Appravate dal Senato le nuove norme sui disturbi specifici di apprendimento

Diapositiva1.JPGIl Senato nella seduta del 29 settembre 2010 ha approvato il disegno di legge 1006–1036–B recante “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”. E’ un passo importante per affrontare con maggior puntualità l’inserimento e il cammino scolastico di molti alunni con adeguate capacità cognitive, ma con importanti limitazioni nell’affrontare i compiti di apprendimento scolastico e quotidiano.

La legge offre una definizione delle DSA: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia e finalizza gli interveti scolastici per:
a) garantire il diritto all’istruzione;
b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;
c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;
e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA;
f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;
g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;
h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

Le scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, avrannoil compito di attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, tenendo conto delle linee guida per l’identificazione precoce, ancor prima di una dignosi specifica di DSA.


Agli studenti con DSA le scuole garantiscono:

a) l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;
b) l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere;

c) per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell’esonero.


Negli anni 2010 e 2011 è prevista una specifica formazione per i docenti e i dirigenti di ogni ordine e grado, compresa la scuola dell’infanzia, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate.

 

 

Appravate dal Senato le nuove norme sui disturbi specifici di apprendimentoultima modifica: 2010-10-18T21:10:00+02:00da aimc-milano
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