Seminario Nazionale AIMC “Insegnare, ma come?”

MonopoliTOP.jpgSi svolgerà a Monopoli (BA), dal 17 al 18 marzo 2012, il Seminario Nazionale AIMC dal titolo “Insegnare, ma come?“.

Al centro dell’iniziativa è la problematica del come insegnare oggi. In continuità con il Convegno dello scorso anno, “Apprendere, ma come?”, in questa seconda fase sarà approfondita la riflessione sull’apprendimento in rapporto alla didattica, con particolare attenzione alla valutazione e ai modelli organizzativi connessi all’idea di scuola.

Scopo del seminario è evidenziare cosa sta cambiando nella didattica, come le scuole progettano l’organizzazione, tenendo debito conto degli  spazi di flessibilità e della rete di relazioni con la realtà territoriale in cui si opera. Il modo in cui una scuola è gestita e organizzata crea, di fatto, un ambiente più o meno favorevole che può accrescere o, per contro, inibire il potenziale del capitale umano degli studenti, ma anche degli stessi insegnanti.

In particolare saranno oggetto di riflessione:

  •     l’uso delle nuove tecnologie nella didattica;
  •     la motivazione come elemento di coinvolgimento e partecipazione all’attività scolastica;
  •     le difficoltà di apprendimento sempre più frequenti nel contesto classe.

Programma

Sabato 17 marzo 2012
ore 9.00    Saluto delle autorità
   
Apertura dei lavori: Giuseppe Desideri. Presidente nazionale Aimc

Educare e insegnare oggi
Angela Chionna, Docente di Pedagogia generale e sociale Università di Bari

Strategie didattiche per insegnare oggi
Italo Fiorin,Presidente del Corso di laurea in Scienze della Formazione primaria Università LUMSA

Dibattito

ore 15.00    Nuove tecnologie per una nuova didattica
Paolo Ardizzone Fioravanti, Docente di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento Università Cattolica di Milano
Claudio Lazzeri, Docente IMI – Gorgonzola (MI)

Dibattito

ore 17.30    Visita guidata ad Alberobello       

Domenica 18 marzo 2012

ore 8.30 Celebrazione eucaristica, don Armando Matteo, Assistente nazionale Aimc

ore 9.30     Quando apprendere è difficile
Valentina Di Trapani, Pedagogista dell’Associazione Oltremodo e GIpa

Modelli organizzativi e didattica
Cristina Giuntini, Vicepresidente nazionale Aimc

Dibattito

ore 13.00    Conclusione dei lavori

 

Programma   –   Notizie Logistiche   –  Scheda di adesione: Monopoli scheda di adesione.doc

E’ stata concessa, per esonero dal servizio, autorizzazione ministeriale prot. n. AOODGPER 1595 del 1 marzo 2012.

 

ProgrammaNotizie logistiche – Scheda di adesione: Monopoli scheda di adesione.doc

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici di apprendimento.

disturbi dell'apprendimento, DSA, docenti, dirigenti scolastici, scuola, Il Ministro Gelmini ha firmato il 12 luglio 2011 il Decreto Ministeriale n. 5669 previsto dall’art. 7 c.2 della Legge 170/2010, al fine di garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti, delle scuole di ogni ordine e grado e delle università, affetti da DSA.

La Legge emanata in data 8 ottobre 2010 aveva finalmente riconosciuto la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento (DSA). Un provvedimento importante – ha spiegato il Ministro – che va incontro oggi ai 70 mila studenti a cui e’ stato diagnosticato un disturbo specifico dell’apprendimento, ma potrebbero essere molti di piu’ i casi, intorno ai 200 mila”.

 

Il Decreto e le allegate Linee guida, individuano:

•   modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici,
• misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento fin dalla scuola dell’infanzia,
•    forme di verifica e di valutazione di tali studenti.

La formazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici è un elemento fondamentale per la corretta applicazione della Legge 170/2010 e per il raggiungimento delle sue finalità.

 

 

Inoltre, a partire dall’A.A. 2011/2012, grazie all’Accordo quadro sottoscritto tra il MIUR e la Conferenza nazionale permanente dei Presidi di Scienze della Formazione, gli Uffici Scolastici Regionali possono stipulare appositi accordi con le Facoltà di Scienze della Formazione, per l’attivazione presso le stesse di corsi di perfezionamento o master in didattica e psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento, rivolti a docenti e dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado.

La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate».

A darne l’annuncio, durante una conferenza stampa tenutasi presso il Senato il 20 luglio scorso, il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che ha firmato il Decreto attuativo della Legge che ha riconosciuto giuridicamente la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento.

A partire dal prossimo anno scolastico, i ragazzi con problemi di apprendimento potranno contare sia su strumenti compensativi (didattici e tecnologici) sia su misure dispensative che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni particolarmente difficoltose a causa del disturbo.

Allegati:

DM n. 5669 del 12 luglio 2011

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA

disturbi dell'apprendimento, DSA, docenti, dirigenti scolastici, scuola,

Concorso “A scuola di dislessia”

Scade il 15 settembre 2011 il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al Concorso “A scuola di dislessia“, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca nell’ambito delle iniziative previste dal protocollo d’intesa, firmato il 12 maggio dello scorso anno, con la Fondazione Telecom Italia e l’Associazione Italiana Dislessia (AID).
Il bando, riservato alle scuole secondarie di 1° grado e al biennio delle scuole secondarie di 2° grado, statali e paritarie, ha l’obiettivo di “approfondire la sperimentazione di pratiche didattiche e la formulazione di piani educativi personalizzati degli studenti con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento)”.

I progetti, infatti, dovranno essere finalizzati alla realizzazione in ambito scolastico di strategie didattiche, metodologiche e valutative nei confronti degli studenti con DSA.
I progetti approvati forniranno elementi utili per la stesura di un documento conclusivo che le istituzioni scolastiche potranno utilizzare nel processo di inclusione degli studenti con DSA per garantire loro il successo scolastico.
I progetti vincitori, 30 su tutto il territorio nazionale, avranno accesso a un finanziamento di 2.500 euro. Ogni istituzione scolastica potrà partecipare con un solo progetto, da avviare nell’anno scolastico 2011/2012, con completamento previsto entro l’anno 2012/2013.

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Vademecum per i casi di DSA

Diapositiva1.JPGNella Sezione Didattica, accessibile attraverso il link a sinistra nella presentazione del blog, si può leggere e scaricare la proposta di un vademecum per orientarsi nei casi di dislessia e di difficoltà specifiche di apprendimento (DSA).

 

Il vademecum è tratto dalla normativa finora a disposizione che registra una puntuale descrizione della natura delle DSA e degli strumenti a disposizione delle scuole per farvi fronte.

Per questo costituisce un valido strumento per creare un linguaggio comune nella scuola e per avviare il dialogo con le famiglie.


Il Vedemecum si struttura nelle seguenti parti:

  1. Natura delle DSA;
  2. Sintomi;
  3. Orientaenti didattici;
  4. Criteri di applicazione degli strumenti compensativi;
  5. Valutazione.


Normativa di riferimento:

C.M. n 4099/A/4 del 05.10.2004

C.M. n.26/A 4° del 5 gennaio 2005

Comunicazione USR Lombardia N. 13987 del 3 novembre 2004

DPR n. 122 del 22 giugno 2009;

Legge n. 170 del 8/10/2010.

Scuola e DSA

Diapositiva1.JPGDopo l’approvazione della Legge sulle DSA il vivace dibattito fra il professor  Giorgio Israel e il professor  Giacomo Stella, fondatore dell’Associazione Italiana Dislessia avvenuto sulle pagine de “Il Giornale”, nello scorso mese di maggio, assumo un significato più equilibrato. 
Il prof. Giorgio Israel si interroga sul ruolo sempre più invadente di specialisti nella nostra esistenza. Dilaga la mania di considerare ogni stato come una patologia da curare. L’esempio più classico è la classificazione dei comportamenti dei bambini vivaci e iperattivi. Ora si parla di sindrome Ahdh. Risponde il prof. Giacomo Stella  sostenendo la necessità di non negare aiuto ai bambini con difficoltà di apprendimento.
Sono certamente punti di vista da non sottovalutare sul piano della conduzione della didattica. L’attenzione alle difficoltà di apprendimento realizzata con l’intervento di esperti in campo neurologico, non devono far venir meno la realizzazione di un’articolata azione di sostegno psicopedagogico e motivazionale dove va evidenzianta anche la dimensione costruttiva dei saperi con la loro  capacità di strutturare l’intelligenza e la personalità di ogni alunno.
Crediamo nella professionalità degli insegnanti ad adottare strumenti di osservazione delle situazioni educative e delle condizione degli alunni, per assumere con adeguata prudenza gli interventi necessari a far fronte ai casi di alunni che senza misure specifiche rimarrebbero ai margini dei processi di formazione.


Per seguire il dibattito: Il Giornale.it 22 aprile 2010 –  Il Giornale 11 maggio 2010: Il Giornale 11 05 10.pdf