Valutazione scuola e docenti

giuseppe.jpgPubblichiamo l’intervento del Presidente Nazionale AIMC, Giuseppe Desideri apparso su TuttoscuolaFOCUS N. 363/472 del 23 gennaio 2011 in merito alla sperimentazione MIUR sulla valutazione dei docenti:


Valutazione scuole e docenti/1: modesta proposta per una grande questione

A volte le cose nate con le migliori intenzioni possono non raggiungere lo scopo per cui sono attivate. Come si rischia nel caso dei progetti sperimentali “per la valutazione delle scuole” e “per premiare gli insegnanti che si distinguono per un generale apprezzamento professionale all’interno della scuola”, che dovrebbero essere attivati in quest’anno scolastico. Il primo progetto nelle province di Pisa, Siracusa e Cagliari, il secondo a Torino, Napoli e Milano.

L’annuncio dei progetti, con il quale si promettono alle ”scuole migliori” un finanziamento supplementare di 70mila euro ed ai “professori più meritevoli” una quattordicesima mensilità, ha se non altro avuto il merito di aprire un largo dibattito sull’istituto della valutazione. Sono stati già molti gli interventi (Ribolzi, Cominelli, Ichino, Comensoli, Israel, Bachelet, Foschi, Pellegatta ed altri), le diverse posizioni, i dubbi e le proposte, che comunque si collocano in una cornice di concordia sulla necessità di una seria valutazione del sistema educativo.

L’argomento scotta ed è oggettivamente difficile trovare una soluzione convincente. Da un lato non pare possibile misurare, in qualità e quantità, in modo affidabile il lavoro di ciascun insegnante, dall’altro non si può trascurare che una fascia ristretta di insegnanti identificati e percepiti come i più bravi creerebbe difficoltà nella gestione della scuola: i “buoni docenti”  e le “scuole migliori” sarebbero sommersi dalle domande d’iscrizione. E quelli che non troveranno posto? Nessun genitore accetterebbe di affidare il figlio ad una scuola o ad un insegnante valutati negativamente. Come ha dichiarato a Tuttoscuola Giuseppe Desideri, presidente dell’associazione professionale dei maestri cattolici (AIMC), “anche se in linea di principio è lo sforzo individuale che andrebbe premiato, non può essere ignorato che nessun sistema di valutazione degli insegnanti e della scuola può essere avviato con successo se non vengono rifondate le basi del livello di professionalità dei docenti in servizio”.

Valutazione scuole e docenti/2: inizia col piede giusto?

Per questo, ha aggiunto il presidente dell’Aimc, “servirebbe riservare più attenzione alla condizione degli insegnanti nell’ottica della rivalutazione della funzione docente con una robusta formazione in servizio. Questa è la leva che va utilizzata per orientare, motivare e incentivare a fare bene il proprio lavoro e le proprie attività, per promuovere la collaborazione tra pari in un clima di stima reciproca in base ad obiettivi collettivi e condivisi, per migliorare il livello di funzionamento qualitativo del sistema educativo”.

Una  prospettiva che arriva al cuore del problema, che sfida la credibilità della politica, che sollecita il Governo a puntare su politiche di formazione in servizio di tutto il personale della scuola.

Questo significherebbe dare fiducia al corpo docente, sostenerne l’aggregazione professionale, ritenere che a muovere il processo di miglioramento della qualità degli esiti formativi non possano che essere le persone, la loro motivazione e volontà, la quale prima di essere professionale è data da tensione sociale, dalla convinzione che si lavora non solo per i “soldi” ma per un fine più alto.  Solo così i docenti potranno sentirsi protagonisti della loro vicenda professionale, essere messi in grado di insegnare efficacemente e di diventare, appunto, meritevoli.

Invitiamo i nostri lettori a inviare i loro commenti.


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Ipotesi di accordo sul CCNL AGIDAE 2010-2012

Lo scorso 28 ottobre è stata siglata l’ipotesi di accordo del rinnovo del “CCNL AGIDAE (Associazione Gestori Dipendenti Autorità Ecclesiastica) 2010-2012″, a conclusione di una trattativa laboriosa su cui ha pesato la sempre più concreta minaccia di forti riduzioni del finanziamento pubblico, con ripercussioni sui livelli occupazionali.

L’unità dei sindacati ha permesso la definizione di un accordo che si può definire innovativo, anche se si poteva ottenere di più sul versante normativo.

L’accordo del 22.1.2009 sui nuovi assetti contrattuali, sottoscritto dalla CISL,  dalla Uil e dallo Snals ha stimolato la fase propositiva, che si è concretizzata nella piattaforma unitaria ed ha consentito di raggiungere obiettivi innovativi, sotto il profilo economico e normativo.

Il nuovo CCNL:

* ha decorrenza triennale;
* prevede la valorizzazione economica di produttività;
* prevede il potenziamento della contrattazione di secondo livello regionale, con i benefici che questa può comportare.

In carenza di contrattazione di secondo livello a tutto il personale è riconosciuto l’EGR, l'”Elemento di Garanzia Retributiva”.

La parte normativa

L’art. 14 affronta espressamente la materia delle “tutele del personale, ammortizzatori sociali e contratto di solidarietà”, così come l’art. 38 (“trasferimento delle istituzioni scolastiche e di ramo d’azienda”) consolida le procedure di informazione e obbliga i contraenti al mantenimento delle condizioni di miglior favore in atto.

La tutela occupazionale è la “chiave di lettura” del nuovo articolato sul “contratto a tempo determinato” che può essere esteso, oltre i 36 mesi, di ulteriori 24 mesi (la norma riguarda, nello specifico, il personale docente non abilitato).

Sulla delicata questione del secondo livello di contrattazione, le parti hanno mantenuto, su delega regionale, la facoltà di operare con accordi di Istituto, data la specificità del settore educativo e scolastico.

La parte economica

In questo rinnovo, fermo restando gli indici dei prezzi al consumo armonizzati per l’Italia in ambito europeo, le Organizzazioni Sindacali hanno elaborato una richiesta basata sulla massa monetaria distribuita sugli anni 2010, 2011 e 2012.

In buona sostanza, se gli indici dei prezzi (con decorrenza 1° gennaio) determinano una massa monetaria ben definita, quest’ultima – distribuita sui tre anni con diverse decorrenze – consentirà di giungere a settembre 2012 ad un aumento tabellare più significativo.

L’aumento a regime, preso a riferimento il 5° livello, è di € 126,00, in linea – forse di poco superiore – ai rinnovi contrattuali già sottoscritti.

L’articolo “progressione orizzontale di carriera”, presente già in alcuni dei recenti testi contrattuali, è stato reso operativo.

Per il personale dipendente assunto con contratto a tempo indeterminato è previsto, una tantum, un “incentivo economico di produttività (premio annuale di professionalità da un minimo di € 150,00 ad un massimo di € 220, 00)”,  che si raggiunge al conseguimento di un punteggio su indici definiti a livello nazionale.

Il dipendente che per tre anni consecutivi avrà ottenuto il “premio di produttività” avrà consolidato in busta paga (e per 13 mensilità) il 70% della media triennale dell’importo annuo, come “elemento aggiuntivo personale”.

Gli indici riguardano sia la “presenza effettiva sul lavoro, il rispetto degli standards di qualità per gli istituti certificati, la partecipazione a corsi di formazione organizzati dall’istituto o liberamente scelti dal dipendente, la partecipazione con gli alunni a concorsi, a gare e ad altre iniziative promosse sul territorio, da enti pubblici e privati”.

Attraverso la progressione economica orizzontale, il CCNL ha reso più stabili i già forti legami tra il “fondo paritetico per la formazione continua dei lavoratori” (FONDER), l'”organismo di certificazione di qualità” (AGIQUALITAS) e gli istituti, in una logica di sistema integrato.

L'”Elemento di Garanzia Retributiva” (EGR), infine, sarà corrisposto, una tantum, a tutto il personale in carenza di contrattazione regionale. L’importo varia da un minimo di € 110,00 ad un massimo di € 150, 00.

Conclusioni

Il CCNL AGIDAE riguarda 45.000 lavoratori dipendenti, presso le istituzioni educative e scolastiche cattoliche di ogni ordine e grado.

Il Contratto è applicato anche dalle Università e dagli istituti parauniversitari cattolici, per i quali le Organizzazioni Sindacali sono in procinto di chiedere l’apertura di uno specifico “tavolo di confronto”.

Il testo del CCNL – prima dell’eventuale sottoscrizione definitiva, prevista per la fine del prossimo mese di novembre e comunque prima dei necessari passaggi con i lavoratori e con gli organismi statutari delle organizzazioni sindacali – dovrà essere nuovamente letto, perfezionato e riordinato.

La crisi economica ha pesato molto sulle scelte operate, così come il fenomeno dei trasferimenti d’azienda che, in questi ultimi anni, ha minato la presenza AGIDAE in alcune realtà territoriali (con in più l’anomala “concorrenza” da parte della cooperative sociali, sempre più presenti in questo settore).