Scuola e DSA

Diapositiva1.JPGDopo l’approvazione della Legge sulle DSA il vivace dibattito fra il professor  Giorgio Israel e il professor  Giacomo Stella, fondatore dell’Associazione Italiana Dislessia avvenuto sulle pagine de “Il Giornale”, nello scorso mese di maggio, assumo un significato più equilibrato. 
Il prof. Giorgio Israel si interroga sul ruolo sempre più invadente di specialisti nella nostra esistenza. Dilaga la mania di considerare ogni stato come una patologia da curare. L’esempio più classico è la classificazione dei comportamenti dei bambini vivaci e iperattivi. Ora si parla di sindrome Ahdh. Risponde il prof. Giacomo Stella  sostenendo la necessità di non negare aiuto ai bambini con difficoltà di apprendimento.
Sono certamente punti di vista da non sottovalutare sul piano della conduzione della didattica. L’attenzione alle difficoltà di apprendimento realizzata con l’intervento di esperti in campo neurologico, non devono far venir meno la realizzazione di un’articolata azione di sostegno psicopedagogico e motivazionale dove va evidenzianta anche la dimensione costruttiva dei saperi con la loro  capacità di strutturare l’intelligenza e la personalità di ogni alunno.
Crediamo nella professionalità degli insegnanti ad adottare strumenti di osservazione delle situazioni educative e delle condizione degli alunni, per assumere con adeguata prudenza gli interventi necessari a far fronte ai casi di alunni che senza misure specifiche rimarrebbero ai margini dei processi di formazione.


Per seguire il dibattito: Il Giornale.it 22 aprile 2010 –  Il Giornale 11 maggio 2010: Il Giornale 11 05 10.pdf

Scuola e DSAultima modifica: 2010-10-19T21:48:00+02:00da aimc-milano
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