Corsi in preparazione al Tirocinio Formativo Attivo – TFA

abilitazione.pngL’UCIIM e l’AIMC delle Province di Milano e Monza e Brianza hanno programmato i corsi di preparazione per sostenere la prova di accesso al pecorso di Tirocinio Formativo Attivo al fine di conseguire l’abilitazione all’insegnamento in una classe di concorso per la scuola secondaria di primo e di secondo grado.

I corsi avranno inizio Venerdì, 13 aprile alle ore 17.00, presso l’Istituto Scolastico “Preziosissimo Sangue” in Via Riccardi 5, Milano – fermata MM Cimiano Linea Verde.

 

I corsi sono strutturati con una parte disciplinare e una parte pedagogico didattica comune.

I corsi saranno attivati con un numero minimo di 10 partecipanti per ogni classe di concorso indicata nella scheda di presentazione dei corsi.

Le iscrizioni si ricevono presso la sede provinciale dell’UCIIM e dell’AIMC in Via S.Antonio 5 – Milano, attraverso i seguenti indirizzi mail: segreteria@uciim.milano.it o provincia.milanomonza@aimc.it o inviando un fax al numero 0258391381 compilando l’apposita Scheda di Iscrizione.

Per maggiori informazioni contattare l’UCIIM di Milano al numero di cell. 3495981886

 

Scheda di Iscrizione: UCIIM scheda di iscrizione corso tfa.doc

Scheda di presentazione dei corsi: TFA.pdf

L’AIMC per un nuovo protagonismo – Adesioni 2012

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Siamo all’appuntamento annuale della Campagna adesioni che vede impegnati tutti i responsabili associativi, ai vari livelli, in un rilancio dell’Aimc.

I presidenti sezionali, in particolar modo, sono chiamati a rafforzare i contatti con i soci del proprio territorio, cercando di rispondere in modo sempre più adeguato ai bisogni professionali dei colleghi ma, soprattutto, sono impegnati a ritrovare strategie per “chiamare a raccolta” nuovi soci.

In quest’anno, che si apre subito dopo la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che ci ha visto promotori di una serie di iniziative finalizzate al recupero della nostra identità originaria, non possiamo non ricordare l’insegnamento, l’impegno educativo e l’amore per l’Associazione dei tanti testimoni che ci hanno preceduto.

Momenti, volti, persone, azioni che hanno confermato il valore “grande” dell’esperienza associativa che, al di là delle inevitabili fragilità organizzative e umane e delle innegabili difficoltà, ci impegnano, tuttavia, a proseguire nel cammino intrapreso, verificando ciò che è utile correggere, migliorare o potenziare per il benessere dell’intero corpo associato.

Risuonano ancora attuali le parole scritte da Maria Badaloni nel 1952: “Se mi unisco agli altri, la mia debolezza si fa forza. Se non mi unisco, poi, indebolisco l’insieme, diminuisco il bene che gli altri fanno…”.

Ma la decisione ad iscriversi e a rinnovare non basta, anzi ci spinge – ci ricordava ancora Maria Badaloni – “ad operare, ad insistere, a chiarire, a parlare perché altri si iscrivano”.

È, questo, un compito arduo e delicato al quale siamo chiamati in una stagione in cui la scuola chiede grande impegno e l’associazionismo rischia di perdere la sua valenza…

In questo comune sforzo, sentiamo la reciproca la fatica, ma anche la gioia di vedere l’Aimc continuare a vivere attraverso noi.

E poiché non è dato fermarci, siamo chiamati ad avviare con rinnovato impegno e “creatività” la Campagna Adesioni 2012.

Si tratta di un appuntamento vitale per l’Associazione da pianificare con iniziative e modalità che, in primo luogo, coinvolgono le sezioni, ma che è necessario, anche a livello provinciale e regionale, condividere attraverso un lavoro di equipe, coinvolgendo operativamente i  vari Consigli. Dunque un compito non solo del presidente, del segretario o dell’amministratore, bensì … di tutti i soci.

Com’è ormai consuetudine è stato scelto uno slogan per caratterizzare l’impegno dell’anno associativo 2012. Parole semplici che indicano tuttavia responsabilità forti: “L’AIMC per un nuovo protagonismo”.

È un obiettivo che racchiude e sintetizza le azioni del progettare e realizzare, ai diversi livelli, il nostro specifico agire personale, nella professione, in Associazione… e a delineare le traiettorie di senso per orientare il cammino nel prossimo futuro.

Vivere il protagonismo professionale significa, infatti, costruire saperi e percorsi culturali in atteggiamento di ricerca; ritrovare il possesso di spazi e tempi per lo studio, la riflessione, il dialogo con se stessi, i colleghi, gli alunni, il proprio contesto ambientale; pensare l’autonomia come opportunità da valorizzare e non come limite per sopravvivere; formare persone dotate di pensiero critico e di iniziativa autonoma.

In sostanza, si tratta di riportare la professione, nella sua interezza e nella sua totalità, al centro del dibattito sociale, alimentato dalla molteplicità di mondi coinvolti e contribuire, così, alla realizzazione del bene comune.

BUON LAVORO e GRAZIE per l’impegno che ciascuno saprà profondere per l’Associazione e, attraverso essa, per la società e la scuola tutta.

Dall’organico di diritto… all’organico fatto

Comunicato

 

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), riguardo la Circolare inerente l’adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto, si sofferma su alcune delicate questioni:

– il carattere di non obbligatorietà della scuola dell’infanzia, ancora una volta, ne penalizza la generalizzazione ed estensione: a tal proposito, si auspica che il MIUR, attraverso accordi con le Regioni, possa reperire risorse necessarie per garantirne la diffusività sul territorio nazionale in linea con la precedente normativa nazionale e con le direttive internazionali;

– il richiamo a evitare soluzioni organizzative frammentarie, che penalizzano la proposta formativa della lingua inglese nella scuola primaria e dell’approfondimento nelle materie letterarie nella scuola secondaria di 1° grado, risulta complessivamente positivo; tuttavia, il rispetto di tali vincoli e raccomandazioni limita, di fatto, l’autonomia didattica e organizzativa delle scuole e potrebbe interrompere situazioni di continuità didattica e d’insegnamento condivise con i docenti coinvolti, portando i Collegi dei docenti a deliberare criteri che rischierebbero di configgere con l’organizzazione oraria di altre discipline;

– l’indicazione, di massima, di limitare la costituzione di classi con più di 20 alunni in presenza di un alunno disabile grave o di due alunni disabili, già in parte disattesa con l’organico di diritto, risulta poco praticabile in sede di organico di fatto, considerate le scarse possibilità di sdoppiamento delle classi.

    L’AIMC ritiene opportuno che, proprio in vista di una crescita dell’autonomia della scuola e delle professionalità in esse presenti, operazioni come l’adeguamento dell’organico di fatto diventino in futuro strumenti di compensazione di situazioni che hanno avuto variazioni, ma non di certo mezzi attraverso i quali limitare ulteriormente flessibilità organizzativa e progettualità nei territori.

Roma, 26 luglio 2011
La presidenza nazionale AIMC

Chiarimenti del Ministero sui titoli di accesso all’abilitazione all’insegnamento e al TFA

miur,abilitazione all'insegnamento,concorso,scuola,scuola cattolica,scuola infanzia,scuola primaria,scuola secondaria di primo grado,secondaria di secondo gradoPubblichiamo il teso della Nota della Direzione Generale per l’università, lo studente e il diritto allo studio universitario inviata ai Rettori delle Università Italiane che precisa alcuni requisiti di accesso all’abilitazione all’insegnamento attraverso il TFA.

E’ da notare che l’abilitazione all’insegnamento attraverso il TFA è una possibilità aperta anche ai docenti di scuola primaria e dell’infanzia, diplomati entro l’anno scolastico 2001/2002, inseriti in terza fascia nelle graduatorie di Circolo e di Istituto. Il conseguimento dell’abilitazione permetterà di accedere alla seconda fascia delle graduatorie.

Oggetto: Nota chiarimenti DM 10 settembre 2010, n. 249 relativo alla Formazione Iniziale Docenti.

Al fine di dare corretta attuazione a quanto stabilito dal DM 10 settembre 2010, n. 249 (Regolamento concernente: “Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”) appare opportuno chiarire alcuni punti del predetto regolamento.

    Articolo 15, comma 1, lettera a): nel punto in cui si fa riferimento ai requisiti previsti dal DM n. 22/2005, per l’accesso alle scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario, si intende implicitamente richiamato il DM n. 39/1998, unico riferimento normativo per i diplomi di laurea di Vecchio Ordinamento. Infatti il DM n. 22/2005 integra il D.M. n. 39/1998 con l’inserimento di alcuni diplomi di laurea ex lege n. 341/90 e traduce i diplomi di laurea e gli esami obbligatori in termini di laurea specialistica e di crediti formativi universitari. Per quanto riguarda i possessori di laurea magistrale di nuovo ordinamento valgono gli stessi requisiti minimi e titoli aggiuntivi già stabiliti per i possessori delle corrispondenti lauree specialistiche dal DM 22/2005, colonne 4 e 5 dell’allegato A.

Per quanto riguarda dunque i possessori di Laurea di vecchio ordinamento ex lege 341/90, in qualunque momento conseguita, i requisiti sono fissati da DM 39/1998 e successive modificazioni e le eventuali integrazioni sono quelle previste nelle relative tabelle.

Articolo 15, comma 1, lettera b): rientrano in questa categoria coloro che sono iscritti, nell’a.a. 2010/2011, a corsi di:

  •     diploma di laurea ex legge 341/90
  •     laurea specialistica ex DM 509/1999
  •     laurea magistrale ex DM 270/2004

coloro che, entro l’anno accademico 2010/2011, si iscrivano a corsi singoli volti all’acquisizione dei crediti o agli esami necessari a completare i requisiti richiesti per l’accesso (colonna 4, allegato A, DM 22/2005; esami in base alla colonna 2, Allegato A, DM 39/1998).

Requisiti di accesso all’abilitazione, attraverso il TFA, alla classe 45/A: come è noto, la classe di abilitazione, in virtù del Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca 26 marzo 2009, n. 37, è stata modificata in “Lingua inglese e seconda lingua comunitaria”. I requisiti per l’accesso al TFA risultano dunque dalla somma dei requisiti previsti per la lingua inglese e per la seconda lingua comunitaria prescelta in base ai rispettivi decreti. Fanno ovviamente eccezione gli esami previsti di Linguistica generale (DM 39/1998) che restano limitati a un corso annuale o due semestrali e i 12 crediti nei settori L-LIN 01 / L-LIN 02 (DM 22/2005). A quest’ultimo proposito è opportuno chiarire che l’aspirante assolve al requisito acquisendo: 12 crediti nel settore L-LIN 01 oppure  12 crediti nel settore L-LIN 02 oppure distribuendo i crediti tra i due settori.

Articolo 15, comma 16: in base al predetto comma, le facoltà che abbiano attivato il corso di laurea in Scienze della Formazione “possono attivare percorsi formativi finalizzati esclusivamente al conseguimento dell’abilitazione per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria destinati ai diplomati che hanno titolo all’insegnamento nella scuola materna e nella scuola elementare ai sensi del decreto del Ministro della pubblica istruzione 10 marzo 1997 pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 175 del 29 luglio 1997″. Si intende precisare che il dettato del 249/2010 non muta la previgente normativa e fa salvo il valore del titolo conseguito in ordine all’accesso alla terza fascia delle graduatorie di istituto e alla possibilità di ottenere contratti a tempo indeterminato nelle scuole paritarie. Il titolo finale conseguito attraverso il percorso consente invece di poter accedere alla seconda fascia delle graduatorie di istituto.

Ciò premesso si resta a disposizione per qualsiasi altro chiarimento e si informa che sul sito www.miur.it è pubblicato un link:

http://archivio.pubblica.istruzione.it/innovazione_scuola/amministrazione/servizi/default_servizi.htm?../applicazioni/classi_per_titoli/default in grado di consentire una rapida verifica dei requisiti da parte degli aspiranti e delle segreteria.

 

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Valutazione degli alunni ed esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (anno scolastico 2010-2011)

scuola secondaria di primo grado, valutazione, esami del primo cicloGiovedì 26 maggio 2011 è stata pubblicata la C.M. n. 46 relativa alla valutazione degli alunni nello svolgimento degli esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.

La C.M. richiamando le CC.MM. n. 49/2010 e n. 28/2007 dà indicazione per lo svolgimento delle prove scritte delle due lingue comunitarie che, avendo pari dignità, impegnano le commissioni d’esame a dedicare, in uno o due giorni, prove e valutazioni distinte.

Inoltre l’espressione del voto finale dovrà essere frutto della media dei voti senza nessun calcolo di media ponderata, così come non sarà possibile applicare “bonus” in analogia all’esame di stato conclusivo del secondo ciclo.

La C.M. richiama l’attenzione dei docenti sul fatto “che tutti gli allievi ammessi all’esame di Stato hanno già conseguito nello scrutinio finale almeno un voto di sufficienza nelle diverse discipline. Sarà perciò cura precipua della Commissione e delle Sottocommissioni d’esame, e della professionalità dei loro componenti, far sì che il voto conclusivo sia il frutto meditato di una valutazione collegiale delle diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei giovani candidati. Si cercherà così di evitare possibili appiattimenti, che rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze”.”

Da ultimo vengono date indicazioni per la certifiazione delle competenze che dovrà adottare modelli descrittivi distribuiti su vari livelli da affiancare con un voto.


C.M. n. 46 del 26 maggio 2011