27 gennaio, giorno della memoria: perché?

auschwitz.jpgLa memoria tragica della Shoah con il livello di barbarie e sofferenze che la contraddistinsero non può essere lasciata scivolare nell’oblio. Ancora oggi capita di domandarsi come sia stato possibile il verificarsi di un fenomeno tanto aberrante. Educare ed e educarsi alla memoria significa allora educarsi alla vigilanza sulle possibili derive che si aprono proprio davanti all’irresponsabilità. Coltivare la memoria è celebrare nella coscienza il rito della dignità della vita, del doveroso rispetto per ogni persona, la bellezza della comunione e della fraternità fra gli uomini.
Il giorno della memoria, attraverso l’azione educativa, può diventare occasione di incontro e amicizia con quanti hanno a cuore il destino degli altri, con quanti sanno guardare oltre il presente, oltre il groviglio di egoismi antichi e nuovi, con quanti sono convinti che una cultura della comu-nione e convivialità è sempre possibile, con quanti hanno orrore delle forme di violenza che tendono continuamente a prendere corpo verso i più deboli, i fanciulli, le donne, gli stranieri, i poveri.
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), facendo proprie le nobili intenzioni del Presidente della Repubblica, invita i propri iscritti a rinnovare sentimenti di vicinanza e solidarietà con tutti, soprattutto con i più sfortunati, così da dare al giorno della memoria un contributo non so-lo di parole ma di cultura, una consistenza di gesti che si sostituiscano alle parole di odio e violenza che, troppo spesso, caratterizzano i rapporti tra gli uomini.

La Presidenza Nazionale AIMC

Il coraggio di opporsi. I Giusti e la Shoah

Immagine shoa.jpgIl Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Associazione Figli della Shoah e l’USC Shoah Foundation Institute,for visual history and education terranno Lunedì 29 novembre 2010, nella Cripta dell’Aula Magna Università Cattolica del S.Cuore in Largo A. Gemelli 1 a Milano, il seminario: Il coraggio di opporsi. I Giusti e la Shoah.

Il Seminario, destinato agli insegnanti ed agli educatori che si occupano della didattica della Shoah, intende approfondire il tema dei Giusti, coloro che ebbero il coraggio di opporsi alla persecuzione e allo sterminio durante la seconda guerra mondiale.

Verranno proposte ricostruzioni storiche, riflessioni ed esperienze didattiche per costruire progetti educativi capaci di formare le giovani generazioni al senso di giustizia e all’impegno morale contro ogni discriminazione.

Sono previsti gli interventi di:

GIUSEPPE COLOSIO, Direttore Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia

NOVO UMBERTO MAERNA, Assessore alla Cultura, Provincia di Milano

MICHELE LENOCI, Preside Facoltà di Scienze della Formazione

GIUSEPPE VICO, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

MILENA SANTERINI, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

GEORGES BENSOUSSAN, Mémorial de la Shoah, Parigi

LILIANA PICCIOTTO FARGION, Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC)

GABRIELE NISSIM, scrittore, Presidente Comitato per la Foresta dei Giusti

GIORGIO BERNARDELLI, giornalista di Mondo e Missione

ESPERIENZE DIDATTICHE SULL’ESEMPIO DEI GIUSTI di ANTONIA GRASSELLI, Liceo E. Fermi, Bologna; LAURA VERGALLO, Associazione Figli della Shoah; DORIS FELSEN ESCOJIDO, USC Shoah Foundation for Visual History and Education.


L’iscrizione è gratuita fino ad esaurimento posti. È necessaria l’iscrizione attraverso e-mail a:info@figlidellashoah.org


Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato


Per informazioni:
Università Cattolica del Sacro Cuore – Centro di ricerca sulle relazioni interculturali
Tel. 02 7234 2209 – Fax 02 7234 2402


Pieghevole: Shoah pieg.pdf