, non bisogna mortificare la dignità professionale di quei docenti che con impegno si sono preparati ad assumere le responsabilità connesse al buon funzionamento della scuola.   

L’auspicio è che il pronunciamento del Consiglio di Stato, nella prossima udienza del 20 novembre p.v., in cui prenderà in esame la trattazione nel merito della controversia, possa fornire le ragioni utili a far prevalere l’interesse generale del sistema scolastico e possa formulare nuove motivazioni al fine di poter procedere, in tempi brevi, alla nomina immediata dei dirigenti scolastici, assicurando, almeno in corso d’anno, un orientamento sicuro nella gestione delle scuole in Lombardia.

Certamente anche l’AIMC è convinta che i problemi strutturali e organizzativi non siano paragonabili al valore delle competenze culturali e pedagogico-didattiche che fondano la magistralità dei docenti nel coinvolgere gli alunni e nel lasciare in loro una fondamentale e indimenticabile esperienza scolastica. D’altra parte è vero che le condizioni di esercizio in cui vivono le scuole, non ultima la mancanza del dirigente scolastico, rischiano di vanificare anche gli sforzi di chi con entusiasmo e dedizione va incontro ai bisogni educativi e culturali dei propri alunni, alla ricerca di un bene per loro, per le loro famiglie e per il Paese.

Certamente la classe è un mondo ricco di relazioni, di cultura e di fascino educativo in cui gli alunni pongono molte richieste ed esigenze per le quali si esige una risposta “amorevole” e competente dai docenti e l’apertura di stimolanti itinerari di ricerca. Tuttavia l’attività dei docenti oggi si configura come un intreccio di sinergie e di alleanze educative che richiamano il contributo e la responsabilità di altri soggetti: i dirigenti scolastici, i genitori, l’amministrazione scolastica, gli enti locali e territoriali.

Il Consiglio Provinciale dell’AIMC delle Province di Milano e di Monza e della Brianza, nonostante debba costatare ancora una volta come la possibilità di dare efficienza al sistema scolastico lombardo sia sfumata proprio in avvio d’anno scolastico, spera che possa essere ricuperata in corso d’anno. Per questo vuole comunque intravedere una speranza di risposta affermativa alla domanda posta dal titolo.

Ogni scuola vive e opera come comunità nella quale cooperano studenti, docenti e genitori.
Al suo interno assume particolare rilievo la comunità professionale dei docenti che, valorizzando la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti, si impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacità, sensibilità e competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversità e gli eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali”.

Queste parole riprese dalla bozza delle Indicazioni nazionali approvata dal C.N.P.I. il 25 luglio 2012 invitano a riflettere sulla svolta culturale e professionale che esse annunciano e richiedono a ciascun docente e ad ogni scuola. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Mario Monti, nel suo intervento durante l’inaugurazione della Fiera del Levante, ha sottolineato che la ripresa dipende dalla capacità di innovazione, dalla modernizzazione dell’amministrazione e dalla convinzione che cambiare è possibile. In questo quadro il Presidente ha sottolineato come occorra procedere ad un cambiamento di mentalità personale e comune nella convinzione che le possibilità di ripresa vanno primariamente cercate “dentro di noi” e nel perseguire assiduamente una cultura della legalità.

Il Consiglio Provinciale dell’AIMC fa proprio questo auspicio e impegno; invita tutti i docenti, i dirigenti scolastici, il personale amministrativo, gli alunni e i genitori a ripartire dalle sollecitazioni del nuovo documento delle Indicazioni Nazionali per ritrovare le motivazioni e un innovativo rilancio dell’azione formativa scolastica.

Allora a tutti Buon Anno Scolastico.

Milano, 8 settembre 2012

Il Consiglio Provinciale dell’AIMC
delle Province di Milano e di Monza e della Brianza


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Governo Monti: dall’AIMC viva soddisfazione per l’incarico al prof. Profumo al MIUR

Comunicato stampa

   
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) esprime viva soddisfazione per l’incarico a Ministro dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca conferito al prof. Francesco Profumo, figura di alto profilo culturale e umano. Assicura fattiva collaborazione al nuovo Ministro per contribuire con il proprio ruolo alla rinascita della comunità civico-politica in cui la scuola è inserita a pieno titolo.
Nell’attuale stagione caratterizzata dall’emergenza finanziaria, risulta fondamentale evitare che aspetti meramente economici riducano gli spazi di autonomia e di sviluppo necessari per assicurare al Paese una “buona” scuola senza ridurre gli standard di qualità. La scuola non può essere considerata un mero capitolo di spesa, ma un vettore di sviluppo, di crescita e di riscatto per l’Italia e per creare futuro alle nuove generazioni.
L’AIMC, associazione di professionisti di scuola e di laici cattolici impegnati, auspica il rafforzamento di un dialogo costruttivo fra la scuola agita e la sua massima sintesi politica per affrontare i “problemi” del quotidiano “fare scuola”, attraverso il confronto e l’ascolto di chi collabora alla costruzione della “comunità scolastica”. Dal quotidiano, infatti, nasce l’esigenza di rendere la scuola più attenta alla “persona”: lo domandano i ragazzi e le loro famiglie, i docenti e i dirigenti che chiedono di essere messi nella condizione di valorizzare appieno la propria professionalità nella responsabilità.
Anche, il profilo dei professionisti attende di essere ricontestualizzato, al pari della piena realizzazione dell’autonomia delle unità scolastiche e del tema centrale della “cultura della valutazione”, iscritto all’interno di un quadro di sistema formativo nazionale che garantisca la solidale perequazione tra realtà più “forti” e più “deboli” del Paese.
Nell’esprimere l’augurio di buon lavoro all’onorevole Ministro, per l’alto incarico conferitogli, l’AIMC riafferma la propria disponibilità a contribuire alla costruzione di una scuola all’altezza del suo compito e del tempo attuale, in un sapiente bilanciamento tra tradizione e innovazione.

La Presidenza nazionale AIMC
Roma, 17 novembre 2011