MIUR – Indicazioni operative per il TFA

abilitazione.pngCon proprio Decreto Direttoriale del 23 aprile 2012 n. 74, il Direttore Generale, del dipartimento dell’Università, l’AFAM e per la Ricerca Dott. Daniele Livon ha dato le disposizione per l’avvio delle procedure relative al test preliminare per l’ammissione alla prova scritta e orale dei corsi di Tirocinio Formativo Attivo per l’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado di cui al DM del 10 settembre 2010, n. 249.

Le Università determineranno autonomamente i contenuti della prova scritta e della prova orale e dovranno pubblicare il bando di concorso entro il 3 maggio 2012.

Dal 4 maggio 2012 e fino al 4 giugno 2012 sarà attivata la procedura informatizzata di iscrizione on-line attraverso la piattaforma del CINECA Consorzio Interuniversitario secondo le indicazioni fornite negli Allegati al Decreto Direttoriale.

Sarà altresì compito delle Università di curare le attività organizzative connesse allo svolgimento del test e delle prove secondo le date indicate negli allegati, tenendo conto delle specifiche esigenze dei candidati con disabilità e dei candidati con disturbi specifici di apprendimento, a norma della Legge 8 ottobre 2010, n. 170.

Sviluppo professionale e valutazione dell’insegnamento

SEMINARIO RE.pngSabato 25 febbraio 2012, dalle ore 10.00 alle ore 17.00, l’AIMC terrà  il Seminario nazionaleSviluppo professionale e valutazione dell’insegnamento” presso il  Centro Giovanni XXIII, Via Prevostura 4 a Reggio Emilia.

Saranno presenti il Sottosegretario MIUR Prof.ssa Elena Ugolini che affronterà il tema:”Prospettive e  criteri per la valutazione delle scuole in Italia”; Luciano Rondanini, Dirigente tecnico USR Emilia Romagna interverrà sul tema “Sistema nazionale di valutazione e valutazione dell’insegnamento: opportunità e risorse”; Giuseppe Desideri, Presidente nazionale AIMC, affronterà il tema “L’Aimc per lo sviluppo della professione”.

 

Il Seminario si propone l’obiettivo di restituire i dati dell’indagine svolta dall’Aimc su tutto il territorio nazionale relativamente alla complessa operazione del valutare. La ricerca ha indagato sia  l’aspetto relativo alla qualità della proposta formativa delle scuole sia quello riferito alla professionalità di docenti e dirigenti.

Nell’appuntamento seminariale saranno presentati i risultati dell’indagine, ma sarà anche l’occasione per avviare un percorso di ricerca qualitativa che, attraverso il lavoro di alcuni gruppi di riflessione dell’AIMC Nord, tenterà di indagare la valutazione dell’insegnamento per cogliere gli aspetti ritenuti più rispondenti ai processi di auto ed etero – valutazione e gli indicatori di qualità più idonei ad evidenziare il rapporto tra proposta formativa ed esiti.

Programma:

ore 10.00: Accoglienza

ore 10.15: Apertura dei lavori e Saluti
Elisabetta Marzani, Presidente regionale AIMC Emilia Romagna

ore 10.30
Presentazione degli esiti della ricerca AIMC “Valutazione dell’insegnamento e qualità della scuola”
Fiorella Magnani, Vice Presidente nazionale AIMC
Graziano Biraghi, Gruppo operativo nazionale AIMC
 
ore 11.20
Sistema nazionale di valutazione e valutazione dell’insegnamento: opportunità e risorse
Luciano Rondanini, Dirigente tecnico USR Emilia Romagna

ore 11.40
L’Aimc per lo sviluppo della professione
Giuseppe Desideri, Presidente nazionale AIMC
 
ore 12.00
Prospettive e  criteri per la valutazione delle scuole in Italia               
Elena Ugolini,  Sottosegretario di Stato MIUR

Pranzo libero

ore 14.15
Dai problemi aperti dall’indagine alle prospettive di lavoro nei territori
Disma Vezzosi, Presidente regionale AIMC Lombardia

ore 14.45: Gruppi di lavoro regionali

ore 16.00: Restituzione e conclusioni
Bianca Testone, Presidente regionale AIMC Piemonte

ore 17.00: Termine dei lavori


E’ STATA RICHIESTA AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE PER ESONERO DAL SERVIZIO SECONDO LE VIGENTI DISPOSIZIONI
       

Per informazioni e adesione rivolgersi a Elisabetta Marzani tel. 3450825671emarzani@libero.it

Programma e Notizie logistiche

L’AIMC per un nuovo protagonismo – Adesioni 2012

adesione 2012.jpg

Siamo all’appuntamento annuale della Campagna adesioni che vede impegnati tutti i responsabili associativi, ai vari livelli, in un rilancio dell’Aimc.

I presidenti sezionali, in particolar modo, sono chiamati a rafforzare i contatti con i soci del proprio territorio, cercando di rispondere in modo sempre più adeguato ai bisogni professionali dei colleghi ma, soprattutto, sono impegnati a ritrovare strategie per “chiamare a raccolta” nuovi soci.

In quest’anno, che si apre subito dopo la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che ci ha visto promotori di una serie di iniziative finalizzate al recupero della nostra identità originaria, non possiamo non ricordare l’insegnamento, l’impegno educativo e l’amore per l’Associazione dei tanti testimoni che ci hanno preceduto.

Momenti, volti, persone, azioni che hanno confermato il valore “grande” dell’esperienza associativa che, al di là delle inevitabili fragilità organizzative e umane e delle innegabili difficoltà, ci impegnano, tuttavia, a proseguire nel cammino intrapreso, verificando ciò che è utile correggere, migliorare o potenziare per il benessere dell’intero corpo associato.

Risuonano ancora attuali le parole scritte da Maria Badaloni nel 1952: “Se mi unisco agli altri, la mia debolezza si fa forza. Se non mi unisco, poi, indebolisco l’insieme, diminuisco il bene che gli altri fanno…”.

Ma la decisione ad iscriversi e a rinnovare non basta, anzi ci spinge – ci ricordava ancora Maria Badaloni – “ad operare, ad insistere, a chiarire, a parlare perché altri si iscrivano”.

È, questo, un compito arduo e delicato al quale siamo chiamati in una stagione in cui la scuola chiede grande impegno e l’associazionismo rischia di perdere la sua valenza…

In questo comune sforzo, sentiamo la reciproca la fatica, ma anche la gioia di vedere l’Aimc continuare a vivere attraverso noi.

E poiché non è dato fermarci, siamo chiamati ad avviare con rinnovato impegno e “creatività” la Campagna Adesioni 2012.

Si tratta di un appuntamento vitale per l’Associazione da pianificare con iniziative e modalità che, in primo luogo, coinvolgono le sezioni, ma che è necessario, anche a livello provinciale e regionale, condividere attraverso un lavoro di equipe, coinvolgendo operativamente i  vari Consigli. Dunque un compito non solo del presidente, del segretario o dell’amministratore, bensì … di tutti i soci.

Com’è ormai consuetudine è stato scelto uno slogan per caratterizzare l’impegno dell’anno associativo 2012. Parole semplici che indicano tuttavia responsabilità forti: “L’AIMC per un nuovo protagonismo”.

È un obiettivo che racchiude e sintetizza le azioni del progettare e realizzare, ai diversi livelli, il nostro specifico agire personale, nella professione, in Associazione… e a delineare le traiettorie di senso per orientare il cammino nel prossimo futuro.

Vivere il protagonismo professionale significa, infatti, costruire saperi e percorsi culturali in atteggiamento di ricerca; ritrovare il possesso di spazi e tempi per lo studio, la riflessione, il dialogo con se stessi, i colleghi, gli alunni, il proprio contesto ambientale; pensare l’autonomia come opportunità da valorizzare e non come limite per sopravvivere; formare persone dotate di pensiero critico e di iniziativa autonoma.

In sostanza, si tratta di riportare la professione, nella sua interezza e nella sua totalità, al centro del dibattito sociale, alimentato dalla molteplicità di mondi coinvolti e contribuire, così, alla realizzazione del bene comune.

BUON LAVORO e GRAZIE per l’impegno che ciascuno saprà profondere per l’Associazione e, attraverso essa, per la società e la scuola tutta.

“VALUTARE PER PUNIRE O PER PREMIARE?” L’indagine nazionale dell’AIMC

Logo ridotto ok.jpgL’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) ha presentato oggi sabato 21 gennaio il report finale dell’indagine “Valutazione dell’insegnamento e qualità della scuola”, realizzata su tut-to il territorio nazionale con il coinvolgimento di oltre 2000 docenti e dirigenti di ogni ordine di scuola. Gli esiti sono stati presentati nell’ambito del Seminario nazionale “Valutazione dell’insegnamento”, che si è tenuto presso il Centro nazionale AIMC a Roma.

Molti gli elementi significativi emersi: particolarmente apprezzato da parte di coloro che hanno compilato il questionario (2101) è stato il tentativo di fare chiarezza sulla questione valuta-zione non sempre percepita come opportunità per il miglioramento dell’insegnamento.

La valutazione, dovrebbe essere strumento di aiuto per ogni docente per migliorare la pro-pria attività anche di fronte a un esito negativo: premiare chi s’impegna maggiormente nel lavoro che si svolge con i bambini, ma anche sostenere e promuovere chi ha bisogno di incrementare le competenze professionali. Si tratta di un aspetto importante su cui riflettere per rendere concreto il dettato costituzionale che punta a garantire a ogni persona pari opportunità formative; sono in molti (43%) a evidenziare il collegamento tra valutazione dell’insegnamento e miglioramento dell’apprendimento degli alunni. Anche nel progetto sperimentale del Miur “Valorizza” l’attenzione è stata focalizzata prevalentemente all’incentivazione dell’eccellenza. L’invito che proviene dalla ricerca Aimc è di non sottovalutare i punti di debolezza che emergono nel processo valutativo in ri-ferimento allo sviluppo professionale.
Nel campo d’indagine Valutare perché?, per alcuni (9%) può essere gratificante un riconosci-mento economico, ma questo risulta di secondaria importanza (44%) rispetto all’esigenza di migliorare la qualità della scuola e dell’offerta formativa. Per colmare i “vuoti” e rendere la valutazione finalizzata al miglioramento della professionalità, la formazione in servizio viene indicata quale leva di sviluppo in quanto cura della formazione professionale (49%). Si riconosce la difficoltà, ma anche la necessità di individuare parametri valutativi attendibili. La valutazione degli insegnanti è, infatti, materia molto complessa e richiede specifici indicatori rappresentativi della complessità dell’insegnare.
Nel Valutare che cosa? la maggioranza degli intervistati (21%) indica la competenza didat-tica quale elemento primario di valutazione a cui seguono la relazione educativa (17%), la compe-tenza disciplinare (17%) e la cura della formazione professionale (17%),.
Nell’ambito del Chi valuta? requisito ritenuto fondamentale è che i soggetti esterni, non coinvolti nelle dinamiche degli istituti, posseggano una visione al di sopra delle parti. La questione più complessa riguarda l’individuazione dei “valutatori”: quale profilo, quali competenze? Il 29% indica la necessità che chi valuta conosca gli aspetti più rilevanti della professione e il 62% ritiene che debba provenire da una pregressa o attuale docenza.
Nella sezione Valutare come?, la maggioranza (74%) indica come via privilegiata l’interazione tra l’autovalutazione interna e quella esterna. Strumenti considerati più efficaci le gri-glie di autoanalisi dell’attività didattica (35%) e il sistema di autovalutazione di scuola (35%).
La via da percorrere, per assicurare attendibilità e significatività alla valutazione, passa at-traverso la domanda: quale il senso del valutare inteso come “dare valore”?

La presidenza nazionale AIMC

Roma, 21 gennaio 2012

Indagine AIMC: valutare sì, non per premiare i singoli, ma per migliorare la qualità della scuola

valutazione, insegnamento, docenti, dirigenti scolastici, qualità, scuola, scuola cattolica, aimcL’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) ha presentato il report di medio termine dell’indagine “Valutazione dell’insegnamento e qualità della scuola”, che è ancora in corso su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento di docenti e dirigenti di ogni ordine di scuola.
    Dai primi risultati, presentati nell’ambito del Convegno nazionale “La valutazione possibile”, è emerso quale elemento significativo che la valutazione dell’insegnamento venga finalizzata allo sviluppo della professionalità per migliorare la qualità dell’offerta formativa e innalzare gli ap-prendimenti degli alunni. Gli insegnanti interpellati hanno sottolineato l’importanza di una valuta-zione attenta alla competenza didattica e ai processi di insegnamento-apprendimento, nella convin-zione che la professionalità docente possa incidere sulla qualità della scuola attraverso la diffusione di buone pratiche.
    La via da percorrere, per assicurare attendibilità e significatività alla valutazione, passa attraverso la ricerca dell’equilibrio tra valutazione interna ed esterna. La questione più complessa riguarda l’individuazione dei “valutatori”: quale profilo, quali competenze?
L’indagine AIMC, che ad oggi ha coinvolto oltre duemila tra docenti e dirigenti di tutta Italia, ha messo in evidenza la necessità che i soggetti preposti alla valutazione dell’insegnamento conoscano molto bene la professione docente e le modalità della sua realizzazione.
    La raccolta e la tabulazione dei questionari si concluderanno a fine dicembre con la presentazione (prevista per gennaio prossimo) del report finale, che illustrerà le caratteristiche del campione d’indagine e gli esiti analitici riguardanti scopi, effetti, modi e soggetti della valutazione dell’insegnamento.

La presidenza nazionale AIMC

Roma, 25 novembre 2011