Corso di formazione Competenze avanzate per valutare nella scuola

cattolica.jpgIl Corso inizierà ad ottobre 2011 e terminerà a  febbraio 2012 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore Via Carducci 30 – Milano

PRESENTAZIONE DEL CORSO
Il percorso si configura come un’attività di formazione avanzata sui temi della valutazione nella scuola. Valutare è necessario per identificare i punti di forza e i punti critici del servizio di ogni scuola, per contribuire allo sviluppo generale del sistema di istruzione, per aiutare i dirigenti scolastici a migliorare il governo dell’istituto scolastico.
Chi ricopre ruoli di responsabilità nella scuola deve agire coerentemente con gli obiettivi e gli standard di apprendimento individuati a livello nazionale. Per questo è importante possedere competenze valutative avanzate per individuare con chiarezza le variabili essenziali, prevedere tempi e modi di raggiungimento, applicare procedure di regolazione in itinere, verificare i risultati, migliorare i modelli d’organizzazione e gestione della scuola e i curricoli d’insegnamento.

Il corso è strutturato in quattro moduli formativi.
Ciascun modulo è costituito da 28 ore (8 ore in presenza e 20 ore a distanza), così distribuite:
– Mezza giornata (4 ore), in presenza: approfondimento tematico / presentazione aspetti
applicativi (es. case study, analisi good practices,…) / impostazione attività pratica guidata.
– 20 ore di attività pratica guidata sul campo con il supporto della formazione a distanza.
– Mezza giornata (4 ore), in presenza: restituzione e feedback sui lavori svolti e
individuazione di piste di sviluppo.

La durata totale del corso consta di 150 ore, inclusive delle attività dei moduli (112 ore) e delle ore di lavoro individuale (38 ore).

Scarica allegati:

programma e scheda avanzato valutazione.pdf

pieghevole_FP_Corso_Sistema_Integrato_Valutazione.pdf

INFORMAZIONI
Università Cattolica del Sacro Cuore
Formazione Permanente
Via Carducci, 30 – 20123 Milano
Tel. 02 7234 5701 – fax 02 7234 5706
E-mail: formazione.permanente-mi@unicatt.it
Sito internet: http://milano.unicatt.it/formazionepermanente

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Adozione dei libri di testo per l’anno scolastico 2011/2012

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Siamo ormai quasi al termine dell’anno scolastico e il problema che assilla ogni insegnante è:” quale testo scegliere per il nuovo anno scolastico?” In riferimento a ciò il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica, ha emanato la Circolare n. 18 – Prot. n. 1308 il cui oggetto è: Adozione dei libri di testo per l’anno scolastico 2011/2012.


L’adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2011/2012 resta disciplinata dalle istruzioni impartite con le circolari ministeriali 10 febbraio 2009, n. 16 e 4 marzo 2010, n. 23.

Ad ogni buon conto, si richiamano i “vincoli” da rispettare per l’adozione dei libri di testo:

1. la cadenza pluriennale;
2. la restrizione della scelta di libri di testo a stampa per i quali l’editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto per un     quinquennio;
3. la progressiva transizione ai libri di testo on line o in versione mista;
4. Il rispetto dei tetti di spesa individuati per le scuole secondarie di I e di II grado;
5. la non modificabilità delle scelte da parte degli insegnanti e della scuola nell’arco dei due periodi previsti.

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Istruzione diritto fondamentale e gratuito anche in India

India 1.jpgL’istruzione gratuita e obbligatoria dai 6 ai 16 anni per la nostra Costituzione è un diritto fondamentale e inviolabile per ogni bambino ed ogni bambina. Grazie alle intuizioni dei Padri costituenti, oggi la scuola in Italia è un ambito di crescita personale, culturale e sociale al quale nessuno vuole rinunciare e nel quale anche molti bambini stranieri, presenti sul territorio nazionale, vogliono vivere e imparare.

Molti sono gli sforzi, più o meno riusciti, per migliorare la qualità del servizio, i livelli di prestazione e gli esiti di apprendimento. In questi tempi apprezzare il cammino della scuola italiana non è sempre agevole, ma occorre non dimenticare il progresso civile, culturale ed economico a cui ha portato la scuola nel nostro Paese.

Per questo non ci può lasciare indifferenti l’importante notizia, proveniente da New Delhi – India -, all’inizio di questo mese, con cui si annuncia che milioni di bambini indiani, fra 6 e 14 anni, fuori dal sistema educativo, potranno essere integrati nei diversi gradi scolastici. Entra infatti in vigore una legge che contempla l’istruzione di base come diritto fondamentale e gratuito. (ANSA)

 

Rivolgendosi al Paese nel momento di firmare la legge approvata dal Parlamento, il Premier indiano Manmohan Singh ha detto: ”Il nostro Governo viene di fronte a tutti voi per impegnarsi solennemente a fornire a tutti i bambini una educazione di base”. E questo, ha aggiunto, per la nuova legge, ma anche grazie al fatto che ”da oggi il diritto fondamentale all’istruzione è stato inserito nella Costituzione attraverso il nuovo articolo 21 (A)”.

Il testo emanato propone dieci obiettivi fra cui appunto quello di recuperare dall’abbandono quei bambini che per molteplici ragioni non hanno accesso alla scuola.
Attualmente in India, dove la popolazione è di 1,2 miliardi di persone, ve ne sono circa 200 milioni nella fascia fra i 6 ed i 14 che vanno regolarmente a scuola, mentre si stima che un po’ meno di dieci milioni di bambini non siano mai entrati in un’aula scolastica.

Le nuove disposizioni, che costeranno nel prossimo quinquennio circa 28 miliardi di euro, richiederanno a livello nazionale e locale l’individuazione e l’inserimento dei bambini che ancora si trovano fuori dal sistema scolastico.
”Questo dimostra – ha detto al riguardo Singh – il nostro impegno nazionale nel preparare le persone che dovranno fare grande l’India di domani. Siamo una nazione di gente giovane – ha proseguito – e sarà l’istruzione a determinare il benessere del nostro Paese”.

Il Premier ha fornito poi un sostegno alla tesi esposta, ricordando la sua stessa vicenda personale: ”Sono nato in una famiglia di scarsi mezzi e nella mia fanciullezza dovevo camminare a lungo per andare a scuola. A casa – ha concluso – leggevo grazie alla luce fioca di una lampada a kerosene, ed ecco quello che oggi sono diventato grazie all’istruzione’.

Non possiamo che guardare con entusiasmo al futuro dell’India, e augurare l’avvio di un più solido processo di sviluppo e di democratizzazione sociale dell’intera nazione.