Scienza, metodo scientifico e metodi di apprendimento Il contributo del pensiero di Bernard Lonergan

apprendimento,scuola,docenti,dirigenti scolastici,metodologiaL’Associazione Italiana Maestri Cattolici in collaborazione con Pontificia Università Gregoriana  terrà presso il Palazzo Frascara in Piazza della Pilotta, 4 – Roma, sabato 3 e domenica 4 dicembre 2011 il Seminario nazionale dal titolo. “Scienza, metodo scientifico e metodi di apprendimento. Il contributo del pensiero di Bernard Lonergan”.

Tema centrale del seminario è l’attenzione al comprendere attraverso il pensiero di Bernard Lonergan (1904-1984),  teologo, filosofo, metodologo, epistemologo. Dapprima,  il tema rivolgerà  la sua attenzione ai dinamismi della coscienza del soggetto,  al loro attuarsi in   operazioni  conoscitive, che  condurranno progressivamente  il conoscente all’auto-affermazione e  all’appropriazione di sé.
La suddetta attenzione risulta prioritaria  per l’intero  processo formativo.
Successivamente,  si considererà  il processo euristico nella scienza, quale  elemento di continuità e di sviluppo della conoscenza che,  muovendosi oltre il senso comune, si trasformerà in saperi  specializzati.
Ciò comporterà non solo la ricerca  di ciò che è  trasversale ad essi,  ma il rinvenimento di nuclei di significato comuni. Potranno le conoscenze e i metodi di ricerca nella scienza  divenire modelli di sviluppo del soggetto
e offrire alla scuola strumenti di innovazione della didattica?
Il seminario si chiederà,  quindi, quale siano i nuclei fondamentali dell’insegnamento scientifico nella scuola di oggi,  ponendo così le basi per nuovi orientamenti  nello sviluppo del curricolo scolastico.

Il programma del seminario prevede i seguenti interventi di:

 

– Rosanna  Finamore, Docente di filosofia della conoscenza Pontificia Università Gregoriana

La dinamicità del conoscere umano e le sue implicazioni metodologiche

– R.P. Gerard Kevin  Whelan S.J. Docente di teologia Pontificia Università Gregoriana

Il metodo trascendentale di Bernard Lonergan e la cultura scientifica

 

– Alberto F. De Toni, Preside della Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

Elementi scientifici fondamentali per i curricoli della scuola

– Lucio Guasti, Docente Università Cattolica, Piacenza

Curricoli: indicazioni operative

 

Il Gruppo AIMC presenterà alcune spunti di riflessione per la scuola e la didattica sul tema “La costruzione del metodo in ambito scolastico” da approfondire in lavori di gruppo. Le sollecitazione sono il frutto del cammino di approfondimento che in ambito associativo si sta sviluppando ormai da due anni anche in collaborazione con la Seton Hall University nel New Jersy, USA.

 

Il Seminario sarà introdotto dal Presidente Nazionale AIMC Giuseppe Desideri e dal Rettore della Pontifiacia Università Gregoriana R.P. Francois-Xavier Dumortier S.J..

 

Le informazioni per partecipare al seminario si trovano nelle notizie logistiche. L’iscrizioni al seminario va effettuata con la presentazione della scheda adesione presso il Centro Nazionale AIMC Segreteria nazionale, tramite fax 06/39375903 o posta elettronica al seguente indirizzo: aimc@aimc.it unitamente alla copia della ricevuta del versamento dell’intera quota.

Brochure:  Volantino 3 e 4 nuovo.pdf

Scheda di Adesione: Conv. naz. Lonergan Scheda di adesione.doc

Notizie logistiche: Sem. naz. Lonergan Notizie logistiche.pdf

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L’antropologia di Bernard Lonergan: educazione, valori e cambiamenti.

lonergan.jpgIl Centro Interateneo per la Ricerca Didattica e la Formazione Avanzata di Venezia terrà a  Venezia nei giorni 1 e 2 Settembre 2011 presso l’Aula Magna Ca’ Dolfin – Dorsoduro 3825/e il Convegno dal titolo “L’antropologia di Bernard Lonergan: educazione, valori e cambiamenti”.

 

Le relazioni saranno tenute da Docenti che hanno conosciuto il Teologo Bernard Lonergan e che da anni riflettono sul suo pensiero: Natalino Spaccapelo, Umberto Margiotta, Andrew Beards, Walter Danna, Rosanna Finamore, Richiard Liddy, Pierpaolo Triani, Pasquale Giustiniani, Lucio Guasti.

“Cresce sempre più il numero degli uomini e delle donne di ogni ceto o nazione, coscienti di essere artefici e autori della cultura della propria comunità. In tutto il mondo si sviluppa sempre più il sensodell’autonomia e della responsabilità, cosa che è di somma importanza per la maturità spirituale e morale dell’umanità. Ciò appare ancora più chiaramente, se teniamo presente l’unificazione del mondo e il compito che ci si impone di costruire un mondo migliore nella verità e nella giustizia. In tal modo siamo testimoni della nascita di un nuovo umanesimo in cui l’uomo si definisce anzitutto per la responsabilità verso i suoi fratelli e verso la storia”. (Chiesa e mondo moderno, 55)

Il convegno intende inserirsi su questa linea mettendo insieme due elementi che la connotano: il nuovo e l’umanesimo. Vogliono contribuire alla costruzione di un nuovo umanesimo affrontando il tema dell’uomo e quello del suo cambiamento. La richiesta e l’individuazione di un perenne elemento di novità relativo all’uomo e al suo umanesimo li spinge a cercare questa nuova e più avanzata dimensione. D’altra parte, una ricerca di questo tipo richiede che la componente educativa che connota la qualità dell’uomo e del suo vissuto venga affrontata, potenziata e arricchita. Il nuovo umanesimo è anche una nuova educazione umanistica. Il cambiamento che viene richiesto per raggiungere la dimensione del nuovo passa attraverso l’accettazione del cambiamento e dei problemi ad esso connessi.
I contenuti che costituiscono la struttura essenziale del convegno intendono così porsi sulla linea dell’orizzonte alla ricerca di quegli elementi che possano dare un contributo alla delineazione di un possibile nuovo umanesimo. Per questo hanno scelto il pensiero di un
grande teologo contemporaneo: Bernard Lonergan, la cui elaborazione teorica può costituire un significativo punto di partenza per un nuovo disegno delle filosofie e delle pratiche educative.

Per maggiori informazioni :  PROG_CONV-Lonergan.pdf

 

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Tecnologie per la didattica in aula: perché portare gli e-book e la LIM in classe?

lim.jpgDi fronte ai problemi della nostra scuola e ad una diffusione sempre più ampia delle tecnologie nella vita dei nostri ragazzi, viene da chiedersi: perché portare gli e-book e la LIM in classe?

La letteratura scientifica e l’osservazione sul campo ci insegnano che le tecnologie didattiche, per produrre un reale cambiamento, devono potersi emancipare da un loro impiego sporadico, fino a diventare trasparenti,  parte integrante e costitutiva dell’”ecosistema classe”.

Nel lontano 1963 Freinet parlava di “aula diffusa” ponendo al centro del cambiamento la trasformazione dell’ambiente di apprendimento: “nella misura in cui riusciamo a modernizzare l’aula, riusciamo anche a modernizzare l’insegnamento”.

Oggi si sente parlare di Ambienti di apprendimento virtuale, qualcosa che può integrare lo spazio e il tempo della scuola.
La scuola si dilata dunque, oltre la scuola stessa, grazie alla presenza delle tecnologie. Naturalmente, è necessaria un’adeguata cultura dei media, ovvero un approccio che consenta al docente di appropriarsi della tecnologia, dei linguaggi multimediali, per farli propri e individuarne il valore aggiunto.

La LIM può rappresentare oggi una svolta per l’insegnamento.L’effetto che produce è quello di introdurre nuovi media e nuovi linguaggi, di aprire la classe alla realtà esterna attraverso la mediazione del digitale.

L’e-book non nasce per il target scuola , in essa trova applicazione e naturale collocazione, anche e soprattutto in seguito al quadro normativo delineato dalla legge n. 133 del 2008, in modo particolare l’art. 15, che prefigura due scenari per il libro di testo in adozione dall’a.s. 2011/12: versioni online scaricabili o miste.
Vengono aggiunte alcune funzioni utili quali la possibilità di cercare parole chiave ma ci pare che questo sia poca cosa di fronte alle possibilità dischiuse dal digitale e dalla rete: da interventi di azione/manipolazione dei contenuti ad una lettura “sociale” e condivisa dei testi.
Interessante, in questo senso, la rassegna di iniziative messe in campo dall’editoria scolastica e dalla scuola stessa che, in alcune sperimentazioni, si assume l’ulteriore responsabilità di produrre in autonomia i propri libri di testo digitali.

Per maggiori informazioni:

http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1677&graduatorie=0

 

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Educare al Pensiero

educare al pensiero 1.jpgCorso di formazione “Educare al pensiero”, promosso dal Centro di Ricerca  sulle Relazioni Interculturali  e dal Servizio di Formazione Permanente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, rivolto a docenti sia del I che del II ciclo.
Dal 19 ottobre 2011 al 25 febbraio 2012.

La direzione scientifica:  prof.ssa Milena Santerini
ordinario di Pedagogia generale nella Facoltà di Scienze della formazione
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Coordinamento didattico :dott.ssa Sonia Claris e dott.ssa Laura Moschino.

 

In questo corso si intende fornire un quadro di riferimento teorico in merito all’educazione al pensiero, quale dimensione trasversale e comune ad ogni disciplina e strategia fondante  gli stessi processi di insegnamento-apprendimento, nonché una serie di laboratori operativi finalizzati all’acquisizione della metodologia del dialogo in classe, inteso come occasione di elaborazione di pensiero condiviso e co-costruito.
Si fornisce agli insegnanti gli strumenti per promuovere un pensiero consapevole della pluralità, sensibile al contesto, attento alle dimensione riflessiva e filosofica dei temi e dei problemi affrontati.
 Vi è la possibilità, su richiesta della scuola o di reti di scuole, di realizzare un laboratorio-prova di un paio d’ore, per consentire di accostarsi alla metodologia di lavoro proposta.

Per informazioni e contatti
Dott.ssa Sonia Claris
e-mail: sonia.claris@unicatt.it
tel.02/72343905

 

Allegati da scaricare:

Lettera_di_accompagnamento[1][2].doc

Educare_al_pensiero_aprile_2011_loc.pdf

Educare_al_pensiero_aprile_2011_pieg.pdf

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Prove INVALSI, un aiuto per la valutazione nella scuola

snupi.jpgL’AIMC della Sezione di Monza e Brianza organizza, con il patrocinio del Comune di Monza, Mercoledì 11 maggio 2011, dalle 15,30 alle 18,30, presso la Sala E al Binario 7, in Via Mentana Monza, (zona stazione ferroviaria), il convegno dal titolo “Prove INVALSI, un aiuto per la valutazione nella scuola rivolto ai docenti della scuola dell’Infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Interverranno:


Valutazione degli esiti d’apprendimento e miglioramento della scuola.

Mario Castoldi, Docente di Didattica generale presso l’Università di Torino


Come leggere le prove INVALSI.

Anna Maria Gilberti, Dirigente Tecnico dell’Ufficio Scolastco Regionale per la Lombardia

Modera: Graziano Biraghi, Presidente provinciale AIMC di Milano e Monza e Brianza

Sarà rilasciato l’attestato di frequenza.

Contatti, info e adesioni:

Montesano Umberta,  Presidente della Sezione di Monza montesano1@interfree.it, provincia.milanomonza@aimc.it