Neoapprendimenti e didattica nella scuola delle tecnologie

universita-cattolica.pngL’Università Cattolica del “Sacro Cuore” di Milano in collaborazione con l’UCIIM e l’AIMC organizza Giovedì 18 aprile 2013 presso Università Cattolica sede di Piazza Buonarroti, 30 Bis – Milano,  il Seminario Seminario Click Think “Neoapprendimenti e didattica nella scuola delle tecnologie”.

L’apertura della giornata sarà curata dalla Prof.ssa Simonetta Polenghi, Direttore Dipartimento di Pedagogia, da Rosalba Candela, Presidente nazionale UCIIM e dal Prof. Pier Cesare Rivoltella, Direttore del CREMIT, Università Cattolica.

Programma

Ore 8.30-9.00 Registrazioni

Ore 9.00 Saluti e apertura della giornata
Simonetta Polenghi, Direttore Dipartimento di Pedagogia
Rosalba Candela, Presidente nazionale UCIIM
Pier Cesare Rivoltella, Direttore del CREMIT, Università Cattolica

Sessione sugli apprendimenti

Ore 9.30-10.15 Corpo, cognizione, tecnologie
Maurizio Sibilio, Università di Salerno

Ore 10.15-11.00 Il binomio educazione e salute nell’era digitale:
viaggio al centro dell’istruzione con la lente delle neuroscienze
Maria Luisa Eboli, Università Cattolica di Roma

Sessione sulle didattiche

Ore 11.30-12.15 Fare didattica con gli EAS
(episodi di apprendimento situato)
Pier Cesare Rivoltella

Ore 12.15-13.00 Tecnologie, apprendimenti, didattiche: la parola alla ricerca
Simona Ferrari, CREMIT, Università Cattolica

Laboratori. Sessioni parallele

Ore 14.30-16.30

Fare didattica con la LIM
Paolo Gallese, Acquario Civico di Milano

Fare didattica con i Tablet nella scuola di italiano
Giaele Infantino, docente di scuola secondaria di primo grado

Fare didattica con i Tablet nella scuola di matematica
Dany Maknouz, docente di matematica e informatica, Scuola ebraica di Milano

Segreteria organizzativa
Università Cattolica del Sacro Cuore – Formazione Permanente
Via Carducci, 30 – 20123 Milano
(Tel. 0272345701 – fax 0272345706) – formazione.permanente-mi@unicatt.it
http://milano.unicatt.it/formazionepermanente

 

Programma  –  Scheda di iscrizione

La formazione in servizio dei docenti in Estonia approfondimento

formazione in servizio,docentiPubblichiamo un articolo comparso su “Ricerca e Innovazione – La nostra newletter” dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia ex Irre Lombardia.


Greete Kempel ,responsabile dell’ufficio comunicazione del Ministero dell’istruzione estone ha fornito spunti di riflessione sulla formazione dei docenti che meritano un approfondimento.
La formazione in servizio dei docenti viene condotta in modo individuale o presso istituzioni statali, municipali, scuole private che abbiano una licenza o liberi professionisti con titoli adeguati alle esigenze del docente . La formazione di docenti di scuole professionali può anche essere svolta da un’impresa, purché conforme all’area di insegnamento del docente.
In base a una legge per l’istruzione degli adulti risalente al 1993, almeno il 3% del fondo di stipendio di docenti dipendenti statali deve essere usato per la formazione professionale. La legge prevede che un datore di lavoro debba garantire al docente permessi di lavoro che autorizzino la partecipazione a incontri di formazione per almeno 14 giorni all’anno con la conservazione del salario medio e secondo un’intesa reciproca.

Nel 1995 il finanziamento per la formazione in servizio è cambiato. Fino ad allora era a carico dello stato,in seguito i fondi per la formazione consono stati più concessi direttamente a chi forniva formazione ma alle scuole tramite le autorità locali. Una parte dei fondi rimane a disposizione del ministero per finanziare progetti di portata nazionale .Dal 2001 i fondi dello stato sono interamente dati alle autorità locali in base allo stipendio dei docenti e le autorità locali li trasferiscono alle scuole. Dal 2005, Fondi specifici sono stati riservati alla scuola dell’infanzia . Le autorità locali possono destinare fondi aggiuntivi e determinare il campo di formazione mentre le scuole prendono decisioni in base ai bisogni e ai progetti di sviluppo.
In Estonia negli anni Ottanta il sistema di formazione in servizio era molto centralizzato. Dopo aver ottenuto l’indipendenza, l’obbligo di auto formazione professionale fu abbandonato e le scuole potevano decidere in base alle richieste dei docenti. Questo portò alla situazione in cui i dirigenti e alcuni docenti particolarmente attivi partecipavano a molte occasioni di formazione ma non c’erano abbastanza risorse per tutti.
Dal 2000, la formazione in servizio è obbligatoria. Per i docenti che si devono formare: circa 160 ore ogni 5 anni e per docenti orientatori un minimo di due mesi ogni tre anni.
I docenti ricevono informazioni sui corsi di formazione attraverso speciali opuscoli e giornali. Università pubbliche presentano il contenuto dei corsi di formazione e il nome dei formatori tramite le loro pubblicazioni e Internet. La formazione in servizio durante il periodo scolastico implicherebbe costi aggiuntivi per la scuola per la sostituzione del docente, perciò si tende ad organizzare corsi durante le vacanze scolastiche cosa che assicura alti tassi di partecipazione. Viene chiesto ai partecipanti un feedback sia sui contenuti che sui relatori, cosa che aiuta a migliorare l’offerta in seguito.
Per evitare spese di viaggio e sistemazione i corsi vengono organizzati localmente.
Il personale docente ha diritto ad un trimestre libero una volta ogni cinque anni durante il quale è possibile autoformazione per aumentare i propri titoli o migliorare le proprie conoscenze.

Come assumere i docenti?

pensaprogetta1.jpgLe Associaizoni professionali AIMC Lombardia, Diesse Lombardia, IRSEF Lombardia, UCIIM, Disal e il Sindacato CISL Scuola Lombardia organizzano per Venerdì 28 settembre 2012 alle ore 15.30, presso la Sala Gi Group, Piazza IV Novembre 5, Milano, il Seminario “Come assumere i docenti?”.

Il Seminario vuole essere un’occasione per uno scambio di osservazioni e proposte, intorno al tema, tra i rappresentanti di associazioni professionali e sindacato.

In questi tempi in cui i sistemi di reclutamento consueti sembrano creare diversi problemi occorre fare i conti con la necessità di “nuove forme di assunzione” degli insegnanti, più vicine alle realtà e alle necessità delle scuole e dei loro contesti territoriali e dall’altro con interessi consolidati e principi costituzionali da considerare.

Introduce i lavori: Silvio Colombini, segretario generale CISL SCUOLA LOMBARDIA.

L’osservazione del bambino nel percorso scolastico

osservazione bambini.pngLa Direzione Didattica 4° Circolo in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Monza organizza per Venerdì 28 settembre 2012, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, presso l’Urban Center di Monza il Convegno “L’Osservazione del bambino nel percorso scolastico“.

L’incontro si pone quale obiettivo primario quello di approfondire, anche in una dimensione esperienziale, le tematiche dell’intervento educativo nella scuola a partire dallo strumento dell’osservazione, e si rivolge non solo agli operatori del Settore Educazione e del Mondo-Scuola in generale (insegnanti, dirigenti, educatori…) ma anche a tutti i genitori e le persone interessate.

Il Programma  prevede tra i relatori il Dott. Dario Varin, docente dell’Università Milano Bicocca, che affronterà la tematica dell’intervento educativo precoce, e la dott.ssa Cristina Drogo, pedagogista dell’ANPE, che parlerà di come potenziare la qualità dell’intervento educativo.

Per partecipare è prevista l’iscrizione obbligatoria compilando il modulo allegato alla brochure.

Per informazioni rivogersi al Servizio Osservatorio – Sett. Educazione del Comune di Monza,  tel. 039/2359060 – 046.

Brochure

Inizia un nuovo anno scolastico?

bilancio-sociale-05.jpegL’avvio di ogni anno scolastico è sempre carico di attese e di speranze che i problemi lasciati l’anno precedente si siano in parte risolti e che si possa ripartire con rinnovate e nuove risorse culturali e materiali.

Purtroppo le condizioni di partenza di questo anno scolastico 2012 – 2013 si preannunciano ben più gravi di quanto ci si potesse aspettare dato che il Concorso per Dirigenti Scolastici, condotto con una tempistica sollecita, faceva intravedere la possibilità di un inizio d’anno all’insegna del rilancio dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche e di un rinnovato impegno educativo, didattico e professionale, sollecitati anche dalla nuova Bozza delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione e dal cammino di riforma della scuola secondaria di secondo grado.

L’AIMC delle Province di Milano e di Monza e della Brianza ha sperato fino all’ultimo che in Lombardia si potesse giungere ad una ricomposizione delle vicende che di fatto hanno condotto all’attuale situazione di annullamento delle procedure concorsuali e, di conseguenza, alla mancata nomina dei nuovi Dirigenti Scolastici vincitori meritevoli del concorso.

Purtroppo non siamo solo di fronte a carenze o ristrettezze di risorse che potrebbero essere rimediate e integrate con interventi alternativi e con l’impegno aggiuntivo di docenti e dirigenti scolastici già in servizio. Ci attendono gravi difficoltà di gestione delle Istituzioni scolastiche autonome. C’è il rischio effettivo di incapacità di tenuta del sistema formativo scolastico della Lombardia visto che la tendenza, entro il prossimo anno scolastico, vede le sedi vacanti da dirigente superare più del 50% dei posti disponibili.

Il Consiglio Provinciale dell’AIMC delle Province di Milano e di Monza e della Brianza, riunitosi Sabato 8 settembre 2012 chiede che sia garantito il riconoscimento della preparazione di chi ha superato tutte le prove concorsuali e si trova ora inserito a pieno titolo nelle graduatorie di merito compilate dopo che il Presidente del Consiglio di Stato, nell’udienza straordinaria del 3 agosto u.s., aveva revocato in via cautelare la sentenza del TAR Lombardia. L’AIMC ritiene che, pur nella salvaguardia degli interessi di tutti, non bisogna mortificare la dignità professionale di quei docenti che con impegno si sono preparati ad assumere le responsabilità connesse al buon funzionamento della scuola.   

L’auspicio è che il pronunciamento del Consiglio di Stato, nella prossima udienza del 20 novembre p.v., in cui prenderà in esame la trattazione nel merito della controversia, possa fornire le ragioni utili a far prevalere l’interesse generale del sistema scolastico e possa formulare nuove motivazioni al fine di poter procedere, in tempi brevi, alla nomina immediata dei dirigenti scolastici, assicurando, almeno in corso d’anno, un orientamento sicuro nella gestione delle scuole in Lombardia.

Certamente anche l’AIMC è convinta che i problemi strutturali e organizzativi non siano paragonabili al valore delle competenze culturali e pedagogico-didattiche che fondano la magistralità dei docenti nel coinvolgere gli alunni e nel lasciare in loro una fondamentale e indimenticabile esperienza scolastica. D’altra parte è vero che le condizioni di esercizio in cui vivono le scuole, non ultima la mancanza del dirigente scolastico, rischiano di vanificare anche gli sforzi di chi con entusiasmo e dedizione va incontro ai bisogni educativi e culturali dei propri alunni, alla ricerca di un bene per loro, per le loro famiglie e per il Paese.

Certamente la classe è un mondo ricco di relazioni, di cultura e di fascino educativo in cui gli alunni pongono molte richieste ed esigenze per le quali si esige una risposta “amorevole” e competente dai docenti e l’apertura di stimolanti itinerari di ricerca. Tuttavia l’attività dei docenti oggi si configura come un intreccio di sinergie e di alleanze educative che richiamano il contributo e la responsabilità di altri soggetti: i dirigenti scolastici, i genitori, l’amministrazione scolastica, gli enti locali e territoriali.

Il Consiglio Provinciale dell’AIMC delle Province di Milano e di Monza e della Brianza, nonostante debba costatare ancora una volta come la possibilità di dare efficienza al sistema scolastico lombardo sia sfumata proprio in avvio d’anno scolastico, spera che possa essere ricuperata in corso d’anno. Per questo vuole comunque intravedere una speranza di risposta affermativa alla domanda posta dal titolo.

Ogni scuola vive e opera come comunità nella quale cooperano studenti, docenti e genitori.
Al suo interno assume particolare rilievo la comunità professionale dei docenti che, valorizzando la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti, si impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacità, sensibilità e competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversità e gli eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali”.

Queste parole riprese dalla bozza delle Indicazioni nazionali approvata dal C.N.P.I. il 25 luglio 2012 invitano a riflettere sulla svolta culturale e professionale che esse annunciano e richiedono a ciascun docente e ad ogni scuola. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Mario Monti, nel suo intervento durante l’inaugurazione della Fiera del Levante, ha sottolineato che la ripresa dipende dalla capacità di innovazione, dalla modernizzazione dell’amministrazione e dalla convinzione che cambiare è possibile. In questo quadro il Presidente ha sottolineato come occorra procedere ad un cambiamento di mentalità personale e comune nella convinzione che le possibilità di ripresa vanno primariamente cercate “dentro di noi” e nel perseguire assiduamente una cultura della legalità.

Il Consiglio Provinciale dell’AIMC fa proprio questo auspicio e impegno; invita tutti i docenti, i dirigenti scolastici, il personale amministrativo, gli alunni e i genitori a ripartire dalle sollecitazioni del nuovo documento delle Indicazioni Nazionali per ritrovare le motivazioni e un innovativo rilancio dell’azione formativa scolastica.

Allora a tutti Buon Anno Scolastico.

Milano, 8 settembre 2012

Il Consiglio Provinciale dell’AIMC
delle Province di Milano e di Monza e della Brianza


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