Mobilitare le competenze degli alunni: didattiche e metodologie applicate

rivoli.jpgSEMINARIO NAZIONALE DI FORMAZIONE PER DOCENTI E DIRIGENTI SCOLASTICI della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado

Il Seminario si terrà nei giorni 25 – 26 – 27 AGOSTO 2011 presso l’HOTEL CAMPANILE C.so Allamano 153ed EDITRICE ELLEDICI C.so Francia 214 RIVOLI ( Torino).

Il Seminario sarà tenuto dal Prof. Fiorino Tessaro
(docente di Didattica Generale all’Università Ca’ Foscari Venezia)

Il seminario estivo 2011 si pone in continuità con le precedenti edizioni e intende fare un passo avanti nel mondo della didattica. Se l’anno scorso sono stati esaminate e smontate esperienze significative, quest’anno vogliamo provare a costruirle.
La relazione del prof. F. Tessaro illustrerà come organizzare una situazione didattica in modo da utilizzare i metodi e gli strumenti più adeguati per mettere in moto in modo funzionale conoscenze e abilità degli alunni; i laboratori si svolgeranno in due momenti : dapprima i partecipanti si cimenteranno nella costruzione di tre situazioni didattiche (il linguaggio poetico, i mondi matematici, la rappresentazione di percorsi) differenziando le proposte nei vari ordini di scuola, in seguito leggeranno trasversalmente con un’attenzione di tipo metacognitivo i saperi, le motivazioni, le relazioni, i processi mentali,… che quelle proposte potranno mobilitare.

Per maggiori informazioni scarica gli allegati:

VOLANTINO RIVOLI ultima copia 97.pdf

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Segreteria : 3398912255 – mail : aimcpiemonte@aimcpiemonte.it ( B. Testone)

 

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Valutazione scuola e docenti

giuseppe.jpgPubblichiamo l’intervento del Presidente Nazionale AIMC, Giuseppe Desideri apparso su TuttoscuolaFOCUS N. 363/472 del 23 gennaio 2011 in merito alla sperimentazione MIUR sulla valutazione dei docenti:


Valutazione scuole e docenti/1: modesta proposta per una grande questione

A volte le cose nate con le migliori intenzioni possono non raggiungere lo scopo per cui sono attivate. Come si rischia nel caso dei progetti sperimentali “per la valutazione delle scuole” e “per premiare gli insegnanti che si distinguono per un generale apprezzamento professionale all’interno della scuola”, che dovrebbero essere attivati in quest’anno scolastico. Il primo progetto nelle province di Pisa, Siracusa e Cagliari, il secondo a Torino, Napoli e Milano.

L’annuncio dei progetti, con il quale si promettono alle ”scuole migliori” un finanziamento supplementare di 70mila euro ed ai “professori più meritevoli” una quattordicesima mensilità, ha se non altro avuto il merito di aprire un largo dibattito sull’istituto della valutazione. Sono stati già molti gli interventi (Ribolzi, Cominelli, Ichino, Comensoli, Israel, Bachelet, Foschi, Pellegatta ed altri), le diverse posizioni, i dubbi e le proposte, che comunque si collocano in una cornice di concordia sulla necessità di una seria valutazione del sistema educativo.

L’argomento scotta ed è oggettivamente difficile trovare una soluzione convincente. Da un lato non pare possibile misurare, in qualità e quantità, in modo affidabile il lavoro di ciascun insegnante, dall’altro non si può trascurare che una fascia ristretta di insegnanti identificati e percepiti come i più bravi creerebbe difficoltà nella gestione della scuola: i “buoni docenti”  e le “scuole migliori” sarebbero sommersi dalle domande d’iscrizione. E quelli che non troveranno posto? Nessun genitore accetterebbe di affidare il figlio ad una scuola o ad un insegnante valutati negativamente. Come ha dichiarato a Tuttoscuola Giuseppe Desideri, presidente dell’associazione professionale dei maestri cattolici (AIMC), “anche se in linea di principio è lo sforzo individuale che andrebbe premiato, non può essere ignorato che nessun sistema di valutazione degli insegnanti e della scuola può essere avviato con successo se non vengono rifondate le basi del livello di professionalità dei docenti in servizio”.

Valutazione scuole e docenti/2: inizia col piede giusto?

Per questo, ha aggiunto il presidente dell’Aimc, “servirebbe riservare più attenzione alla condizione degli insegnanti nell’ottica della rivalutazione della funzione docente con una robusta formazione in servizio. Questa è la leva che va utilizzata per orientare, motivare e incentivare a fare bene il proprio lavoro e le proprie attività, per promuovere la collaborazione tra pari in un clima di stima reciproca in base ad obiettivi collettivi e condivisi, per migliorare il livello di funzionamento qualitativo del sistema educativo”.

Una  prospettiva che arriva al cuore del problema, che sfida la credibilità della politica, che sollecita il Governo a puntare su politiche di formazione in servizio di tutto il personale della scuola.

Questo significherebbe dare fiducia al corpo docente, sostenerne l’aggregazione professionale, ritenere che a muovere il processo di miglioramento della qualità degli esiti formativi non possano che essere le persone, la loro motivazione e volontà, la quale prima di essere professionale è data da tensione sociale, dalla convinzione che si lavora non solo per i “soldi” ma per un fine più alto.  Solo così i docenti potranno sentirsi protagonisti della loro vicenda professionale, essere messi in grado di insegnare efficacemente e di diventare, appunto, meritevoli.

Invitiamo i nostri lettori a inviare i loro commenti.


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Valutare gli insegnanti: un progetto sperimentale.

Anche-gli-insegnanti-hanno-il-loro-giorno!_foto_blogpost.jpgLo scorso 18 novembre il Ministro Gelmini ha presentato la proposta di due progetti sperimentali  di valutazione formulata dal Comitato Tecnico Scientifico istituto presso il MIUR con funzioni di consulenza ed indirizzo del quale fanno parte esperti esterni in tema di valutazione e di scuola, con l’obiettivo di indicare linee strategiche per la costruzione di un sistema nazionale di valutazione e di miglioramento dell’attività didattica. Il primo progetto si rivolge alla valutazione delle scuole, il secondo individuare criteri, metodologie e competenze sulla base di un generale apprezzamento professionale all’interno di una scuola per valorizzarne il merito e migliorare, quindi la qualità del sistema scolastico. 

Se il primo si inserisce in un filone valutativo ormai ricco di esperienze, di modelli e di pratiche scolastiche che possiamo definire consolidate, l’introduzione di sistemi di misurazione della perfomance del personale docente, al fine di riconoscere e premiare il merito costituisce un filone di significativa novità che tocca la sensibilità non solo delle persone che verranno coinvolte, ma di tutti i docenti che operano nelle scuole italiane.

Certamente l’introduzione di sistemi di misurazione delle performance dei docenti si colloca nell’ambito dei migliori orientamenti della ricerca valutativa perché si prefigge di articolarsi su percorsi di miglioramento dell’azione d’insegnamento e sull’assunzione di abiti di auto-valutazione orientati alla cura del sé professionale con l’intento di mettere a punto protocolli di misurazione e valutazione sul campo utili a riconoscere e premiare la professionalità. 
La necessità di delineare strumenti in grado di contestualizzare processi valutativi per trovare in ogni scuola la presenza di insegnanti meritevoli ha come obiettivi correlati, nel medio e nel lungo termine, quelli di individuare docenti considerati in posizione favorevole per promozioni nell’ottica di una riforma della carriera e di creare le condizione per rendere attraente la professione docente ai migliori laureati.

Il Progetto di sperimentazione è stato esteso anche agli Istitutti Scolastici di Milano e Provincia, dopo aver coinvolto le città di Napoli e Torino. Infatti Lunedì 13 gennaio l’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano ha convocato una riunione dei Dirigenti Scolastici della Città di Milano e Provincia, alla presenza del Direttore Regionale Dott. Giuseppe Colosio e del Capo di Dipartimento del MIUR Dott. Giovanni Biondi, in cui sono stati illustrati gli aspetti salienti della sperimentazione e le modalità di accesso che dovranno coinvolgere necessariamente i Collegi Docenti. Gli Istituti Scolastici che vogliono aderire devono presentare loro candidatura entro il 7 febbraio p.v..

L’AIMC invita i lettori a inviare il proprio commento in merito alla sperimentazione che è illustrata nell’allegato.

Progetto di sperimentazione: proposta-di-progetto-sperimentale-per-la-valutazione-dei-singoli-insegnanti-18-novembre-2010.pdf

Progetto TRACES

progetto TRACES.jpgL’Aimc partecipa al progetto TRACES dell’Università agli studi Federico II di Napoli

TRACES è un progetto di ricerca in didattica delle scienze, a cui partecipano università di sei diversi Paesi (Argentina, Brasile, Colombia, Israele, Italia, Spagna). In Italia il coordinatore del progetto è il Prof. Emilio Balzano dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Una breve descrizione è anche sul sito European Commission CORDIS.


Le indagini e le azioni della prima fase del progetto puntano al coinvolgimento di tutti gli attori che partecipano alle attività di educazione scientifica: studenti, insegnanti, dirigenti, amministratori, ricercatori.

Alla conclusione dei lavori TRACES produrrà raccomandazioni e linee guida che possano suggerire nuove strategie nelle politiche educative in ambito scientifico.

Tutti i soci interessati sono invitati a dare il loro contributo compilando il questionario  disponibile on-line.

Il questionario è anonimo. Per caratterizzare i diversi gruppi di insegnanti è stato previsto l’inserimento di un codice, che per l’Aimc è: Posizione 1 X – Posizione 2 X – Posizione 3 X – Posizione 4 X – Posizione 5 A

Professionalità docente e trasformazioni in atto

UCIIM Lombardia e l’ANSAS della Lombardia (ex IRRELombardia) propongono un percorso di formazione in tre giornate dal tema “PROFESSIONALITÀ DOCENTE E TRASFORMAZIONI IN ATTO” Venerdì 15 ottobre 2010 – Giovedì 11 novembre 2010 – Mercoledì 1° dicembre 2010 presso l’I.T.C. “G.Zappa” di Viale Marche 71 a Milano.

Il per-corso vuole indagare gli scenari e le dimensioni della professionalità docente e offrire buone pratiche spendibili per rilanciare la scommessa sul futuro della scuola in Italia.

Iscrizioni entro il 6 ottobre 2010 on-line nella sezione news del sito www.irrelombardia.it

Nello scenario tormentato delle recenti riforme della scuola, mentre il cambiamento nel mondo accelera, non deve andare sprecata l’unica risorsa indispensabile: la professionalità docente nella moltiplicità e interconnessione delle sue dimensioni

Sono previsti gli interventi di: Giovanni Biondi, capo dipartimento MIUR; Laura Mengoni, Assolombarda Responsabile Area Formazione Scuola Università Ricerca, Elena Besozzi, Università Cattolica di Milano; Roberto Didoni, ricercatore Ansas Nucleo Territoriale Lombardia, Maria Teresa Moscato, Università di Bologna, Tiziana Pedrizzi, già ricercatrice Ansas Nucleo Territoriale Lombardia.


Scarica brochure:Brochure 2010.pdf

Scarica lettera di invito: Lettera invito.doc